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Comunicati Stampa

NOVEMBRE 2010

Archivio dei comunicati stampa della Segreteria e della Categorie.

COMUNICATO STAMPA  11_11_2010

Filt

FILT CGIL TREVISO - Segreteria provinciale
Domenica 7 novembre 2010, dalle 9.00 alle 12.00, giornata formativa per autisti di merci e trasporto pubblico.
Filt Cgil: lavoro degli autisti e nuovo Codice della Strada.
Paolino Barbiero: ?La crisi non può essere un alibi per far passare qualsiasi forma di prepotenza sui lavoratori. Nel settore dei trasporti verifichiamo una deriva della legalità con forti implicazioni sulla sicurezza stradale?.

?Un camionista su tre guida senza turni di riposo percorrendo chilometri su chilometri, delle vere bombe sulle nostre strade.? Lo ha detto oggi Paolo Pistolato, segretario provinciale della Filt Cgil di Treviso, annunciando la giornata formativa per autisti e responsabili aziendali del trasporto pubblico, organizzata da Filt Cgil di Treviso e Belluno, domenica 7 novembre, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, nella Sala Caaf Cgil di Treviso.

?Ogni giorno ? ha spiegato Paolino Barbiero, segretario provinciale della Camera del Lavoro di Treviso - sulle nostre strade e autostrade circola un milione di mezzi pesanti, bombe viaggianti che al minimo errore possono provocare delle stragi e non passa giorno che la cronaca non registri fatti dolorosamente riconducibili a questo fenomeno.
Frutto di un mercato frammentato e in piena deregulation, tant?è che il ribasso selvaggio delle tariffe, che si scarica sull?abbassamento del compenso per l?autista, è uno dei connotati del settore. Crescono così esponenzialmente gli illeciti, gli abusi e l?evasione. E chi si ribella è fuori.
L?impresa che lo ha ingaggiato ? ha continuato Barbiero - infatti ne ha pronti a decine per sostituirlo: romeni, ucraini, marocchini e sempre più anche italiani, disposti a tutto, anche a violare le norme stradali o a far uso di sostanza stupefacenti, per uno stipendio che frutta dai 1.000 ai 1.500 euro al mese, quando da contratto dovrebbe aggirarsi sui 2.200 euro. Ma la crisi non è un alibi e la recessione che stiamo vivendo non può diventare lo strumento per far passare qualsiasi forma di prepotenza sui lavoratori.?

?Una deriva della legalità ? ha aggiunto Pistolato - con gravi implicazioni sull?aspetto della sicurezza stradale, tenendo presente che il 37% dei sinistri in autostrada coinvolge i Tir, che il Governo ha tentato di arginare con un inutile inasprimento del Codice della Strada, quando il fenomeno da controllare sta a monte.
Per queste ragioni la Filt Cgil ha organizzato una giornata formativa di aggiornamento indirizzata ad autisti merci e del trasporto pubblico sulle recenti modifiche del Codice della Strada, in particolare sulle norme che coinvolgono gli obblighi degli autisti. Il seminario, - ha concluso Pistolato - tenuto da dirigenti della Polizia Stradale e della Direzione Provinciale del Lavoro, verterà sulle tematiche relative al cronotachigrafo digitale (la scatola nera che registra tutto), tempi di guida, sanzioni (uso di sostanza psicotrope, impatto delle violazioni con rapporto di lavoro, licenziamento per giusta causa).?

Ufficio Stampa

Per ulteriori informazioni: Hobocommunication Tel 0422 582791

COMUNICATO STAMPA  12_11_2010

Alluvione in Veneto

Barbiero: "Siamo all'invocazione del dio della pioggia per arrivare alle riforme".
"Federalismo paravento dell'immobilismo, il governo faccia il suo".
Il segretario della Camera del lavoro di Treviso sull'alluvione: "Le iniziative locali non possono supplire alle manchevolezze romane, né basta appellarsi al miraggio delle tasse trattenute e subito. Sembra che la classe dirigente locale non abbia più nulla da dire".
"L'alluvione come occasione per accelerare sul federalismo fiscale? Se queste sarebbero le strade da battere per arrivare alle riforme siamo alla frutta, la classe dirigente di questa provincia non ha davvero più nulla da dire".

Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso.
"Le riforme sono riforme, le catastrofi naturali sono catastrofi naturali - ha detto Barbiero - chi ha in testa riforme strutturali del sistema le faccia, non possiamo invocare il dio della pioggia ogni volta che c'è da cambiare qualche cosa. Basta con le cagnare mediatiche, se questo territorio pensa che il federalismo serva a migliorare il governo locale si agisca su un piano politico e lo si faccia in maniera decisa e seria".

"Con questo modo di spostare il boccino sempre qualche centimetro in avanti - ha proseguito il segretario generale della Cgil trevigiana - finisce che dei problemi si parla senza risolvere nulla.
Il nodo della calamità che ha colpito la nostra provincia negli ultimi giorni non è quello della riforma federalista da fare tra chissà quanto tempo, o la richiesta, che sappiamo già destinata ad avere vita dura, di trattenere le tasse di oggi. Se c'è una calamità naturale lo Stato ha il dovere, e sottolineo il dovere, di intervenire a sostegno delle popolazioni colpite. Si faccia questo, e lo si faccia subito. Di tutto il resto si può e si deve parlare nei dovuti modi, nelle dovute sedi. L'idea di raccogliere consenso su questa o quella piattaforma politica sfruttando la disperazione e la frustrazione della gente è una indecenza".

"Che lavoratori e imprese destinino un'ora di lavoro, oneri compresi, al fondo alluvionati sarebbe un gesto spontaneo sicuramente significativo - ha concluso Barbiero - ma si deve ritenere inaccettabile che le iniziative dei corpi sociali, delle associazioni di rappresentanza e dei cittadini possano colmare le lacune romane.
In questa provincia e in questa Regione - che esprime ben quattro ministri - c'è una classe di governo con lo stesso colore di quelli che stanno in maggioranza e nell'esecutivo a Roma. Perché non si muovono?
Forse perché la politica emergenziale è congeniale ad un profilo un po' movimentista ma anche ipocrita: c'è gente che invoca la rivolta contro lo Stato centralista, senza dire che lo Stato centralista sono in realtà loro".

COMUNICATO STAMPA  18_11_2010

Migranti

Migranti, diamo soggiorno ai Diritti.
Giovedì, 18 novembre 2010, ore 17.00, Sottoportico P.zza dei Signori - Treviso
In preparazione della manifestazione di P.zza San Giovanni a Roma, fissata per sabato 27 novembre 2010, la Consulta per l?immigrazione e la segreteria provinciale della Cgil di Treviso, hanno organizzato per giovedì 18 novembre, alle ore 17.00, presso il sottoportico di P.zza dei Signori una conferenza stampa e un successivo incontro con il Prefetto di Treviso, dott. Aldo Adinolfi, alle ore 18.00.
All?appuntamento con la stampa parteciperà Paolino Barbiero, segretario provinciale della Cgil di Treviso.

?Un?occasione ? ha dichiarato Paolino Barbiero - per rilanciare in tutto il Paese, e in particolare nella Marca, una campagna per affermare i diritti di cittadinanza dei migranti regolari e valorizzare una risorsa già inserita nei processi di integrazione, fondamentale per il nostro territorio trevigiano e necessaria per la crescita economica e demografica del futuro.?

Nel corso della conferenza stampa saranno trattati diversi temi (dall?emersione del lavoro irregolare alle problematiche relative ai permessi di soggiorno e alle norme che vincolano i diritti fondamentali, dall?integrazione linguistica alla rivendicazione del diritto di voto, alla riforma degli ammortizzatori sociali), verrà, inoltre, esposta l?iniziativa, tra le prime in Italia, di class action nella provincia di Treviso, promossa dalla Cgil, Inca e Federconsumatori, per i contenziosi in materia di immigrazione dovuti ai ritardi dovuti alla pubblica amministrazione sui procedimenti di regolarizzazione.

E, infine, ma non meno importante, saranno presentati i preoccupanti dati relativi ai licenziamenti dei migranti nella Marca, al fine di comprendere l?effettivo peso di queste uscite dal mercato e riflettere sui possibili interventi di prevenzione per affrontare questa problematica situazione.

link Per scaricare l'allegato seguire questo link.

COMUNICATO STAMPA  19_11_2010

Paolino Barbiero

Se beccassi due sciacalli che rubano dentro alla mia casa alluvionata, probabilmente io li prenderei a pugni.
Per fortuna la giustizia non coincide con il regolamento di conti: si basa sulla legge, le norme che non solo disciplinano la convivenza civile nella società, ma che definiscono anche le sanzioni da infliggere a chi le regole non le rispetta.
E per fortuna la Giustizia viene amministrata dallo Stato, secondo equità e non a sangue freddo.
Lo dovrebbe sapere bene Leonardo Muraro, che prima di essere un leghista e prima anche di essere il futuro candidato alla Provincia, è un rappresentante delle Istituzioni.

Le sue invocazioni alla pena di morte per gli sciacalli che predano le abitazioni degli alluvionati sono una presa di posizione becera e stupida, dato che non c'è neppure un nesso tra gravità del reato e gravità della pena; e rappresentano l'ennesima pagina di quel vocabolario delle libere bestialità che da tempo fa da dizionario di una certa politica, sguaiata nei modi, cialtrona, ipocrita e demagogica nella sostanza. Ma purtroppo anche di presa, almeno su un pezzo della popolazione, segnale di un degrado civico di cui un po' della nostra politica rozza è responsabile.

A Muraro e anche al suo "maestro" Gentilini, che parlano di una cosa serissima come la pena di morte con la stessa leggerezza con cui potrebbero discutere su come arrostire castagne in osteria, si può solo dire che loro per primi, Presidente della Provincia e vice sindaco di Comune, dovrebbe sapere e spiegare che lo Stato non somministra la giustizia come farebbe un clan medioevale. E che questo è proprio ciò che fa la differenza fra lo Stato liberale e civile e una banda di delinquenti.

Viene da pensare che più che la legge marziale contro gli sciacalli sarebbe ora di imporre la legge marziale dell'intelligenza.
Per fare sì, ad esempio, che i rappresentanti delle istituzioni siano, a prescindere dalla loro appartenenza politica, persone degne del ruolo che assumono. Legittimati certo dal voto popolare, ma consapevoli di essere qualche cosa di più di un capobranco.

Paolino Barbiero, Segretario Generale Cgil provinciale Treviso

COMUNICATO STAMPA  24_11_2010

Ricerca Ufficio Studi

Ricerca dell'Ufficio Studi della Cgil di Treviso.
Crisi occupazionale, licenziamenti a quota 7 mila e boom della cigs Negli ultimi quattro mesi persi altri 2.316 posti di lavoro.
Cigs per 175 imprese, interessati 7.801 lavoratori. In 69 procedure in cassa tutti i dipendenti dell'azienda.
Barbiero: "Economia al palo, con le politiche cicliche del governo il 2011 andrà persino peggio".
E' una fine d'anno con un segno pesantemente negativo quella 2010 per il mercato del lavoro trevigiano. Continua infatti l'emorragia di posti, sia tra le piccole che tra le medie e grandi imprese, mentre la cassa integrazione straordinaria registra, solo negli ultimi 10 mesi e mezzo, 175 procedure per crisi, che interessano oltre 7 mila e 800 addetti.

E' questo quanto emerge dalla rilevazione periodica dell'Ufficio Studi della Camera del Lavoro di Treviso, aggiornata al 22 novembre scorso, cha preso in esame l'andamento della mobilità e della cassa integrazione straordinaria avviata nell'anno in corso.

MOBILITA' - Sono 7.005 i lavoratori che hanno perso il posto da gennaio al 22 novembre, 4.658 espulsi dal sistema delle piccole imprese (e sprovvisti di ammortizzatori sociali, ad esclusione dell'indennità di disoccupazione ordinaria) e 2.347 provenienti invece dalle medie e grandi aziende.
Solo nell'ultimo quadrimestre i licenziati sono stati in totale 2.316, contro i 1.515 dei quattro mesi precedenti. Un dato che, secondo l'Ufficio Studi della Cgil, riallinea il trend all'andamento di inizio anno (da gennaio ad aprile erano stati 3.174) e segnale che la crisi occupazionale continua a colpire duramente.
Gli stranieri rappresentano una percentuale significativa dei licenziati: sono il 31,11% degli espulsi dal sistema delle piccole aziende e di quelle artigiane e il 17,38% degli addetti che hanno perso il posto nella grande e media impresa. In totale si tratta di 1.857 lavoratori.

CASSA INTEGRAZIONE STRAODINARIA - Secondo l'Ufficio Studi della Cgil trevigiana è la situazione della cigs a misurare la gravità della situazione in atto. Le aziende interessate da cassa integrazione straordinaria per crisi avviata nel corso del 2010 sono, ad oggi, 175 per un totale di 7.801 lavoratori. Oltre un terzo delle procedure (69, il 32,42%) vedono in cassa integrazione straordinaria la totalità dei dipendenti dell'azienda che ha chiesto la cigs, segnale di una fortissima difficoltà che potrebbe condurre, nella maggioranza dei casi, alla chiusura.
Per la gran parte il momento negativo è causato dalla crisi economica: 118 aziende lamentano infatti difficoltà di mercato, mentre più contenuta è la fetta che ha chiesto la cigs per cali delle commesse o difficoltà finanziaria. Interessati tutti i settori, con prevalenza del metalmeccanico, tessile e legno arredo.

"La difficoltà di mercato - ha detto Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso - descrive in maniera puntuale la situazione: se la tenuta finanziaria, come ragione della crisi, può essere considerata anche un fattore di selezione, che agisce intensamente sul sistema delle imprese più esposte alla pressione debitoria, le flessioni del business e la diminuzione del fatturato, derivata da cali della domanda o più in generale da flessioni del mercato in cui si opera, stanno a significare che il motore dell'economia viaggia a giri ridottissimi, se non è proprio fermo".

"La crisi occupazionale descritta dalla ricerca dell'Ufficio Studi - ha proseguito il segretario generale della Camera del Lavoro - deve essere affrontata con misure straordinarie, che partono dagli ammortizzatori per arrivare a politiche più incisive che consentano di mettere in atto un minimo di ripresa. Ma la direzione che si sta prendendo è un'altra: gli stessi tagli ai trasferimenti verso i Comuni decisi dall'esecutivo, che nei prossimi anni incideranno in questa provincia per oltre 80 milioni di euro, deprimono la capacità del comparto pubblico di giocare un sia pur minimo ruolo. Questa misura infatti, accompagnata al Patto di Stabilità, congela gli investimenti pubblici per i prossimi 5 anni.

Oltre a ciò la contrazione della spesa porterà alla riduzione dei servizi e costringerà il sistema privato, quindi anche le famiglie, a spendere porzioni di reddito disponibile, ad esempio per quanto riguarda welfare, sanità e scuola, sottraendole al circolo del mercato e dei consumi. Ci troviamo quindi di fronte ad una manovra ciclica, che ci spinge ancora più in fondo nel baratro della crisi e della stagnazione economica. Per questo la manifestazione della Cgil, sabato 27 a Roma, assume una importanza e un significato ancora più rilevanti".
"Con questi numeri - ha concluso Barbiero - si mette una pietra tombale sopra alle illusioni sulla ripresa del mercato del lavoro propinateci in pompa magna da chi riesce a inebriarsi per uno "zero virgola" con il segno positivo".

Ufficio Stampa

COMUNICATO STAMPA  24_11_2010

Provincia di Treviso

Varate le misure chieste da Cgil, Cisl e Uil e condivise con le categorie economiche.
Accordo in Provincia, stanziati 1 milione 300 mila euro anticrisi.
Intervento a sostegno del reddito e per sostenere il sistema dei Confidi.
Il segretario provinciale della Cgil Paolino Barbiero: "Risultato importante, ma rappresenta un punto di partenza. Nel 2011 investimenti sulla crescita o perderemo altri posti di lavoro".
"Questo è solo il punto di partenza, per arrivare ad un 2011 che si annuncia particolarmente difficile e nel corso del quale, se si vuole almeno difendere l'attuale livello occupazionale, si dovrà investire seriamente nella crescita"
.

Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso, commentando l'esito dell'incontro avuto quest'oggi, insieme a Cisl e Uil e le categorie economiche, con la Provincia di Treviso e che ha portato alla definizione di un intervento economico pari 1 milione e 300 mila euro, da destinare a misure di sostegno del reddito dei lavoratori che hanno perduto l'occupazione e del sistema dei Confidi provinciale.

Nel dettaglio, si passa da 700 mila euro ad 1 milione per quanto riguarda l'intervento sul lavoro e 300 mila per rafforzare il sistema di garanzie dei Confidi, chiamato a dare fiato ai bisogni finanziari di un tessuto d'impresa in grande difficoltà.
"Ottimo risultato - ha detto Barbiero - ma è solo l'avvio di un piano di salvataggio di questa provincia che dovrà continuare anche nel prossimo anno. Quello che serve è una azione che garantisca investimenti sulla crescita. Nel 2011 non recupereremo le quote di occupazione perse in questo 2010, ma senza crescita finiremo per inasprire ulteriormente la crisi occupazionale, portandola a livelli sconosciuti a questa provincia".

MANIFESTAZIONE A ROMA - In mattinata sono stati resi noti i numeri delle adesioni alla manifestazione della Cgil a Roma, in programma sabato prossimo 27 novembre. Ad oggi (c'è tempo fino a domani, per informazioni 0422 4091) sono oltre 2.500 i lavoratori attivi e i pensionati che si preparano a calare sulle capitale, a bordo di 41 pullman, in partenza venerdì notte dai maggiori centri della provincia.

Ufficio Stampa

CAMERA DEL LAVORO DI TREVISO, Via Dandolo 4 - tel. 0422 4091 fax 0422 403731 Risali la pagina