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Archivio dei comunicati stampa della Segreteria e della Categorie.
Gentile direttore,
la Federazione Nazionale della Stampa e il sindacato italiano dei giornalisti hanno indetto per il prossimo 19 settembre 2009 a Roma una manifestazione in difesa della libertà di stampa, che anche io penso sia gravemente minacciata dagli atteggiamenti, dalle azioni e le prese di posizione del Presidente del Consiglio.
“Partecipazione agli utili, parlarne ora è una fuga dalla realtà”. Barbiero : “Nodo da affrontare, ma le priorità ora sono altre”.
Il segretario: “Prima bisogna creare le condizione perché le imprese tornino a fare profitti, operando con vere azioni anticicliche, a salvaguardia del patrimonio di impresa e dei posti di lavoro. Siamo pronti al confronto costruttivo, senza dimenticare che la questione salariale ha però soprattutto a che fare soprattutto con la qualità della produzione”
Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso, commentando i contenuti della proposta di legge che ha come oggetto nuove regole di rapporto tra impresa e dipendenti, tra cui anche la partecipazione agli utili.
“Tutto quello che serve a migliorare la condizione salariale va preso in considerazione – ha detto Barbiero – così come è interessante, forse addirittura necessario, un ragionamento sui rapporti fra datori di lavoro e dipendenti e su un nuovo modo di essere del capitalismo moderno. Detto questo, attenzione ai rischi di aleatorietà che potrebbero pesare sul salario: ad esempio se il management sbaglia scelte, se un certo prodotto non funziona sul mercato per ragioni che prescindono dalla produttività del lavoro, come si ammortizza il danno salariale dei dipendenti di quella impresa?”
“La priorità di oggi – ha concluso Barbiero – è uscire dalla crisi e farlo senza lasciarsi dietro le macerie. Quindici mesi di economia in panne ci consegneranno un 2010 in cui si rischiano nuove pulsioni alla riorganizzazione attraverso delocalizzazioni e che si caratterizzerà come stagione di difficili trattative per il rinnovo di gran parte dei contratti. Le energie del Governo, prima della partecipazione, andrebbero impiegate per creare le condizioni afinchè gli utili si tornino a fare”.
Ufficio StampaLe parole hanno un peso, e la difesa del presidente Muraro rispetto alle polemiche suscitate dal suo uso disinvolto della lingua italiana, sono poco convincenti e appaiono una retromarcia arrivata fuori tempo massimo.
Dire che i meridionali sono sanguisughe e poi difendersi chiamando le critiche “banalizzazioni” fa apparire Muraro un presidente un po’ sprovveduto, poco consapevole del fatto che la sua carica istituzionale gli dovrebbe suggerire accortezza che non è solo una questione di delicatezza ma di contenuto e rispetto delle persone.
Dal momento che il Governo di cui il partito di Muraro, la Lega, è molto più che semplice azionista, ha intrapreso una convinta, per quanto controversa, battaglia di riforme, dai tornelli di Brunetta al maestro unico per dirne qualcuna, cosa impedisce allo stesso esecutivo di esercitarsi anche nel taglio delle situazioni che a dire di Muraro sono parassitarie?
Il fatto è che la politica mostra oggi uno scarto impressionante fra quello che dichiara e quello che si può davvero fare con trasparenza ed etica. Perdendosi, come fa il presidente della Provincia, nel programma degli annunci, si finisce soprattutto con il creare divisioni sociali e fratture culturali, abdicando alla funzione di governare – cioè fare il bene comune – in favore di una rincorsa continua, ma fallimentare, al rafforzamento di un consenso elettorale deleterio, perché alla forza ottenuta con il voto non corrisponde poi l’attuazione concreta di iniziative politiche di contrasto alla crisi economica e di sostegno allo sviluppo.
Con una crisi che nella Marca non ha ancora dispiegato tutta la sua negatività, Muraro può ben accontentarsi di sparate demagogiche e istituzionalmente sgrammaticate. L’altra strada, indubbiamente più complicata e meno remunerativa dal punto di vista del consenso a pronta cassa, sarebbe quella di mettere al lavoro le intelligenze e l’impegno dei soggetti di rappresentanza economica e sociale, con cui affrontare, senza fughe in avanti e senza creare fratture ideologiche, i nodi che dobbiamo sciogliere. C’è ancora tempo,anche se poco, per fare le scelte giuste. Di questo dovrebbe occuparsi il Governo, Lega compresa.
Paolino Barbiero, Segretario generale Cgil provinciale TrevisoCAMERA DEL LAVORO DI TREVISO, Via Dandolo 4 - tel. 0422 4091 fax 0422 403731 | Risali la pagina |