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Archivio dei comunicati stampa della Segreteria e della Categorie.
"Lo stupore del sindaco di San Biagio di Callalta, Emanuela Fiorotto, che continua a proclamare manifestazioni preventive al dibattito in corso sul progetto di realizzazione di due termovalorizzatori per lo smaltimento dei rifiuti industriali, è del tutto strumentale".
Questo il commento del segretario generale della Cgil Treviso, Paolino Barbiero,alla recenti polemiche apparse sulla stampa.
La Cgil di Treviso non è abituata a dire sì o no a scatola chiusa, ma a discutere, anche con vigore, sui problemi che riguardano la collettività da vicino. Questo in particolare: come smaltire i rifiuti (civili e industriali), riducendo al minimo l'impatto ambientale e rispettando al massimo la sicurezza sia per chi opera negli impianti sia per chi vive questa presenza dall'esterno.
Non dimentichiamo le discariche abusive, il vasto business dell'ecomafia e le aziende che continuano indisturbate ad inquinare ed eludere quanto previsto dal Dgls. 626 in materia di sicurezza.
"Sarebbe importante che gli amministratori locali si facessero promotori di iniziative concrete su questi temi, sottolinea il segretario generale della Cgil Treviso. Rimane il fatto che i responsabiliti di politica di governo del territorio dovrebbero comprendere la ricerca delle soluzioni migliori sia economicamente sia per quanto riguarda tutte le garanzie utili alla sicurezza dell'ambiente e dei cittadini.
Invece la politica si sta dividendo su sterili polemiche, calcoli elettorali, tornaconti economici e accordi sotterranei tra partiti di Governo, locale e regionale, per sostenere il progetto di Unindustria ma allo stesso tempo cavalcare il legittimo e comprensibile timore della gente (che in periodo di elezioni, vale più di qualsiasi altra cosa)".
"Prima di erigere barricate bisognerebbe esigere da Unindustria la massima trasparenza sul progetto ed eventualmente operare le necessarie pressioni e definire tutte le condizioni di garanzia e tutela, comprese le possibilità per i Comuni di consorziarsi ed entrare nel progetto di financing con la maggioranza delle quote e quindi con la possibilità di controllo, conclude Paolino Barbiero.
Questo per affrontare da subito il problema del riciclaggio attivo dei rifiuti civili e per produrre energia pulita e ridurre drasticamente le tariffe ai residenti. Una volta certificate le garanzie sulla sicurezza degli impianti, sarebbe utile ragionare sulla redistribuzione delle economie (rispetto ai costi attuali) che ne possono derivare. Al fine di realizzare servizi sociali a favore della popolazione, attivando anche delle mobilitazioni nel caso che, da parte del privato ci sia sordità nei confronti di queste rivendicazioni".
CGIL TREVISO Segreteria ProvincialeIl problema posto dal sindacato non ha nulla a che fare con la forma o con la visibilità, ma è una questione di sostanza. La trasparenza e l'intelligenza di tutti i soggetti che si confrontano, anche con una dialettica aspra, non può essere banalizzato come personalismo. I problemi che abbiamo di fronte chiedono di essere risolti".
Lo ha detto oggi il segretario generale della Cgil provinciale di Treviso Paolino Barbiero, rispondendo alle dichiarazioni, apparse sui quotidiani locali,di Unindustria e dell'ex presidente della Provincia di Treviso Luca Zaia.
"Il punto, ha proseguito Barbiero, non è la centralità o meno della concertazione o la condivisione degli obiettivi.
Il problema che abbiamo di fronte riguarda la vita di migliaia di persone, lavoratori e imprenditori, rispetto ai quali né il Patto sottoscritto dal sindacato con Unindustria né il Piano Strategico della Provincia sono riusciti, ad oggi, a invertire il clima di incertezza che sta vivendo l'economia e di ridurre la preoccupazione di molte famiglie che vedono messa in discussione costantemente la stabilità del lavoro e del reddito. La crisi continua, è strutturale e necessita non solo di interventi urgenti di natura ammortizzatrice, ma anche di una azione di largo respiro, strategica, che dia un nuovo, e vincente, indirizzo all'economia di questo territorio.
Se il galateo delle relazioni, richiamato dagli industriali e da Zaia, è una scusa per cloroformizzare il confronto, la Cgil dichiara da subito di non essere interessata a ballare la musichetta delle buone intenzioni. I confronti di facciata non servono a nulla e a nessuno".
"E' per questo, ha concluso il segretario generale della Camera del lavoro trevigiana, che insieme a Cisl e Uil abbiamo chiesto fatti.
A partire dalla questione relativa alla Camera di Commercio: la nostra presenza in Giunta non deve essere né una concessione al protagonismo né una regalia, ma un passo logicamente conseguente al rapporto di collaborazione dialettica a cui gli stessi industriali sembrano essere ancora interessati".
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