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Archivio fotografico della Camera del Lavoro di Treviso a cura dello SPI Cgil Treviso.

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COMUNICATO STAMPA  20_07_2015

Giacomo Vendrame

Parte una campagna per informare i cittadini di Santa Lucia di Piave, CGIL e SPI chiedono all’Amministrazione un incontro.
Szumski, Vendrame: “Scelta al ribasso e squalificante”.
L’attacco del segretario generale: “Vendere le azioni di Asco-Holding per fare cassa è sbagliato. In 12 anni al Comune sono entrati oltre 2,7 milioni di euro di dividendi”.

Solo negli ultimi dodici anni nella casse comunali di Santa Lucia di Piave sono confluiti dividendi per 2,7milioni di euro, un ritorno più che positivo rispetto all’investimento iniziale deciso da Sindaci lungimiranti che hanno fatto gli interessi del nostro territorio. Ora, invece di adottare interventi strategici necessari allo sviluppo del sistema locale, l’assenza di una politica qualificata lascia spazio solo ad azioni di scarso respiro come quelle ipotizzate da Riccardo Szumski”. Attacca così Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, che giudica “pessima e al ribasso” la paventata scelta del Sindaco di vendere la quota di azioni ASCO-Holding in mano al Comune trevigiano.

Gli amministratori dovrebbero assumere una visione strategica più ampia e non solo localistica e finalizzata a far cassa, abdicando al compito di assolvere un ruolo politico decisivo per il futuro delle nostre comunità – tira dritto il segretario generale della CGIL di Treviso -. La partecipazione dei Comuni alla gestione di un’attività importante, come l'approvvigionamento e l’erogazione di energia per le famiglie e per le numerose attività economiche e industriali dell’area, è garanzia di controllo pubblico di un settore prioritario e strategico per il nostro territorio.
Si configura, inoltre, come ritorno economico non da poco – spiega Giacomo Vendrame - negli ultimi dodici anni il solo Comune di Santa Lucia di Piave ha incassato mediamente 225mila euro all’anno, partendo dai 50mila euro del 2003 si è arrivati ai 350mila del 2014 con un dividendo extra di quasi mezzo milione, proprio in un momento in cui i tagli consistenti alle finanza locale adottati dai vari Governi che si sono susseguiti hanno messo in grande difficoltà la capacità di gestione e di manovra degli Enti locali”. “Le posizioni di Szumski, che si pone alla testa di interventi sbagliati ed inconcludenti, accentuano la disaffezione verso la necessaria azione di riforma degli assetti istituzionale e amministrativi che dovrebbe essere invece portata avanti al fine di contenere i costi e migliorare le politiche di governo delle nostre comunità.
Infatti – conclude Vendrame - i ritardi accumulati relativamente all’accorpamento dei Comuni e la mancanza di scelte omogenee di area vasta contribuiscono a tenere alti i costi della politica e della gestione dei servizi”.

Tali scelte dovrebbero coinvolgere tutti i soggetti di rappresentanza del territorio – aggiunge Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso – come le Organizzazioni Sindacali che attraverso la contrattazione sociale portano avanti con le Amministrazioni Comunali un dialogo e un confronto. Portiamo istanze dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini che – sottolinea Barbiero – vanno al di là dei confini comunali ma guardano a politiche e strategie di territorio. Per questo ci interessa anche la redistribuzione dei dividenti ASCO, e dunque delle risorse, ai Comuni. E – conclude Barbiero – su questo chiediamo all’Amministrazione di Santa Lucia di Piave di incontrarci al più presto”.

Ufficio stampa

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