Archivio fotografico della Camera del Lavoro di Treviso a cura dello SPI Cgil Treviso.
COMUNICATO STAMPA SPI CGIL 18_02_2015Il Sindacato dei pensionati pronto a scendere in campo insieme ai Sindaci con un’azione di sensibilizzazione e protesta. Siamo pronti a fare la nostra parte e a mobilitarci con presidi di fronte a ognuno dei singoli uffici postale per sensibilizzare la cittadinanza e soprattutto per far in modo che Poste riveda questa politica di tagli lineari. Un’operazione che mette in ginocchio i cittadini, in particolare proprio gli anziani, che a Poste hanno consegnato i loro risparmi e che hanno necessità di sbrigare le varie faccende legate alla pensione e ai pagamenti”. “Dei trenta uffici postali che andranno a chiudere in tutto il Veneto la metà sono concentrati nella nostra provincia – continua il segretario generale dello SPI CGIL di Treviso – contenere i costi per Poste non può significare azzerare il servizio nel territorio, un servizio – aggiunge Paolino Barbiero – che è anche di carattere sussidiario e sociale per certe fasce della popolazione, in particolare quella anziana, che negli uffici vede un punto di riferimento per i loro bisogni. Poste deve pensare a sostenere l’offerta, rispettando l’utenza che ha affidato alla società i propri risparmi”. “Come Sindacato dei pensionati e come Organizzazione, siamo pronti alla mobilitazione – ha concluso Barbiero – a organizzare a breve una serie di presidi di fronte a ciascuno degli uffici postali. Facciamo appello agli amministratori dei Comuni coinvolti perché, insieme, si porti avanti un’azione sistematica di sensibilizzazione della cittadinanza e di trattativa con Poste”.Ufficio Stampa |
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