Archivio fotografico della Camera del Lavoro di Treviso a cura dello SPI Cgil Treviso.
COMUNICATO STAMPA 01_10_2014Proprietari delle ex case popolari e inquilini Ater in allarme, il Sindacato li convoca. “Alcuni condòmini hanno richiesto il nostro intervento e noi abbiamo contattato l’Ater che ha risposto in maniera evasiva e assolutamente non soddisfacente. L’Ater – sottolinea Gava – ha il dovere di tutelarsi soprattutto da vicende di questo tipo per non appesantire la portata dei propri debiti e per cercare di rispondere alle esigenze dei cittadini, evitando loro tali problemi. In questo periodo di difficoltà - continua Gava - sentirsi chiedere di pagare nuovamente le spese condominiali diventa infatti un dramma. Siamo assolutamente contrari al fatto che chi ha già pagato debba pagare nuovamente”. “Vista la grande presenza di pensionati interessati alla vicenda anche lo Spi-Cgil – aggiunge Paolino Barbiero, segretario generale - si sta impegnando in prima fila nel dare voce ai bisogni dei pensionati e degli inquilini coinvolti in casi come questo nel capoluogo e in altre parti della provincia. Proprio per discutere di tale questione è necessaria un’azione collettiva che abbatta le spese legale in capo ai residenti coinvolti, individuando, innanzitutto con gli iscritti Spi e Sunia, un percorso risolutivo a tutela dei cittadini e dell’Ater stessa, perché a pagare non siano sempre i più deboli. A tal fine, entro la prossima settimana, Sunia e Spi convocheranno un’assemblea con gli inquilini e i proprietari di via Ronchese toccati dalla triste vicenda”. “Lavoriamo – hanno concluso i segretari - affinchè tutti i cittadini diventino sempre più attivi e collaborino perché il controllo sui singoli e sugli Enti diventi puntuale e costante”.Ufficio stampa |
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