Archivio fotografico della Camera del Lavoro di Treviso a cura dello SPI Cgil Treviso.
NOTA STAMPA 28_08_2014Il taglio delle agibilità sindacali agita soprattutto il Governo. Funziona così da lungo periodo: far passare come fondamentali notizie che francamente non meritano nemmeno le pagine interne,figuriamoci le prime pagine, evitare temi critici e poi non parlarne più finché le “nuove notizie” hanno già fatto dimenticare quelle precedenti. “Se il tema prevalente di tutto l’impianto della riforma della Pubblica Amministrazione,
quello che fa discutere molti ministri, politici, opinionisti ed editorialisti, è il taglio dei
distacchi e dei permessi sindacali, significa che sul resto c’è poco da discutere o molto
da nascondere”. “Noi ce ne faremo una ragione e ci ristruttureremo diversamente nei posti di lavoro e nella società, magari costretti, perché no, a provare ad organizzare e rappresentare in maniera più incisiva proprio coloro che forse anchenoi abbiamo trascurato in questi decenni. Il disagio e la ricerca di riscatto sociale, la necessità di rivendicare il proprio spazio ed i propri diritti migliorando le condizioni per sé e per gli altri, non nascono con il Sindacato. Il Sindacato ha incanalato ed organizzato questi fenomeni da sempre presenti nella società e che non verranno mano per qualche distacco tagliato in nome di un ipocrita efficientismo”.A fronte della recessione economica, ma forse considerando il lungo periodo di invariabilità di indicatori economici negativi è più corretto iniziare a parlare di depressione, non saranno certo gli interventi sui distacchi sindacali a essere ricordati tra qualche settimana o a valutare complessivamente l’azione del Governo. Forse il Presidente del Consiglio farebbe bene a ragionare su questo, perché se non ci saranno cambiamenti in ambito economico, italiani ed Europa non se ne faranno una ragione”. Ivan Bernini – FP CGIL Treviso |
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