![]() |
Questo menu' consente la consultazione dell'archivio dei comunicati stampa.
Alcuni documenti possono essere allegati in formato Acrobat Reader.
Se non si dispone del plug in cliccare qui:
Archivio dei comunicati stampa della Segreteria e della Categorie.
Mercoledì 12 settembre 2007
ore 9.00 presso Hotel Maggior Consiglio, Treviso
Scaricare qui la relazione del Segretario Generale della Camera del Lavoro Paolino Barbiero
Scaricare qui il documento conclusivo congiunto.
L'attivo unitario approva a larga maggioranza la piattaforma su lavoro, previdenza e competitività.
Cgil, Cisl e Uil dicono sì all'accordo con il Governo.
762 favorevoli contro 27 contrari. Barbiero: "Sostegno alla prima tappa di un percorso che mette il lavoro al centro delle scelte". Forte richiamo a più tutele nel terziario.
Si tratta della presa di posizione ufficiale delle organizzazioni sindacali in vista del referendum dell'8, 9 e 10 ottobre prossimi, che sottoporrà la cosiddetta piattaforma al giudizio dei lavoratori e dei pensionati.
Il documento approvato oggi, ha spiegato Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso, esprime valutazioni positive sull'intesa, per quanto riguarda le misure contenute. Ma precisa anche alcune criticità che dovranno essere affrontate con Governo e associazioni di categoria, prima fra tutte il lavoro precario.
Cgil, Cisl e Uil di Treviso, ha concluso Barbiero, nel dichiarare l'impegno a favorire la massima partecipazione alla consultazione referendaria, segnalano l'assoluta urgenza di affrontare il nodo delle tutele in quei comparti, in particolare il terziario che è un tratto orami distintivo dell'economia della Marca, dove oggi la situazione dei lavoratori e delle lavoratrici è particolarmente debole, soprattutto per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali.
Ufficio StampaDura presa di posizione del segretario generale della Camera del lavoro di Treviso.
Barbiero: "Giù le mani della politica da Cgil e Fiom.
Forze di centrodestra e di sinistra scambiano dialettica per rottura. Noi non cadremo nel tranello, la confederazione e il sindacato dei metalmeccanici meritano più rispetto."
Da destra e da sinistra, ha attaccato Barbiero, si finge di dimenticare le passate, e ben più dolorose, fratture che hanno coinvolto le organizzazioni che rappresentano i lavoratori, non ultimi gli accordi separati sul cosiddetto "Patto per l'Italia". La nostra storia, dalle sconfitte in Fiat alle divisioni sulla scala mobile, insegna che il sindacato è vivo e vitale e sa superare i momenti di empasse ritrovandosi sui valori del lavoro, della democrazia e della partecipazione. Lo spettro del referendum non è tale, la consultazione sulla piattaforma uscita dal confronto tra esecutivo e parti sociali è invece un grande momento di democrazia, nel quale verrà riaffermata la centralità della persona rispetto alle scelte compiute dagli apparati.
Ma la politica, ha proseguito Barbiero, ha il vecchio vizio di utilizzare le fasi critiche della vita del sindacato per propria convenienza. Così fa il centrodestra, a cui peraltro si rivolgono anche molti elettori iscritti alla Fiom, e così fanno anche quelle forze della maggioranza che si appropriano del dibattito sindacale per evitare scelte più coerenti con le proprie posizioni, come quella di far cadere il governo e proporre poi le loro buone ragioni al corpo elettorale.La Fiom e la Cgil, ha concluso il segretario, per ciò che rappresentano e per il contributo che hanno dato alla crescita della democrazia e dei diritti del lavoro in questo Paese meritano più rispetto. Non cadremo nel tranello di scambiare un confronto, seppur serrato, per una rottura. La politica faccia il suo mestiere. Ha una grande occasione: la manifestazione del 20 ottobre. La nostra occasione, fortemente unitaria, vedremo di farla valere nel confronto tra lavoratori e pensionati, attraverso un esito positivo al referendum, cosicché l'11 ottobre a prevalere sia il voto favorevole al protocollo. Sapendo che dal giorno dopo continueremo tutti insieme, Fiom compresa, a lottare per superare gli elementi più critici e così costruire le prospettive affinché si rinnovino i contratti e si scriva una finanziaria caratterizzata da politiche che rispondano alle esigenze di chi ha prodotto e di chi produce ricchezza in questo paese.
Ufficio StampaAncora una morte sul lavoro a Treviso.
L'ennesimo incidente avvenuto ieri alla 3B di Salgareda che ha coinvolto una giovane donna di appena 20 anni porta a 12 le morti in provincia di Treviso dall'inizio dell'anno. E' l'ennesimo fatto che induce a denunciare le responsabilità delle aziende e delle associazioni imprenditoriali in quanto su di loro incombe una oggettiva responsabilità che va sottolineata e resa oggetto di iniziativa sindacale.
La legalità e il rispetto delle leggi in materia di sicurezza vanno garantiti anche con sanzioni pesanti nei confronti di chi non applica le normative in materia.
Gli imprenditori non possono continuare a chiedere il massimo di flessibilità e di disponibilità sugli orari per affrontare i mercati e non garantire l'incolumità dei lavoratori.
Và anche però evidenziato che l'attività di controllo e prevenzione è assolutamente insufficente, gli Spisal nella nostra provincia sono costretti ad attività ispettive ridotte per una carenza cronica di personale.
E' giunto il momento di rafforzare il lavoro di prevenzione, la Regione Veneto e le ASL della Provincia devono investire risorse per adeguare gli organici degli ispettori Spisal che sono assolutamente insufficienti per una appropriata attivita di vigilanza.
Gentile direttore,
vorrei ringraziare Alessandro Russello per l'editoriale
pubblicato ieri.
In maniera garbata e intelligente,
pungente ed efficace, Russello ha saputo descrivere bene la
grande ipocrisia della morte che, per troppi oracoli, è
tragedia vera e pubblica solo se serve a minuscoli
interessi di bottega politica.
E che invece, a parer loro,
andrebbe derubricata a tragica fatalità, e di conseguenza
mediaticamente ridimensionata, se riconducibile a
circostanze che chiamano in causa lo scomodo rispetto della
legge. Cioè quel dovere civico di cui troppo spesso, in
maniera eversiva, tante sirene ci invitano a farci beffa.
Ieri sera, in provincia di Treviso, molti sindaci si sono ritrovati lungo la statale Pontebbana per protestare contro la mancanza di sufficienti forze dell'ordine e la conseguente incapacità dello Stato di garantire la sicurezza ai cittadini della Marca.
Peccato che molti di quei sindaci si preparino a non firmare il protocollo proposto dalla Prefettura; evidentemente l'insicurezza sbandierata porta più voti della sicurezza, visto che a maggio del 2008, in occasione delle elezioni amministrative, bisogna dare una spallata al governo, costi quel che costi. Cgil, Cisl e Uil hanno proposto, per domani, giorno dei funerali della giovane Jasmine, ultimo martire delle morti bianche, un fermo di 15 minuti di tutti i lavoratori trevigiani.E' una iniziativa che, considerata la giornata
semi festiva, riproponiamo per lunedì 24.
Vorremmo che fosse un atto simbolico, un gesto di rispetto
ma anche di sdegno verso quella maledetta mattanza di corpi
e di diritti che sono le morti e gli incidenti sul lavoro.
Ai rappresentanti delle istituzioni che invocano il
rispetto delle regole e della legge, rivolgo un appello:
date un anche voi un contributo alla cultura della
legalità e della vita. Fatevi anche voi promotori,
attraverso i media e verso la gente, di un momento di
riflessione e presa di coscienza: un quarto d'ora di
assordante silenzio con cui dire basta, mai più.
Paolino Barbiero, Segretario generale Cgil provinciale Treviso
Iniziativa delle segreterie di Cgil Cisl Uil.
Barbiero, Cecchetto, Confortin: "Fermo provinciale di 15 minuti contro gli incidenti sul lavoro"
"La sicurezza non è un costo ma un valore anche per le imprese. Dobbiamo sconfiggere l'idea barbara che maggiori controlli costituiscano un atteggiamento vessatorio".
"Un fermo provinciale simbolico di quindici minuti nei luoghi di lavoro pubblici e privati contro la vergogna delle morti sul luogo di lavoro".
Lo hanno annunciato oggi Paolino Barbiero, Maurizio Cecchetto e Antonio Confortin, rispettivamente segretari generali di CGIL, CISL, UIL provinciali di Treviso secondo i quali "non si può più continuare ad assistere immobili alla tragedia delle morti bianche.
"C'è bisogno di un'iniziativa condivisa di carattere provinciale, hanno proseguito i tre responsabili della segreterie sindacali, che faccia emergere la volontà comune da parte di sindacati e impresa che è doveroso oramai far passare una cultura della sicurezza. La vita è il valore di riferimento, non la produttività o gli interessi economici".
"Ripartendo solamente dall'ultimo fatto di cronaca, hanno proseguito, di cui è stata sfortunata protagonista Jasmine, una giovane operaia precaria di un azienda di Salgareda, appare evidente che è arrivato il momento di una discesa in campo della società trevigiana, del mondo del lavoro locale, delle Istituzioni locali, della politica, delle forze sociali. Questo deve avvenire attorno alla piattaforma sulla sicurezza predisposta da Cgil Cisl e Uil e approvata dall'Assemblea dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) nel giugno scorso.Una iniziativa forte che riproponga la gravità della questione sicurezza sul lavoro, per diffondere in ogni luogo di lavoro e di aggregazione la cultura della sicurezza, che è cultura del buon lavoro".
"I troppi e troppo frequenti incidenti, hanno concluso all'unisono le tre segreterie sindacali, fanno capire chiaramente che spesso non si tratta di casualità. Le associazioni di categoria puntano il dito sulla legge 626, accusata di essere una legge opprimente, frutto di una visione burocatrica del lavoro; ma poi se si va a guardare ogni singolo infortunio, si scopre che la causa sta proprio nel fatto che la normativa non è mai stata applicata regolarmente. L'appello dei 15 minuti di fermata è rivolto quindi non solo ai lavoratori e alle lavoratrici ma anche all'insieme del sistema economico".
Indicativamente, la fermata si può fare in concomitanza con i funerali di Jasmine.
CAMERA DEL LAVORO DI TREVISO, Via Dandolo 4 - tel. 0422 4091 fax 0422 403731 | Risali la pagina |