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Archivio dei comunicati stampa della Segreteria e della Categorie.
Oltre 7mila lavoratori in mobilità e 4milioni di ore di Cigo.
Mercato del lavoro 2012, l’analisi della CGIL trevigiana.
Il segretario generale, Giacomo Vendrame: “Crisi lunga e profonda, non tocca solo l’economia
ma la struttura stessa della società trevigiana.
Sono già presenti le prime avvisaglie di trasformazione.
Chi s’appresterà a governare il Paese e il territorio dovrà guardare al lavoro quale perno delle strategie industriali e dell’intervento pubblico,
al fine di creare buona e duratura occupazione”.
Nazionalità e Genere: raffrontando gli ultimi due anni (2011-2012) rimangono complessivamente invariati sia il rapporto tra il numero di lavoratori in mobilità italiani e stranieri, che si attesta attorno al 73% per i primi e 26% per i secondi, sia il rapporto tra donne e uomini, rispettivamente 40% e 60% del totale iscrizioni alla mobilità.
Mansioni: invarianza rispetto all’anno precedente anche nel rapporto tra la percentuale di fuoriuscite di tute blu, intorno al 65%, e di impiegati, circa 35%. Sebbene il trend degli ultimi anni vede progressivamente appiattirsi la differenza tra le alte percentuali di mobilità che investivano direttamente i reparti produttivi (77% nel 2008) rispetto alla quota impiegatizia (22% sempre nel 2008).
Dato anagrafico: Analizzando nel dettaglio la situazione degli ultimi dodici mesi, ad essere la più colpita è la fascia d’età che va dai 31 ai 50 anni, ed in particolare gli uomini che rappresentano da soli il 38,7% del totale dei lavoratori interessati alla mobilità.
Il commento del segretario generale della Camera del Lavoro di Treviso, Giacomo Vendrame: “La situazione occupazionale dimostra la profondità della crisi e interroga sulla sostenibilità non solo economica ma anche sociale di questo lungo periodo di massiccio aumento della disoccupazione. Quello che rischiamo non è solo la distruzione del nostro tessuto produttivo, la cancellazione progressiva di quel know how e saper fare che ha permesso di realizzare il modello della pmi e creato una ricchezza diffusa nel nostro territorio. A rischio – ha detto il segretario generale - c’è anche la tenuta sociale: giovani che entrano tardi nel mercato del lavoro, con un conseguente arretramento professionale rispetto ai loro coetanei europei e con un ritardo generazionale nella composizione delle nuove famiglie, ricchi sempre più ricchi mentre aumenta la fascia debole della società, costituita da pensionati soli, migranti senza lavoro, famiglie monoreddito o con anziani in casa per incamerare anche la pensione, indispensabile, nel budget familiare. Fenomeni che, in maniera preoccupante, si sono già iniziati a registrare nel corso del 2012”.
“Il 2013, invece, deve essere un anno di svolta, di ricostruzione intelligente e lungimirante – ha aggiunto Vendrame - il momento per affrontare non solo i problemi legati alla congiuntura economica e occupazionale d’emergenza ma risolvere alla radice la questione lavoro in questo Paese. Il lavoro deve essere, infatti, la priorità politica di chi governerà, a Palazzo Chigi come a Ca’ Sugana, con una nuova politica economica strategica che rilanci produzione e vocazione dei territori. Dobbiamo invertire questo trend con il rilancio del pubblico e con politiche industriali di sviluppo volti alla creazione di buona occupazione – ha precisato Vendrame - posti di lavoro veri, con contratti solidi e con la possibilità di crescita non solo dal punto vista del reddito ma anche sociale”.Ufficio Stampa
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Rinnovata la segreteria SPI, entrano Bellotto, Berlese e Francescotto.
I rappresentanti della zona di Vittorio Veneto e Treviso Sud, Dottor e Carraro, faranno parte del comitato Direttivo.
SPI, un mese di appuntamenti e incontri con i candidati.
Paolino Barbiero: “Il Sindacato dei pensionati vuole indicare la via giusta al rinnovamento:
l’alternanza di governo. L’obiettivo è eliminare gli errori fatti dal centrodestra e da Monti per ridare voce ai cittadini e alla
fascia debole della società”
“Come Sindacato dei Pensionati, quello che chiediamo è far vincere la legalità sul malaffare e sulla corruzione, sull’evasione fiscale e sullo sfruttamento del lavoro, chiediamo buona occupazione per i nostri giovani e tutela per i tanti over 60 che a causa della crisi economica rischiano il posto e di fuoriuscire dal mercato del lavoro solo pochi anni prima del pensionamento. È indispensabile – ha aggiunto il segretario dello SPI di Treviso - che chi governerà dopo il 25 febbraio elimini gli errore fatti in vent’anni di Bossi-Berlusconi e soprattutto le negatività introdotte nel corso dell’ultima legislatura. In particolare, si dovrà subito procedere alla rivalutazione delle pensioni fino ai 5mila euro lordi mensili, che nella nostra provincia rappresentano il 92% degli assegni erogati dagli istituti previdenziali, allargare la no tax area portandola dai 7.500 euro ai 10mila euro annui, porre un tetto alle pensioni d’oro, ovvero sopra i 3mila euro, dando un segnale etico, di civiltà e solidarietà”.
“Lo SPI di Treviso – continua Barbiero - chiede a chi si candida di assicurare qualità e accessibilità della Sanità Pubblica, trovando le risorse necessarie alla diminuzione della compartecipazione alla spesa sanitaria per i redditi più bassi, attraverso i processi di aggregazione tra gli Enti territoriali: intervenendo radicalmente sulle sacche di inefficienza e sui costi della politica locale”. “Sul territorio – ha concluso Barbiero - lo SPI continuerà a lottare, anche insieme ai politici che sostengono le posizioni del Sindacato, per il risanamento del nostro tessuto produttivo e per la sostenibilità ambientale e sociale della nostra economia, per sostenere le fasce deboli della società sul fronte del contenimento delle bollette e delle tariffe”.Il Comitato Direttivo dello SPI CGIL di Treviso ha, inoltre, eletto all’unanimità la nuova segreteria provinciale.
Successivamente all’elezione di Paolino Barbiero, avvenuta lo scorso 25 settembre, a seguito della scadenza degli otto anni di mandato di Italo Improta e Carla Tonon il Direttivo ha eletto i nuovi componenti della segreteria SPI: Ottaviano Bellotto, Rosalina Berlese e Ivana Francescotto, che con Gianfranco Carniel, eletto nel 2010, formano la squadra dirigenziale. Nel Comitato Direttivo sono altresì inseriti due responsabili di zona: Loris Dottor, responsabile di zona di Vittorio Veneto, e Ennio Carraro, responsabile di zona di Treviso città e Treviso Sud, completando così il rinnovamento del gruppo esecutivo del sindacato pensionati della Marca.
Ufficio Stampa
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Intervento sui temi delle politiche sindacali generali e sulla riorganizzazione dell’attività dello SPI nel territorio provinciale.
Grande è la preoccupazione per quanto sta avvenendo a livello politico generale, con la crisi dell’Esecutivo e l'imminente campagna elettorale;
in un quadro frammentato di forze politiche, il Sindacato dei Pensionati ribadisce la necessità di far prevalere programmi di Governo
con politiche innovative, nell’ambito degli assetti istituzionali, dell’amministrazione pubblica, nonché nel sistema economico, finanziario, infrastrutturale, e nei temi che riguardano le politiche sociali e previdenziali, con un rinnovato impegno alla lotta all'evasione e all’elusione fiscale, all'economia illegale e malavitosa, alla corruzione dilagante ai vari livelli di Governo e della pubblica amministrazione, ribadendo la necessità di rivedere i costi della politica e i privilegi ad essa legati.
Per questo, durante la campagna elettorale, riteniamo utile promuovere iniziative di confronto con pensionate e pensionati allo scopo di ristabilire una democrazia capace di eleggere candidati onesti che sappiano coinvolgere i cittadini e formare un Governo che si confronti anche con le categorie economiche e sociali più rappresentative, in un processo politico di verità sullo stato del Paese, per rimettere in moto l’economia, il lavoro e la coesione sociale, con scelte di equità e sussidiarietà. In caso contrario, tutti i pesanti sacrifici fin qui sopportati solo da alcune categorie potrebbero essere vanificati accentuando la crisi e allargando ulteriormente la forbice tra le classi meno abbienti e quelle che detengono la ricchezza. Qualità e sostenibilità dovranno essere il binomio sul quale fondare un nuovo modello di sviluppo.
Pertanto, la presenza dello SPI-CGIL nell’intera provincia dovrà essere tale da garantire un adeguato ruolo di confronto politico-sindacale con gli interlocutori istituzionali anche oltre la dimensione comunale, conservando comunque la presenza organizzativa in tutte le realtà comunali. In questo contesto il Comitato Direttivo ha approvato il progetto di riorganizzazione provinciale presentato in questa occasione, infatti esso consolida il lavoro delle Leghe SPI e proietta l’attività delle stesse in un ambito territoriale omogeneo ed ottimale, per garantire un buon livello di rappresentanza della nostra Organizzazione e una più diffusa ed efficace contrattazione sociale, capace di coinvolgere anche le categorie e le associazioni che rappresentano i lavoratori dei settori che erogano servizi di interesse socialeni a ed efficace della contrattazione sociale che deve coinvolgere anche le categorie che rappresentano e più rapp.Difficili si figurano i compiti che spettano anche al nostro Sindacato nella definizione di nuove politiche, quali la domiciliarità, le residenzialità, i nuovi bisogni assistenziali e sociali presenti nei vari territori ed oggetto di negoziazione con i Comuni, le multiutility, le ULSS e con gli altri Enti pubblici, ci obbligano a qualificare il più possibile le nostre proposte politiche ed organizzative.
Inoltre, la nostra Organizzazione dovrà continuare l’azione di formazione e informazione per affrontare le nuove dinamiche relative ai trattamenti previdenziali e pensionistici ed in particolare sulle tematiche relative allo stato sociale, affermando i principi di equità e universalità dei diritti della persona a partire dal mantenimento del potere d'acquisto delle pensioni.
Paolino Barbiero, Segretario Generale SPI CGIL Treviso
Lavorare nelle cooperative di facchinaggio.
Esperienze di contrattazione nel territorio trevigiano.
Venerdì 25 gennaio 2013
dalle ore 9:00 alle 13:30
Camera di Commercio
Piazza Borsa - Treviso
“Siamo tornati ad indagare questo mondo – ha aggiunto Giacomo Vendrame, segretario generale CGIL treviso - alla luce di alcune vertenze sindacali condotte negli ultimi anni dalla Filt e dalla Cgil nel territorio trevigiano, che dimostrano come, se prevale l’intelligenza e la lungimiranza, le diverse parti interessate possono far prevalere la ‘buona’ cooperazione, quella che sa tenere insieme i diritti di chi lavora con le esigenze di funzionalità delle imprese”.
Nel corso del convegno verranno presentati i materiali della ricerca: alcuni testi che raccontano le vertenze e un video che dà volto e voce a chi vi opera e permette uno sguardo in presa diretta con questa realtà. All’appuntamento sono invitati lavoratori, sindacalisti, imprenditori, cooperazione, operatori del settore, istituzioni preposte alla vigilanza e al controllo.Programma:
9.00 Accoglienza e saluti
- Vittorio Bertocco Filt Treviso
- Alfiero Boschiero Ires Veneto
9.30 Presentazione della ricerca (video e casi aziendali)
- Gigi Perissinotto e Alberto Scapin, Maela Guidolin, Diego Brunello, Simone Criveller
Interventi
- Rosanna Giarretta Osservatorio provinciale sul lavoro in cooperativa
- Gianpietro Breda Unindustria Treviso
- Andrea Gioeni Confcooperative Veneto
- Paolo Pistolato Filt Treviso
- Giacomo Vendrame Cgil Treviso
Conclusione
- Ilario Simonaggio Filt Veneto
Data l’importanza dell’oggetto, la presenza della Vostra Testata sarà particolarmente gradita.
Ufficio stampa.
Per ulteriori informazioni: Hobocommunication Tel 0422 582791
La scrivente Organizzazione Sindacale FLC/CGIL della provincia di Treviso comunica al AL DIRIGENTE UST,
AI DIRIGENTI SCOLASTICI, ALLE OO.SS. Scuola che vengono convocate,
ai sensi dell'art. 8 CCNL, assemblee in orario di servizio del personale Docente e A.T.A. degli Ist.Comprensivi e Istituti di 2° grado nei giorni,
nell'orario, nelle sedi e sull'ordine del giorno di seguito indicati.
Esse riguarderanno le ipotesi di accordo separato sui gradoni, consultazione certificata dei lavoratori,
e il punto sulla mobilitazione e la situazione interna nelle scuole trevigiane.
CAMERA DEL LAVORO DI TREVISO, Via Dandolo 4 - tel. 0422 4091 fax 0422 403731 | Risali la pagina |