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Archivio dei comunicati stampa della Segreteria e della Categorie.
DIADORA: la Donazzan chiude ai lavoratori, resteranno soli e senza cassa integrazione in deroga.
Cgil: 48 ore per salvare gli 84 dipendenti Diadora.
Vengono tradite le aspettative e le speranze che, a suon di applausi, i lavoratori della Diadora avevano riposto su Provincia e Regione,
dopo le manifestazioni di solidarietà ricevute durante l?assemblea del 24 dicembre.
Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario provinciale della Cgil di Treviso, denunciando la presa di posizione dell?assessore regionale
Elena Donazzan, decisa a non concedere la cassa integrazione in deroga agli 84 dipendenti della ditta di Caerano di San Marco che entreranno
così in mobilità da sabato prossimo.
"L'assessore Donazzan - ha sottolineato Barbiero - invece di farsi promotrice verso il Gruppo Geox/Diadora di un accordo che garantisse
il posto ad una parte degli 84 dipendenti, bocciando il piano presentato chiude a quei lavoratori.
Altri dipendenti, infatti, oltre a quelli assunti direttamente, potevano, come avevano informalmente prospettato dal Gruppo,
quantomeno essere ricollocati grazie a forme di collaborazione esterna o all'interno delle cooperative che operano per Geox/Diadora
nell'ambito della logistica e dei servizi.
A questo punto - ha concluso Barbiero - rimangono solo 48 ore per trovare una soluzione che consenta l?accesso alla cassa integrazione
in deroga e il relativo impegno al mantenimento dei posti di lavoro.
Ci attendiamo che, come promesso dai rappresentanti di Provincia e Regione all'assemblea della vigilia di Natale,
la Politica si attivi senza indugio per dare risposte concrete e responsabilmente assumere decisioni non dettate dai perversi principi
dell'accordo separato ma siano, invece, propedeutiche al mantenimento dei livelli occupazionali, dei redditi e della coesione sociale
nella nostra provincia e nel Veneto.
Ufficio stampa
Per ulteriori informazioni: Hobocommunication Tel 0422 582791
Sul caso Diadora la Regione ha cambiato le regole del gioco.
Cgil: "Più rispetto per i lavoratori e per il Sidacato".
Barbiero: "Ci siamo impegnati fino all'ultimo per il mantenimento dei posti di lavoro.
La Donazzan dica la verità: il piano di recupero occupazionale c'era per tutti e in origine prevedeva
la cassa integrazione in deroga per gli 84 dipendenti da ieri in mobilità".
È infatti - ha spiegato Paolino Barbiero - grazie all'accordo sindacale che Geox ha potuto,
nei 18 mesi di cassa integrazione previsti dal ministero, ripristinare l'equilibrio finanziario,
produrre utili e rilanciare il marchio, fiore all?occhiello del distretto dello Sportsystem.
Questo, contestualmente all?assorbimento di tutti i 160 dipendenti dei negozi, a 107 nella nuova realtà aziendale e ai ricollocati.
Insomma di 370, quelli che da ieri sono entrati in mobilità, cioè sono stati licenziati, sono 84.
Per questi lavoratori secondo le norme in vigore fino al 31 dicembre dello scorso anno erano previsti altri 6 mesi di cassa
integrazione in deroga, con l'obiettivo di farne assumerne almeno un?atra ventina all?interno del mondo
Geox, Diadora Sport e nel composito sistema di cooperative collega ad esso collegato.
Gli impegni assunti dal Sindacato sono stati rispettati e abbiamo ottenuto risultati concreti.
Avevamo però chiesto un atto di fiducia verso tutti coloro che in questa vicenda si sono fortemente impegnati nel garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, invece, sapendo di mentire, il Governo regionale continua ad affermare che nessuno verrà lasciato solo, che i soldi servono per le piccole imprese e per chi gode di pochi ammortizzatori sociali, non ammettendo invece che anche in quelle realtà crescono esponenzialmente i casi di fallimento e cessata attività, dove lavorano dipendenti che niente avevano e niente avranno.
L'assessore Donazzan - ha concluso Barbiero - dovrebbe allora capire che i lavoratori non si fanno illudere da nessuno, perché contano i fatti più che le parole.
E per questo continueremo a denunciare le mancanze della politica e tutti quei casi in cui l?accordo separato Regione-Cisl e Uil, che ha prodotto questa drammatica situazione, determinerà la mancanza di adeguate tutele per i lavoratori.
Ufficio stampa
Per ulteriori informazioni: Hobocommunication Tel 0422 582791
ASSEMBLEA DEI DELEGATI DELLA FIOM
Venerdì, 21 gennaio 2011, dalle ore 09.00
Hotel Spresiano - Spresiano (Tv)
A significare l’impegno dell’intera organizzazione a sostegno della manifestazione, numerosi i pullman di manifestanti che partiranno dalle varie località della provincia alla volta di Padova, prevista la partecipazione solidale con delegazioni di tutele categorie e dei pensionati a sostegno della lotta dei lavoratori metalmeccanici.
“Nelle prossime settimane – ha annunciato Elio Boldo - la Fiom di Treviso insieme alla CGIL, sarà protagonista della campagna d’informazione sulla proposta approvata dal Direttivo Nazionale della Cgil per la definizione e traduzione in legge di regole da adottare in tema di democrazia e rappresentanza nel mondo del lavoro. Con lo sciopero e la manifestazione del 28 gennaio prossimo, prosegue l’impegno e l’azione dei lavoratori metalmeccanici della Fiom Cgil per la difesa dell’occupazione, della democrazia e dei diritti dei lavoratori.Centinaia le assemblee svolte e che si svolgeranno nelle fabbriche del trevigiano – ha dichiarato Elio Boldo - per informare i lavoratori sui contenuti e sulle motivazioni dello sciopero, per la riconquista del Contrato Nazionale senza derogabilità, per la salvaguardia dei diritti nei luoghi di lavoro e contro gli accordi separati e a sostegno della richiesta di riapertura della trattativa sulla vertenza Fiat, in particolare dopo l’esito del referendum nello stabilimento di Mirafiori, per respingere il grave attacco alla centralità del contratto nazionale e il nuovo modello di relazioni industriali, imposto con l’accordo separato che peggiora le condizioni lavorative e nega i diritti di tutela e di rappresentanza nei luoghi di lavoro, come proposto da Federmeccanica, di sostituire il Contratto Nazionale con Accordi Aziendali.”
“Non sfugge a nessuno infatti – ha spiegato Boldo - che le conseguenze negative dell’accordo separato, sottoscritto dopo l’uscita di Fiat da Confindustria, potranno produrre effetti negativi anche sugli altri stabilimenti Fiat, di Melfi e di Cassin, così come annunciato da Marchionne, e sulle aziende dell’intero indotto del settore auto, anche quelle presenti nella Marca (da Plastal e molte ancora), oltre che sulla contrattazione e sulle relazioni industriali dell’intero settore metalmeccanico, già duramente provato dalla perdita di miglia di posti di lavoro e da centinaia di situazioni di crisi aziendali, alle quali necessita dare risposte ben diverse, in tema di quantità e qualità del lavoro, produttività, competitività e innovazione. Un esempio nella nostra provincia che va in questa direzione – ha concluso Boldo - è il confronto aperto unitariamente da Cgil-Cisl-Uil con Unindustria, per trovare un’intesa comune sullo sviluppo sostenibile, per l’occupazione e la competitività del sistema economico locale.”Ufficio stampa
Per ulteriori informazioni: Hobocommunication Tel 0422 582791
PADOVA - MANIFESTAZIONE REGIONALE FIOM CGIL
27 gennaio 2011.
CGIL: 2 MILA TREVIGIANI ALLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA.
Barbiero: “Domani faremo sentire forte la voce di dissenso della nostra provincia”.
“In queste ore si sta concludendo il tour di assemblee nelle aziende del settore metalmeccanico della nostra provincia. In questa fase – ha spiegato Barbiero - all’indomani del pessimo accordo separato rilanciato anche nei giorni scorsi da Federmeccanica, registriamo grande interessamento e particolare attenzione da parte dei lavoratori verso le possibili ricadute sul nostro territorio. Ricadute che potrebbero portare a modificare ulteriormente e negativamente gli attuali assetti contrattuali a tutela dei lavoratori, al fine di creare le condizioni di un immediato rientro di Fiat in Confindustria. Oggi è sotto gli occhi di tutti, anche di chi non voleva vedere, la gravità di tali decisioni a spese del mondo del lavoro e del Paese, una illogica e immotivata compressione dei diritti dei lavoratori, osteggiata con lungimiranza e rigidità dalla Fiom ma che doveva essere combattuta unitariamente da tutto il sistema sindacale.”
“Un treno speciale e oltre cento pullman – ha riportato Barbiero - dei quali 21 provenienti dalla Marca, raccoglieranno migliaia di operai metalmeccanici veneti, ai quali si aggiungeranno delegazioni di categorie, pubbliche e private, pensionati e studenti per esprimere solidarietà alla Fiom e contrarietà alla compressione dei diritti dei lavoratori. I pullman della Cgil di Treviso partiranno dalle grandi fabbriche del territorio, dalla Zanussi alla Plastal, dalla Zoppas alla De Longhi, ma anche dalle aree della piccola industria: Montebelluna, Motta di Livenza e Pieve di Soligo. Altri ancora raggiungeranno con mezzi propri il piazzale della stazione di Padova per l’appuntamento delle 9.00.Ufficio stampa
Per ulteriori informazioni: Hobocommunication Tel 0422 582791
PADOVA. ADESIONE RECORD ALLA MANIFESTAZIONE E ALLO SCIOPERO DEI METALMECCANICI.
CGIL: PIÙ DI 3MILA, LA PARTECIPAZIONE SUPERA LE ASPETTATIVE.
Barbiero-Boldo: “Il numero di presenze e le percentuali di scioperanti rappresentano la grande preoccupazione dei nostri operai e l’inizio della battaglia contro lo smantellamento degli assetti contrattuali a tutela dei lavoratori” .
“Il grande interessamento dimostrato da parte dei lavoratori verso le negative ricadute dell’accordo separato anche per le aziende del settore metalmeccanico della nostra provincia – ha detto Elio Boldo, segretario provinciale della Fiom Cgil di Treviso - si è trasformato in un’adesione massiccia allo sciopero e alla manifestazione della Fiom. L’allarmante posizione di Federmeccanica, che mira a creare le condizioni di un immediato rientro di Fiat in Confindustria, infatti potrebbero portare a modificare ulteriormente e negativamente gli attuali assetti contrattuali a tutela dei lavoratori.”
“I 21 pullman provenienti dalla Marca – ha riportato Boldo - hanno raccolto oltre un migliaio di operai metalmeccanici trevigiani, ai quali si sono aggiunti le delegazioni delle categorie, i pensionati e gli studenti, ma molti di più sono coloro che hanno raggiunto la manifestazione con mezzi propri. Dalle grandi fabbriche del territorio, Zanussi, Plastal, Zoppas, De Longhi, alla piccola industria delle zone di Montebelluna, Motta di Livenza e Pieve di Soligo sono stati oltre 3.000 gli operai metalmeccanici provenienti dalla nostra provincia a sfilare tra le vie del capoluogo per appoggiare la Fiom e lottare contro la compressione dei diritti dei lavoratori.“Anche in vista della Marcia per il Lavoro, promossa in Veneto per il 26 febbraio prossimo, partiranno nella Marca una serie di assemblee e incontri per promuovere una piattaforma di democrazia e di rappresentanza, condivisa da tutte le parti e sigle sindacali. Con Cils e Uil – ha aggiunto Barbiero - cerchiamo un alto livello di condivisione perché, specie per quanto riguarda gli accordi di natura difensiva e in particolare in questa complessa congiuntura economica e occupazionale, è un requisito fondamentale per gestire al meglio le negoziazioni, contro i duri attacchi al mondo del lavoro e alla delegittimazione dei contratti nazionali rivolti da Confindustria con l’appoggio del Governo.”
Adesioni dei metalmeccanici allo sciopero indetto dalla Fiom Cgil per la provincia di Treviso:Ufficio stampa
100 ANNI DI CAMERA DEL LAVORO A TREVISO
4 - 5 - 6 Febbraio 2011
Auditorium della Camera del Lavoro di Treviso
CONVEGNO: Il lavoro alla ribalta.
Sede del convegno:
Auditorium della Camera del Lavoro di Treviso, via Dandolo 10, Treviso
(dietro la stazione ferroviaria)
tel. 0422.4091.
E-mail: treviso@cgiltreviso.it
Segreteria c/o Istresco: tel. 0422.410928
E-mail: storia@istresco.org
CAMERA DEL LAVORO DI TREVISO, Via Dandolo 4 - tel. 0422 4091 fax 0422 403731 | Risali la pagina |