Archivio fotografico della Camera del Lavoro di Treviso a cura dello SPI Cgil Treviso.
COMUNICATO STAMPA 17_10_2014La proposta del Sindacato: “Temporaneamente gli esuberi vengano gestiti con ammortizzatori sociali straordinari”. “Uno dei principali problemi sottovalutati nella gestione delle crisi aziendali industriali è l’impatto che queste hanno sull’indotto – ha spiegato il segretario generale della CGIL di Treviso - la questione si amplifica in alcuni settori in cui il contoterzismo è particolarmente sviluppato: il tessile-moda, è uno di questi. Come è stato per Benetton, Dressing, infatti, è organizzata quale presidio dell'intera filiera produttiva, dallo stile sino alla distribuzione”.
“Il numero di aziende, nella fattispecie di laboratori sotto i 15 dipendenti, che in questo momento godono unicamente la copertura della cassa in integrazione in deroga, con i relativi problemi di lentezza dell’erogazione dell’indennità e incertezza sul fronte del finanziamento, sono circa 150 in Italia con un’occupazione stimata attorno al migliaio di persone. Perché – ha continuato Vendrame – come già successo per l’indotto Benetton e lì fu occasione persa, di fronte alla crisi occupazionale non possono esistere lavoratori di serie A e di serie B. Per questo riteniamo importante coinvolgere la politica locale, i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria, al fine di avviare un dialogo diretto e fattivo con il Ministro del Lavoro Poletti”. “L’uso differente degli ammortizzatori sociali, soprattutto di carattere universale, è propedeutico alle necessarie politiche industriali che fanno superare strutturalmente la debolezza e dipendenza che le imprese dell’indotto hanno rispetto l’impresa committente, investendo in tutta la filiera e nel concetto di imprese a rete. Per minimizzare i costi sociali, avere i presupposti per accompagnare le realtà dell’indotto verso una fase più matura di imprenditorialità, “guadagnare tempo” in attesa dell’assestamento della crisi dell’impresa committente (riduzione di mercato, ingresso nuovi soggetti – newco, affitti di ramo d’azienda, ecc.) – ha ribadito e concluso Vendrame - c’è la necessità di poter gestire l’ammortizzatore (Cigs) in un concetto allargato all’interno indotto oltre la definizione di legge, considerando e gestendo il tutto come parte di un unico sistema di filiera di settore”.Ufficio stampa |
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