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Comunicati Stampa

SETTEMBRE 2007

Archivio dei comunicati stampa della Segreteria e della Categorie.

PER LA CRESCITA E L'EQUITÀ SOSTENIBILI    12_9_2007

Protocollo su previdenza,lavoro e competitività
Loghi Cgil, Cisl, Uil

Mercoledì 12 settembre 2007
ore 9.00 presso Hotel Maggior Consiglio, Treviso

Presiede: Antonio Confortin Segretario generale UIL Treviso
Introduce: Paolino Barbiero Segretario generale CGIL Treviso
Interventi: Dirigenti, Delegati e R.S.U.
Conclude: Pierpaolo Baretta Segretario generale agg. CISL
Attivo dei Quadri e dei Delegati CGIL – CISL – UIL della provincia di Treviso

Scaricare qui la relazione del Segretario Generale della Camera del Lavoro Paolino Barbiero
Scaricare qui il documento conclusivo congiunto.

COMUNICATO STAMPA    13_9_2007

Loghi Cgil, Cisl, Uil

L'attivo unitario approva a larga maggioranza la piattaforma su lavoro, previdenza e competitività.
Cgil, Cisl e Uil dicono sì all'accordo con il Governo.
762 favorevoli contro 27 contrari. Barbiero: "Sostegno alla prima tappa di un percorso che mette il lavoro al centro delle scelte". Forte richiamo a più tutele nel terziario.

Con 762 voti favorevoli, 27 contrari e 11 astenuti, l'attivo dei delegati, dei quadri e dei dirigenti provinciali di Cgil, Cisl e Uil, riunitosi quest'oggi a Treviso, ha approvato il documento unitario a sostegno dell'accordo del 23 luglio tra Governo e parti sociali, su lavoro, previdenza e competitività.

Si tratta della presa di posizione ufficiale delle organizzazioni sindacali in vista del referendum dell'8, 9 e 10 ottobre prossimi, che sottoporrà la cosiddetta piattaforma al giudizio dei lavoratori e dei pensionati.
Il documento approvato oggi, ha spiegato Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso, esprime valutazioni positive sull'intesa, per quanto riguarda le misure contenute. Ma precisa anche alcune criticità che dovranno essere affrontate con Governo e associazioni di categoria, prima fra tutte il lavoro precario.

Il sostegno va non al miglior accordo possibile, ha precisato Barbiero, ma a quella che consideriamo la prima tappa di un percorso che prende avvio nella maniera migliore, ponendo cioè il lavoro al centro delle scelte economiche, politiche e sociali del Paese. L'atteggiamento del sindacato vuole inoltre rappresentare un segnale alla maggioranza, divisa su alcune delle misure contenute nell'accordo; esiste il rischio di non produrre risultati sui punti già finanziati, come i contributi dei giovani, gli ammortizzatori sociali e l'aumento delle pensioni più basse, e di favorire la creazione di alleanze che sposterebbero la spesa verso altri ambiti.

Cgil, Cisl e Uil di Treviso, ha concluso Barbiero, nel dichiarare l'impegno a favorire la massima partecipazione alla consultazione referendaria, segnalano l'assoluta urgenza di affrontare il nodo delle tutele in quei comparti, in particolare il terziario che è un tratto orami distintivo dell'economia della Marca, dove oggi la situazione dei lavoratori e delle lavoratrici è particolarmente debole, soprattutto per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali.

Ufficio Stampa

COMUNICATO STAMPA    17_9_2007

Logo Fiom

Dura presa di posizione del segretario generale della Camera del lavoro di Treviso.
Barbiero: "Giù le mani della politica da Cgil e Fiom. Forze di centrodestra e di sinistra scambiano dialettica per rottura. Noi non cadremo nel tranello, la confederazione e il sindacato dei metalmeccanici meritano più rispetto."

Lo ha detto oggi il segretario generale della Cgil provinciale di Treviso Paolino Barbiero, secondo cui "la dialettica che vede Cgil e Fiom esprimere opinioni diverse sull'accordo con il Governo su welfare e lavoro, rappresenta un momento dialettico che arricchisce il dibattito sindacale e non un segno di debolezza".

Da destra e da sinistra, ha attaccato Barbiero, si finge di dimenticare le passate, e ben più dolorose, fratture che hanno coinvolto le organizzazioni che rappresentano i lavoratori, non ultimi gli accordi separati sul cosiddetto "Patto per l'Italia". La nostra storia, dalle sconfitte in Fiat alle divisioni sulla scala mobile, insegna che il sindacato è vivo e vitale e sa superare i momenti di empasse ritrovandosi sui valori del lavoro, della democrazia e della partecipazione. Lo spettro del referendum non è tale, la consultazione sulla piattaforma uscita dal confronto tra esecutivo e parti sociali è invece un grande momento di democrazia, nel quale verrà riaffermata la centralità della persona rispetto alle scelte compiute dagli apparati.

Ma la politica, ha proseguito Barbiero, ha il vecchio vizio di utilizzare le fasi critiche della vita del sindacato per propria convenienza. Così fa il centrodestra, a cui peraltro si rivolgono anche molti elettori iscritti alla Fiom, e così fanno anche quelle forze della maggioranza che si appropriano del dibattito sindacale per evitare scelte più coerenti con le proprie posizioni, come quella di far cadere il governo e proporre poi le loro buone ragioni al corpo elettorale.

La Fiom e la Cgil, ha concluso il segretario, per ciò che rappresentano e per il contributo che hanno dato alla crescita della democrazia e dei diritti del lavoro in questo Paese meritano più rispetto. Non cadremo nel tranello di scambiare un confronto, seppur serrato, per una rottura. La politica faccia il suo mestiere. Ha una grande occasione: la manifestazione del 20 ottobre. La nostra occasione, fortemente unitaria, vedremo di farla valere nel confronto tra lavoratori e pensionati, attraverso un esito positivo al referendum, cosicché l'11 ottobre a prevalere sia il voto favorevole al protocollo. Sapendo che dal giorno dopo continueremo tutti insieme, Fiom compresa, a lottare per superare gli elementi più critici e così costruire le prospettive affinché si rinnovino i contratti e si scriva una finanziaria caratterizzata da politiche che rispondano alle esigenze di chi ha prodotto e di chi produce ricchezza in questo paese.

Ufficio Stampa

COMUNICATO STAMPA    18_9_2007

Stop alle morti

Ancora una morte sul lavoro a Treviso.
L'ennesimo incidente avvenuto ieri alla 3B di Salgareda che ha coinvolto una giovane donna di appena 20 anni porta a 12 le morti in provincia di Treviso dall'inizio dell'anno. E' l'ennesimo fatto che induce a denunciare le responsabilità delle aziende e delle associazioni imprenditoriali in quanto su di loro incombe una oggettiva responsabilità che va sottolineata e resa oggetto di iniziativa sindacale.

A Treviso nei primi 7 mesi dell'anno si sono registrati 12.498 infortuni contro i 12.322 dello stesso periodo del 2006 e dunque continuano ad aumentare.
Da poche settimane è stata varata la Legge Delega che dovrà portare al Testo Unico sulla Sicurezza e alcune norme sono entrate in vigore sin dai primi giorni di agosto e queste devono essere assolutamente applicate.
Non ci possono essere più incertezze nei confronti di chi mette a repentaglio la salute e la vita dei propri lavoratori.

La legalità e il rispetto delle leggi in materia di sicurezza vanno garantiti anche con sanzioni pesanti nei confronti di chi non applica le normative in materia.
Gli imprenditori non possono continuare a chiedere il massimo di flessibilità e di disponibilità sugli orari per affrontare i mercati e non garantire l'incolumità dei lavoratori.

Và anche però evidenziato che l'attività di controllo e prevenzione è assolutamente insufficente, gli Spisal nella nostra provincia sono costretti ad attività ispettive ridotte per una carenza cronica di personale.
E' giunto il momento di rafforzare il lavoro di prevenzione, la Regione Veneto e le ASL della Provincia devono investire risorse per adeguare gli organici degli ispettori Spisal che sono assolutamente insufficienti per una appropriata attivita di vigilanza.

Treviso è la provincia con minor numero di ispettori.
Bisogna agire subito su questo versante, perché pensare di abbassare gli infortuni, evitare le morti bianche e di fare prevenzione limitandosi agli appelli, ai manuali e ai convegni, rischia di esserer pura accademia con scarsi risultati sul piano concreto.
Mauro Mattiuzzo, Segreteria Provinciale Cgil Treviso.

LETTERA AL DIRETTORE    20_9_2007

Paolino Barbiero

Gentile direttore,
vorrei ringraziare Alessandro Russello per l'editoriale pubblicato ieri.
In maniera garbata e intelligente, pungente ed efficace, Russello ha saputo descrivere bene la grande ipocrisia della morte che, per troppi oracoli, è tragedia vera e pubblica solo se serve a minuscoli interessi di bottega politica.
E che invece, a parer loro, andrebbe derubricata a tragica fatalità, e di conseguenza mediaticamente ridimensionata, se riconducibile a circostanze che chiamano in causa lo scomodo rispetto della legge. Cioè quel dovere civico di cui troppo spesso, in maniera eversiva, tante sirene ci invitano a farci beffa.

Con questi chiari di luna, questo volgare, puerile e sconcio vittimismo pseudo localista, imbastito con goffa perizia comunicativa per stare "dalla parte delle nostre imprese", costi quel che costi, è francamente inutile sperare che gli anticorpi della responsabilità e della legalità prevalgano sul virus della illegalità e della irresponsabilità.

Ieri sera, in provincia di Treviso, molti sindaci si sono ritrovati lungo la statale Pontebbana per protestare contro la mancanza di sufficienti forze dell'ordine e la conseguente incapacità dello Stato di garantire la sicurezza ai cittadini della Marca.

Peccato che molti di quei sindaci si preparino a non firmare il protocollo proposto dalla Prefettura; evidentemente l'insicurezza sbandierata porta più voti della sicurezza, visto che a maggio del 2008, in occasione delle elezioni amministrative, bisogna dare una spallata al governo, costi quel che costi. Cgil, Cisl e Uil hanno proposto, per domani, giorno dei funerali della giovane Jasmine, ultimo martire delle morti bianche, un fermo di 15 minuti di tutti i lavoratori trevigiani.

E' una iniziativa che, considerata la giornata semi festiva, riproponiamo per lunedì 24. Vorremmo che fosse un atto simbolico, un gesto di rispetto ma anche di sdegno verso quella maledetta mattanza di corpi e di diritti che sono le morti e gli incidenti sul lavoro.
Ai rappresentanti delle istituzioni che invocano il rispetto delle regole e della legge, rivolgo un appello: date un anche voi un contributo alla cultura della legalità e della vita. Fatevi anche voi promotori, attraverso i media e verso la gente, di un momento di riflessione e presa di coscienza: un quarto d'ora di assordante silenzio con cui dire basta, mai più.

Costi quel che costi.

Paolino Barbiero, Segretario generale Cgil provinciale Treviso

COMUNICATO STAMPA    20_9_2007

Loghi Cgil, Cisl, Uil

Iniziativa delle segreterie di Cgil Cisl Uil.
Barbiero, Cecchetto, Confortin: "Fermo provinciale di 15 minuti contro gli incidenti sul lavoro"

"La sicurezza non è un costo ma un valore anche per le imprese. Dobbiamo sconfiggere l'idea barbara che maggiori controlli costituiscano un atteggiamento vessatorio".

"Un fermo provinciale simbolico di quindici minuti nei luoghi di lavoro pubblici e privati contro la vergogna delle morti sul luogo di lavoro".
Lo hanno annunciato oggi Paolino Barbiero, Maurizio Cecchetto e Antonio Confortin, rispettivamente segretari generali di CGIL, CISL, UIL provinciali di Treviso secondo i quali "non si può più continuare ad assistere immobili alla tragedia delle morti bianche.

"Serve una risposta della società civile, è arrivato il momento di mobilitare le coscienze. Dobbiamo sconfiggere l'idea barbara che maggiori controlli costituiscano un atteggiamento vessatorio".

"C'è bisogno di un'iniziativa condivisa di carattere provinciale, hanno proseguito i tre responsabili della segreterie sindacali, che faccia emergere la volontà comune da parte di sindacati e impresa che è doveroso oramai far passare una cultura della sicurezza. La vita è il valore di riferimento, non la produttività o gli interessi economici".

"Ripartendo solamente dall'ultimo fatto di cronaca, hanno proseguito, di cui è stata sfortunata protagonista Jasmine, una giovane operaia precaria di un azienda di Salgareda, appare evidente che è arrivato il momento di una discesa in campo della società trevigiana, del mondo del lavoro locale, delle Istituzioni locali, della politica, delle forze sociali. Questo deve avvenire attorno alla piattaforma sulla sicurezza predisposta da Cgil Cisl e Uil e approvata dall'Assemblea dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) nel giugno scorso.

Una iniziativa forte che riproponga la gravità della questione sicurezza sul lavoro, per diffondere in ogni luogo di lavoro e di aggregazione la cultura della sicurezza, che è cultura del buon lavoro".
"I troppi e troppo frequenti incidenti, hanno concluso all'unisono le tre segreterie sindacali, fanno capire chiaramente che spesso non si tratta di casualità. Le associazioni di categoria puntano il dito sulla legge 626, accusata di essere una legge opprimente, frutto di una visione burocatrica del lavoro; ma poi se si va a guardare ogni singolo infortunio, si scopre che la causa sta proprio nel fatto che la normativa non è mai stata applicata regolarmente. L'appello dei 15 minuti di fermata è rivolto quindi non solo ai lavoratori e alle lavoratrici ma anche all'insieme del sistema economico".

Indicativamente, la fermata si può fare in concomitanza con i funerali di Jasmine.

CAMERA DEL LAVORO DI TREVISO, Via Dandolo 4 - tel. 0422 4091 fax 0422 403731 Risali la pagina