![]() |
Questo men¨ consente la consultazione dell'archivio dei comunicati stampa.
Alcuni documenti possono essere allegati in formato Acrobat Reader.
Se non si dispone del plug in cliccare qui:
Archivio dei comunicati stampa della Segreteria e della Categorie.
Allarme della Cgil provinciale: troppe domande, tempi impossibili.
Immigrati, rinnovi al collasso: c'è chi lo avrà già scaduto.
Barbiero: "Poliziotti dell'Ufficio stranieri encomiabili ma senza un cambio di rotta si andrà al fallimento. Chiediamo un intervento del sistema trevigiano delle imprese e delle istituzioni: un milione di euro per integrare, per un anno, il personale della Questura"
Versione estesa del comunicato.
Questura di Treviso: calendario dei giorni di chiusura dell'Ufficio Immigrazione
Il Silp per la Cgil di Treviso, il sindacato dei lavoratori della Polizia di Stato, esprime piena condivisione alla proposta avanzata dal Segretario Generale della CGIL di Treviso. I dati riferiti sono autentici e mettono in chiara luce la complessità del fenomeno immigrazione nella provincia di Treviso, la realtà di gran lunga a più alta presenza di cittadini stranieri in ambito regionale; si pensi che a fronte degli oltre 76.000 cittadini stranieri presenti in provincia, se ne registrano 67.000 in quella di Verona, 56.000 in quella di Vicenza e appena 46.000 in quella di Venezia.
Come noto, questa maggiore presenza è strettamente legata alla struttura economica della provincia trevigiana e alla richiesta di forza lavoro che si mantiene sempre estremamente elevata.Tutto ciò ha delle innegabili ricadute sul fronte dell’organizzazione di tutte quelle strutture che in un qualche modo debbono avere a che fare con gli immigrati e, tra queste, tra le prime, certamente la Questura per tutto quanto riguarda la regolarità della presenza del cittadino straniero sul territorio.
Versione estesa del comunicato.
Dura replica del segretario della Cgil provinciale ad alcune dichiarazioni di Tomat.
"Per togliere visibilità al sindacato più sicurezza nelle industrie"
Barbiero: "Da parte del sindacato nessuna strumentalizzazione, solo preoccupazione. Il vertice di Unindustria usa toni da latifondismo borbonico, le aziende non possono sfuggire alla loro responsabilità sociale: il rischio zero è un dovere verso i cittadini".
Lo ha detto oggi il segretario generale della Cgil provinciale di Treviso Paolino Barbiero, rispondendo ad alcune dichiarazioni rilasciate dal presidente di Unindustria Treviso.
"Nessuna strumentalizzazione da parte nostra, dice Barbiero, solo preoccupazione. Il fatto che Tomat reputi questo atteggiamento irresponsabile e infantile dice tutto su quello che pensa il vertice di Piazzetta S. Andrea a riguardo della questione sicurezza. E' la solita storia: tra delocalizzazioni e teoria sull'impossibilità del rischio zero siamo alla privatizzazione degli utili e alla collettivizzazione dei rischi e dei costi. Altro che capitalismo moderno, qui si sente odore di latifondismo borbonico".
"Rimarco a Tomat, ha concluso Barbiero, che nessuno nel sindacato si dimentica del valore dell'impresa come soggetto creatore di ricchezza, ammesso che questo processo, tra fughe in Asia e lavoro dequalificato, valga ancora. Mi unisco ai ringraziamenti fatti dal presidente di Unindustria alle forze dell'ordine, ai vigili del fuoco, alla protezione civile e al Comune; aggiungo quelli della Cgil trevigiana ai lavoratori della De Longhi, che tanto hanno dato all'azienda e tanto spero possano ancora dare. E ai cittadini di Treviso, che malgrado l'insufficiente e schizofrenica informazione che viene loro offerta ancora oggi dall'autorità competente, hanno dato e continuano a dare una prova di grande maturità e buon senso".
Ricerca dell'Ufficio Studi della Cgil di Treviso sul primo trimestre 2007.
Mobilità, a perdere il lavoro sono ora più donne e impiegati.
Cambia la geografia dei licenziati, pur in un quadro di rallentamento delle espulsioni.
Cresce il numero di giovani che escono dalle imprese.
Nell'analisi per i settori la sorpresa negativa è rappresentata dal commercio terziario e pubblici esercizi.
Dallo studio emerge un aumento di circa dieci punti della percentuale (sul totale) dei colletti bianchi che hanno perso l'occupazione sia nelle grandi imprese che in quelle di medie e piccole dimensioni: rispettivamente, a marzo 2007, erano 24% (grandi imprese) e il 30% (Pmi) sul totale di 1006 (503 nelle aziende di dimensioni maggiori, altrettanti in quelle piccole e medie).
In netto aumento il numero delle donne: sono il 56% nel totale dei licenziati nelle Pmi e il 70% nella grande impresa, complice il declino costante del settore tessile.
Muta, in parte, la distribuzione per settori: nelle piccole imprese il 37% delle mobilità si registra infatti, ed è una novità, nelle imprese del terziario commercio e pubblici esercizi, mentre sia nella grande impresa che nella medio-piccola si conferma la congiuntura critica per il tessile e il metalmeccanico.
"Il dato sulla contrazione dei licenziamenti, ha detto oggi il segretario generale della Cgil provinciale di Treviso, sarebbe positivo se all'orizzonte non vi fossero alcune situazioni preoccupanti. Siamo infatti in attesa degli effetti della fine della cassa integrazione alla De Longhi (interessa 130 lavoratori) e le criticità di Gbs (Motta di Livenza), Sisi (Valdobbiadene) e di altre 10 piccole realtà produttive, che complessivamente riguardano circa 700 lavoratori".
"Il punto di grande criticità, ha concluso il segretario generale della Cgil provinciale di Treviso, riguarda le opportunità di nuova occupazione per i licenziati. Se su un fronte ci troviamo a non poter più gestire percorsi di avvicinamento alla pensione per gli addetti più anziani, dall'altro le nuove occasioni di lavoro non sono corrispondenti all'esperienza, alla scolarizzazione e alla valorizzazione delle professionalità, né offrono garanzie sul salario e prospettive di buona occupazione stabile".
Sintesi della mobilità dal 2003 al 2007
Sintesi della mobilità 2007
Sintesi della mobilità 2007 per fasce d'età
CAMERA DEL LAVORO DI TREVISO, Via Dandolo 4 - tel. 0422 4091 fax 0422 403731 | Risali la pagina |