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Comunicati Stampa

DICEMBRE 2007

Archivio dei comunicati stampa della Segreteria e della Categorie.

LETTERA APERTA AL CONSIGLIERE BETTIO    05_12_2007

Giorgio Bettio

Signor Bettio,
non farò acrobatici giri di parole per esternarle il profondo disgusto che mi suscitano le frasi da lei pronunciate nello svolgimento del suo compito istituzionale di consigliere comunale.
Faccio persino fatica a credere che un insegnante, quale mi risulta lei sia, possa aver lontanamente immaginato tanta sconcezza lessicale, tanta bassezza di pensiero, tanta insulsa volgarità. Ed è per questo che le chiedo: Lei ci fa o ci è?

E' ancora in tempo ad ammettere, con una onestà che le renderà solo merito, di aver detto un'idiozia; ammetta di essersi lasciato travolgere da quella triviale stupidità di cui a volte possono rimanere vittima anche persone per bene, che finiscono per passare per degli emeriti pazzi.
Si tolga insomma di dosso la fama di sciroccato, contribuendo anche a ripulire l'immagine insozzata di questa terra, che nel mondo fa notizia più per frasi o comportamenti deliranti come i suoi che per quello che davvero è: un luogo dove l'integrazione dei cittadini stranieri, tra tante difficoltà e malgrado certa politica, avviene sul serio.

Signor Bettio,
non farò acrobatici giri di parole per esternarle il profondo disgusto che mi suscitano le frasi da lei pronunciate nello svolgimento del Suo compito istituzionale di consigliere comunale.
Faccio persino fatica a credere che un insegnante, quale mi risulta lei sia, possa aver lontanamente immaginato tanta sconcezza lessicale, tanta bassezza di pensiero, tanta insulsa volgarità. Ed è per questo che le chiedo: Lei ci fa o ci è?

E' ancora in tempo ad ammettere, con una onestà che le renderà solo merito, di aver detto un'idiozia; ammetta di essersi lasciato travolgere da quella triviale stupidità di cui a volte possono rimanere vittima anche persone per bene, che finiscono per passare per degli emeriti pazzi.
Si tolga insomma di dosso la fama di sciroccato, contribuendo anche a ripulire l'immagine insozzata di questa terra, che nel mondo fa notizia più per frasi o comportamenti deliranti come i suoi che per quello che davvero è: un luogo dove l'integrazione dei cittadini stranieri, tra tante difficoltà e malgrado certa politica, avviene sul serio.

Quello spregevole richiamo alle infami pratiche omicide delle famigerate SS le è già valso lo scaricabarile del suo partito, che ha percepito (e come non poteva) quanto grossa sia stata la puttanata; e allora ammetta, semplicemente, di essere stato un po' stupido.
Al contrario, se quella uscita fosse una sua ponderata riflessione, un suo pensiero lucido, una opinione espressa nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, l’ignominia non sarebbe quella di aver detto una cosa spregevole, ma di essere una persona spregevole.
Come segretario della Cgil di Treviso voglio estendere la solidarietà mia e di tutta l'organizzazione alle migliaia di persone immigrate, uomini e donne che vivono in mezzo noi con la speranza di un futuro che si costruisce ogni giorno rispettando la legge e con tanta voglia di integrazione.
Persone arrivate qui anche per soddisfare i bisogni del sistema produttivo, avido di braccia ma tirchio di partecipazione alla costruzione di un sistema che punti all’inclusione. Persone che a questo Paese danno molto più di quanto ricevono, perchè nella quotidianità sono discriminate in quanto stranieri, in quanto cittadini trasparenti all’attenzione di molte amministrazioni comunali, ridotti a manodopera utile di giorno in fabbrica ma carne e ossa scomode e fastidiose quando passeggiano per le vie del centro.

Concludo permettendomi di dire che nei suoi confronti, signor Bettio, è necessaria e urgente non solo e non tanto l’apertura di una indagine della magistratura, ma una riflessione sul suo ruolo di educatore, di rappresentante delle istituzioni, di uomo votato dai cittadini nell’esercizio di quella grande cosa che è la democrazia.
E la prego: ci conforti sul fatto che anche lei, come noi, riconosce nel nazismo un orribile male assoluto. Dica, per carità, di essere stato un po’ fesso. Si faccia dare del mona, ma ci rassicuri sul fatto che lei non è un mostro. Paolino Barbiero Segretario generale Cgil Provinciale Treviso

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