Archivio fotografico della Camera del Lavoro di Treviso a cura dello SPI Cgil Treviso.
LETTERA APERTA 20_12_2014Spett. Direttore, gentile cittadino. Finora si sono occupati dei colloqui con i disoccupati, delle pre-selezioni per le aziende alla ricerca di personale, del marketing e nel fornire informazioni su incentivi e sgravi presso le imprese. E ancora, del collocamento mirato per lavoratori disabili, dello sportello badanti, del servizio stage, dei percorsi personalizzati e dell’accompagnamento per lavoratori deboli. Infine, dell’assistenza a ex imprenditori nella delicata fase di ripartenza conseguente a un fallimento. Gli uffici, già in sofferenza a causa degli evidenti problemi del mercato occupazionale, che negli ultimi anni hanno raddoppiato il numero di accessi agli sportelli, si troveranno ancor più in difficoltà nell'erogare servizi puntuali ed efficaci. Quale sarà dunque la destinazione finale dei Servizi Impiego? Proprio per continuare a garantire il funzionamento di servizi così importanti, la normativa lascia intravedere una deroga ai blocchi delle assunzioni. Per questa ragione invitiamo Governo, Regione, politici locali a riflettere su quanto sta accadendo, su quanto contenuto nella Legge di stabilità: dietro ai tagli, dietro ai numeri, ci sono persone vere che perderanno il proprio lavoro, il reddito, la professionalità.Dietro a quei numeri ci sono servizi al cittadino che verranno meno. Invitiamo anche l’Amministrazione provinciale a riflettere sull’opportunità di proseguire con i contratti per la durata del periodo di transizione tentando tutto quello che sta nelle sue possibilità. Perché se il passaggio non avviene mantenendo gli standard qualitativi finora garantiti, il risultato sarà un impoverimento dei servizi sul territorio di cui risentiranno in primo luogo i cittadini trevigiani. RSU |
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