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Archivio dei comunicati stampa della Segreteria e della Categorie.
Lo SPI CGIL di Treviso prende in esame i bilanci di Villorba, Povegliano e Ponzano.
Macrocomune, Barbiero: “Irripetibile opportunità di crescita”.
Il segretario generale: “Risorse aggiuntive, migliore efficienza gestionale,
riduzione dei costi della politica che porteranno ad una maggiore omogeneità e equità del prelievo fiscale:
esenzione fino ai 15mila euro di imponibile annuo e progressività dell’addizionale comunale”.
Sono 574.920 euro i trasferimenti statali che complessivamente sono arrivati nelle casse di Villorba (299.135 euro), Ponzano (184.336 euro) e Povegliano (91.449 euro) nel 2011. Partita che negli anni a seguire ha indubbiamente subito una contrazione per effetto delle manovre di rigore attuate dagli ultimi Governi. Un importo che, a fusione avvenuta, potrebbe aumentare, grazie all’incentivo previsto, a 769mila euro all’anno per 10 anni, oltre alla possibilità di sforare il Patto di Stabilità per tre anni consecutivi. Un flusso di risorse per ricominciare a investire sulla spesa in conto capitale drasticamente crollata dal 2006 al 2011 del 83,34% per Villorba, dell’85,87% per Povegliano e del 63,09% per Ponzano, per una perdita complessiva di interventi infrastrutturali sul territorio pari a 2.627.743 euro, determinando negative ricadute occupazionali e il proliferare di situazioni di crisi per diverse imprese del territorio.
Oltre a cogliere questa opportunità ed intercettare i fondi messi a disposizioni per i Comuni che si uniscono, la realizzazione di una sola amministrazione per i 36mila abitanti del territorio andrebbe a risolvere ridondanze burocratiche e inefficienze organizzative. Inoltre, la semplificazione degli organi istituzionali, per i quali sono stati spesi complessivamente 395.883 euro nel 2011, con la costituzione di un solo consiglio comunale e di una sola giunta potrebbe ridurre indicativamente ad un terzo tale importo. Poi, con una buona riorganizzazione interna ci sarebbero meno dirigenti, si potrebbe far meno ricorso a consulenze, e i complessivi 5.603.014 euro per il personale sarebbero meglio spesi, potendo contare su percorsi di specializzazione e formazione mirati a realizzare maggiori e migliori servizi rivolti ai cittadini e al territorio con un riequilibrio di quella che è l’attività di back-office e front-office.“Risorse aggiuntive, miglior efficienza gestionale, riduzione dei costi della politica basterebbero da sole a motivare il percorso che le amministrazioni di Villorba e Povegliano hanno deciso di intraprendere e che vediamo favorevolmente.
La partita è importante – ha sottolineato Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso – non solo si libereranno risorse da destinare ai servizi e agli investimenti sul territorio a sostegno dell’economia locale (sistema socio sanitario, scolastico, trasporto pubblico locale, infrastrutture pubbliche e nei servizi alla persona), sarà, inoltre, possibile intervenire in aiuto delle fasce più deboli della società alleggerendo la pressione fiscale. Nello specifico, quello che auspichiamo come Sindacato dei pensionati, è l’applicazione dell’esenzione totale dell’addizionale Irpef per la fascia con reddito annuo inferiore ai 15 mila euro lordi - conclude Barbiero - e poi aliquote progressive, a partire dallo 0,20 per mille dai 15 mila euro in su, fino ad applicare l’80 (quota massima) solo ai redditi oltre i 75 mila euro: pagherebbero meno migliaia di contribuenti senza che ciò intacchi in alcun modo le casse comunali”.
Ufficio Stampa
Precisazione in merito a maternità e permessi nelleIPAB trevigiane.
“L’omogeneizzazione dei trattamenti, anche alla luce dell’accorpamento di INPS e INPDAP,
andrebbe fatta e non siamo assolutamente contrari, anzi, ad ipotesi di questa natura”.
Lo ha
detto Ivan Bernini, segretario generale della Funzione Pubblica CGIL di Treviso, precisando le
proprie posizioni in merito ai costi sostenuti dalle IPAB della Marca per maternità e permessi.
“Nel considerare l’onere determinato sui bilanci dal pagamento diretto, i presidenti delle IPAB dovrebbero anche definire il saldo complessivo che si definirebbe nel caso in cui cominciassero a versare i contributi, elemento questo sul quale vi sono state resistenze in passato. – Ha aggiunto Bernini – da parte dei presidenti è necessaria, oggi più che mai, una riflessione in merito all’opportunità di aggregare soggetti, competenze, esperienze e professionalità, con l’obiettivo di una maggior integrazione nella rete pubblica dei servizi socio-sanitari, anche definendo specializzazioni in ragione di quanto previsto nel nuovo Piano Socio Sanitario Regionale”.
“Molti presidenti e soggetti politici regionali, invece, tendono a spingere alla trasformazione delle IPAB da soggetto pubblico a soggetto privato. Ecco – ha concluso Bernini - ci pare che la privatizzazione, anche alla luce di fatti recenti, non sia propriamente la risposta corretta ai crescenti bisogni di assistenza della popolazione”.Il Segretario Generale FP CGIL
Ivan Bernini
Il grido di allarme della CGIL di Treviso: la politica intervenga definendo strategie a livello territoriale.
Legno, la crisi ha spazzato via oltre 10mila posti di lavoro.
L’appello di Vendrame a Zaia e ai parlamentari veneti: “Intervenendo sui casi aziendali Faram ed Europeo si apra subito un tavolo di settore”.
In provincia di Treviso sono 3.528 i lavoratori della media e grande impresa del legno collocati in mobilità dall’inizio della crisi ad oggi (dato aggiornato a settembre 2013).
“L’inerzia della politica di fronte ai danni e agli effetti della crisi economica e occupazionale nel nostro territorio e in generale nel nord est non è più tollerabile – tuona Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso – l’emergenza alla Faram di Spresiano e Giavera del Montello e alla Europeo di Cessalto rappresentano solo gli ultimi indicatori della drammatica situazione”.
“Bisogna fare presto e aiutare il settore accompagnandolo nella profonda trasformazione che sta vivendo – continua Vendrame – sostenendo le poche aziende in espansione, in modo che siano in grado di riassorbire i posti di lavoro persi, e quelle che, ancora sane, lavorano ma che vivono una forte crisi di liquidità e di accesso al credito.
Per farlo bisogna mettere a punto un chiaro indirizzo di politica industriale che ridisegni il futuro del settore, e questo è l’appello che il Sindacato che rappresento lancio al governato e al Consiglio regionale del Veneto e ai parlamentari eletto nel nostro territorio.
Dall’occorrenza di intervenire urgentemente per le crisi di Faram e di Europeo, si apra subito, fosse anche a livello interregionale, quel tavolo di confronto che le parti sociali chiedono da tempo dove si definiscano le strategie a livello generale e territoriale, un vero progetto di settore che parta dall’affrontare la fase attuale e guardi al futuro del tessuto produttivo trevigiano, veneto e del nord est.
La politica e in primis gli eletti dai cittadini – ha concluso Vendrame - hanno il dovere di non abbandonare le decine di migliaia di lavoratori che rappresentano ancora una preziosissima fetta di competenze per la nostra economia”.
Ufficio stampa
Rilevazione dei lavoratori collocati in mobilità anni 2008-2012.
Analisi delle dinamiche e degli effetti della crisi occupazionale settore per settore e per territorio.
“Ci serve un’analisi sempre più specifica per capire a che punto siamo di questa crisi che sembra sempre più cronica.
Questo al fine di identificare le criticità e le aree di maggiore deindustrializzazione e formulare proposte e soluzioni”.
“Cede il territorio per come l’abbiamo conosciuto negli ultimi trent’anni – ha commentato il segretario della CGIL di Treviso – ma questa preoccupazione non la riscontriamo nelle istituzioni.
Quelle che erano importanti zone industriale dei piccoli comuni della Marca si stanno svuotando, un impoverimento progressivo del territorio sia in termini di qualifica delle aree sia di professionalità diffusa. Con una media per azienda di 14,8 posti di lavoro persi attraverso licenziamenti collettivi nella media e grande impresa trevigiana sono stati 11.192 i lavoratori interessati dalla mobilità (Legge 223/91) dal 2008 al 2012, a questi si aggiungono altri 531 lavoratori nel 2013, con una media per azienda di 16 licenziamenti”.
“A questo fine – ha continuato Vendrame - servono un nuovo ciclo di investimenti mirati, rinnovare la capacità delle imprese di fare rete e superare il nanismo attuale per diventare più competitive sui mercati globali, rilanciare i consumi interni alleggerendo la fiscalità sul lavoro, recuperare risorse grazie alla lotta all’evasione fiscale, cambiare l’atteggiamento del sistema bancario per permettere l’accesso al credito dei soggetti sani e meritevoli anche in termini di progettualità e prospettiva. Affrontare tale complessità – ha concluso Vendrame - vuol dire aprire subito un tavolo di confronto a tutti i livelli necessari, tra istituzioni, parti sociali, associazioni di categoria e imprenditoriali, istituti di credito e, insieme, con la concretezza delle risposte all’attuale fase di crisi, ricreare un clima di fiducia, che è la risorsa oggi più scarsa”.
Ufficio stampa
Giovedì 10 ottobre 2013 si è tenuta la riunione della Consulta per l’Immigrazione con una buona partecipazione,
erano presenti tutte le categorie presenti oltre a Inca, Auser e Sunia.
Sono stati trattati approfonditamente tre argomenti: la recente tragedia di Lampedusa e l’emergenza profughi; nuovi strumenti di partecipazione democratica degli immigrati
nelle città a partire dal Comune di Treviso; il percorso congressuale della Cgil ed il ruolo dei lavoratori immigrati.
Per leggere il testo completo seguire questo link.
Mercoledì 16 ottobre 2013 si svolgerà di fronte alla Prefettura di Venezia il presidio dei lavoratori
Nes, Maggiore: bene la richiesta di Cig straordianaria.
L’obiettivo della FILCAMS CGIL è ora quello di trovare nuovi soluzioni occupazionali per i 400 dipendenti della Società,
salvaguardando professionalità e reddito.
La progressiva perdita degli appalti a maggio e giugno scorsi e quelli persi solo nelle ultime settimane giustificano la richiesta di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale.
“Si configura una soluzione intelligente – ha commentato Danilo Maggiore della FILCAMS CGIL di Treviso, all’uscita dell’incontro tra rappresentanti sindacali, della proprietà e del Ministero per lo sviluppo economico – l’obiettivo di preservare la continuità retributiva dei lavoratori è stato raggiunto. Per trovare le soluzioni più opportune e scongiurare la perdita di posti di lavoro abbiamo adesso un anno di tempo, ovvero lo scadere della cigs. Ci auguriamo di trovare massima disponibilità al dialogo da parte del prefetto di Venezia, che incontreremo nella giornata di mercoledì prossimo 16 ottobre a seguito del presidio unitario organizzato dai Sindacati”.
Ufficio stampa
Venerdì 18 ottobre dalle ore 10:00 si svolgerà di fronte alla prefettura di Treviso il presidio dei lavoratori Nes.
Maggiore: “Serve una regia regionale delle prefetture”.
Soddisfazione da parte della FILCAMS CGIL per l’incontro col prefetto di Venezia: “Dobbiamo vagliare tutte le soluzioni per garantire i livelli occupazionali, salvaguardando professionalità e reddito dei lavoratori che confluiranno in altri istituti di vigilanza.
Percorrere tutte le strade possibili per garantire ai lavoratori continuità occupazionale e di reddito”.
“Anche la stessa licenza del servizio di vigilanza è legata al mantenimento del rapporto economico tra la società e i dipendenti – ha spiegato Danilo Maggiore della FILCAMS CGIL di Treviso – per questo il prefetto di Venezia farà le dovute valutazioni rispetto al piano organizzativo che sarà avanzato domani dalla proprietà. Alle Istituzioni chiediamo l’immediata apertura di un tavolo regionale, a regia della prefettura di Venezia, attraverso il quale si possano riorganizzare i livelli occupazionali facendo confluire i lavoratori negli altri istituti di vigilanza del territorio. Non possiamo permettere che questi lavoratori diventino merce a basso costo – ha ribadito Maggiore – bisogna tutelare la loro professionalità e il loro reddito, trovando nuovi e dignitosi impieghi, valorizzando al meglio l’esperienza acquisita negli anni, e non perdendo un solo posto di lavoro”.
“Questo settore – ha aggiunto Maggiore – è in attivo: lavoro ce n’è per tutti.Ufficio stampa
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1. Apertura trattative per il rinnovo del CCNL
2. Scatti di anzianità e progressione di carriera
3. Riforma pensioni: specificità del comparto scuola
4. Organici, precariato, reclutamento.
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Cittadinanza ai bambini figli di stranieri nati qui: la Giunta vada avanti.
La proposta della Giunta Manildo di concedere la cittadinanza ai bambini nati qui al compimento dei sei anni è una conquista di civiltà,
anche se si tratta di un escamotage “onorario” in attesa di una legislazione nazionale.
E vorremmo ricordare ai leghisti, che si stracciano le vesti ed annunciano barricate,
che la proposta dell’assessore Cabino altro non è che la proposta che fece Zaia meno di un mese fa.
Chiediamo alla Giunta Manildo quindi di andare avanti con coraggio e tranquillità su questa strada ed, anzi, ci faremo promotori nei prossimi giorni di una iniziativa assieme alle associazioni degli immigrati per coinvolgere questi nostri nuovi cittadini anche nella amministrazione della città sperimentando formule di partecipazione democratica come già avviene in molte città.
Nicola Atalmi
Segreteria provinciale Cgil Treviso – Dipartimento Immigrazione
FP CGIL: In Parlamento si facciano scelte coraggiose.
Legge di stabilità, Bernini: “Politica al ribasso, servizi a rischio”.
Il segretario generale: “Dopo anni di blocco delle assunzioni e dei rinnovi contrattuali, si colpiscono ancora i
dipendenti pubblici preservando l’inefficiente alta burocrazia e gli sprechi legati alla cattiva politica”.
In altre parole il Governo, che dovrebbe dare priorità alle politiche occupazionali, anziché
favorire l’occupazione, licenzia e impoverisce coloro che ancora un lavoro ce l’hanno.
Non è un
caso che nella soglia di povertà vi siano lavoratori dipendenti, ormai più che frequentemente
unici portatori di reddito per l’intero nucleo familiare.
Indirettamente con questa legge si riducono ulteriormente i servizi pubblici che in questa fase
dovrebbero far fronte anche ai bisogni emergenti determinati dalla crisi, in particolare sul
versante delle autonomie locali, del sociale, della sanità e dei servizi all’infanzia.
Il Parlamento questa cattiva legge la deve modificare.
Si agisca con coraggio riprendendosi in
mano ruolo e scelte politiche senza lasciarle ad altri. Diversamente non ci potrà che essere una
forte reazione democratica delle parti sociali proporzionale all’iniquità in atto.
Ivan Bernini
Segretario provinciale FP CGIL
Sindacati in attesa delle decisioni della Società, probabile amministrazione straordinaria.
Nes, Maggiore: firmata l’apertura della Cig straordinaria.
L’obiettivo della FILCAMS CGIL è ora quello di trovare nuovi soluzioni occupazionali per i dipendenti, salvaguardando professionalità e reddito.
Ha spiegato Maggiore: “All’apertura della cassa integrazione straordinaria sono interessati 566 lavoratori della Nes, tra personale del trasporto, della vigilanza e della contazione. Per altri 101 dipendenti delle sedi di Padova e Vicenza era già stata avviata lo scorso luglio la procedura di cassa integrazione. I primi ad usufruire dell’ammortizzatore sociale saranno gli addetti del trasporto e della contazione”.
“Raggiunto l’obiettivo di preservare la continuità retributiva dei lavoratori abbiamo adesso un anno, ovvero lo scadere della Cigs.Ufficio Stampa
Le politiche di SALUTE nel Veneto
La programmazione regionale 2012/2016
Giovedì 24 ottobre 2013
ore 9.00/13.00
TREVISO - Auditorium CGIL Via Dandolo 8
Per leggere il programma del seminario seguire questo link.
Finalmente, voi! CGIL risponde.
Dal 24 ottobre 2013 a giugno 2014, ogni giovedì alle 13:15
su Rete Veneta
Questo giovedì, 24 ottobre, alle ore 13:15, e per altri tre giovedì, 31 ottobre, 14 e 21 novembre, esperti della CGIL risponderanno in diretta
su Rete Veneta alle domande che i trevigiani vorranno avanzare sui temi del mondo del lavoro, della fiscalità, delle pensioni e molto altro.
Il numero per chiamare in diretta è 0422.427907.
In allegato la locandina promozionale della CGIL.
Dato lo scopo,
chiediamo alla Vostra Testata di dare gentile comunicazione
Ufficio Stampa
Sindacati in attesa che la prefettura convochi un tavolo con le altre società di vigilanza del territorio.
Casonato commissario Nes, Maggiore: subito un incontro.
L’obiettivo della FILCAMS CGIL è ora quello di vagliare insieme al commissario tutte
le soluzioni possibili a tutela dei dipendenti, salvaguardando professionalità e reddito.
Lo ha detto Danilo Maggiore della FILCAMS CGIL esprimendo la soddisfazione del sindacato relativamente all’incarico di commissario affidato a Sante Casonato.
“Confidiamo nella ratifica dell’incarico da parte del tribunale di Treviso e nella tempestività di fissare un incontro col nuovo commissario – ha continuato Maggiore – i tempi stringono ed è indispensabile elaborare quanto prima un piano di rilancio dell’azienda o, in alternativa, i termini per l’acquisizione dell’attività da parte di altri soggetti del settore. E proprio alle altre società di vigilanza del territorio, in capo alle quali in questi giorni sono stati trasferiti gli appalti un tempo in mano alla Nes, la prefettura di Treviso dovrebbe a breve convocare un tavolo per definire eventuali trasferimenti ed assorbimenti del personale”.
Ufficio Stampa
Intervista rilasciata ai microfoni di Radio Veneto Uno il 22 ottobre 2013
"PER USCIRE DALLA CRISI, SERVONO PROGRAMMI DI LUNGO PERIODO"
Il bilancio di Vendrame ad un anno dall'elezione a segretario Cgil.
A 32 anni, senza il classico curriculum sindacale in fabbrica o nel pubblico impiego alle spalle,
l'elezione di Giacomo Vendrame alla guida della Cgil provinciale è stata una piccola rivoluzione.
Ora ad un anno giusto da quella nomina, per il segretario generale è tempo di un primo bilancio.
Per ascoltare l’intervista seguire questo link.
SIPA, Precisazioni della FIOM trevigiana.
“La Segreteria Provinciale FIOM CGIL di Treviso, in relazione alla situazione determinatasi presso la SIPA di Vittorio Veneto, precisa che il
Comitato direttivo Provinciale della FIOM CGIL Trevigiana non si è occupato di questioni che riguardano singole Aziende o Singoli lavoratori, ma si è bensì pronunciato con un ordine del giorno sui delicatissimi temi che riguardano la tutela della salute e della
sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro ed in particolar modo nei casi in cui siano convolti lavoratori con ridotte abilità lavorative”.
“La FIOM di Treviso – ha concluso Baggioli - è e rimane impegnata insieme a tutta la CGIL e alle altre organizzazioni sindacali, a battersi per la tutela della salute e dei diritti dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro, SIPA di Vittorio Veneto compresa”.
Ufficio Stampa
Lo Spi Cgil di Treviso rileva il forte disagio e disorientamento della popolazione anziana.
Ordinanza antismog, Barbiero: “Meglio le targhe alterne”.
Il segretario generale: “La repentinità dell’intervento e la scarsa informazione stanno bloccando a casa i pensionati,
che spesso sono soli, o in coppia, con veicoli datati e senza la possibilità economica di acquistare su due piedi una nuova vettura.
Per affrontare il problema dell’inquinamento ci vuole maggiore programmazione e il coinvolgimento degli attori del territorio.
Chiederemo all’Amministrazione un incontro".
“Trevigiani bloccati in casa, questo è l’effetto che l’ordinanza del Comune ha sortito su buona parte della popolazione anziana – ha spiegato il segretario del sindacato dei pensionati della CGIL di Treviso che punta il dito contro l’insufficiente informazione – i nostri centralini squillano in continuazione per avere qualche delucidazione in merito al blocco del traffico, ma anche noi manchiamo degli strumenti per fornire tutte le indicazioni necessarie ad attenuare i disagi emersi solo nelle prime 24 ore d’attuazione del piano antismog”.
“Non possiamo trascurare nè l’impatto pratico ne quello psicologico di tale provvedimento sugli anziani – ha aggiunto Barbiero – spesso singoli o coppie, con veicoli datati e con redditi non sufficienti per cambiare la propria auto. A mio giudizio anche l’introduzione di elementi di flessibilità, quali le deroghe, rischiano di complicare ancor più la già difficile situazione generando confusione e disorientamento, non solo tra i residenti di Treviso ma anche tra chi viene da fuori città. Considerati gli intenti positivi dell’Amministrazione sul fronte ambientale, non chiediamo di fare marcia indietro ma di applicare misure più eque, come le targhe alterne, che non colpiscano solo la fascia più debole della società. Serve una pianificazione complessiva dell’azione e delle infrastrutture necessarie, partendo dalla qualificazione e ampliamento dei parcheggi scambiatori lungo la cinta urbana che colleghino la prima periferia e il centro storico con bus navetta”.“Treviso deve sicuramente scoprirsi più ambientalista e capace di affrontare il problema inquinamento in tutti i suoi aspetti – ha concluso Barbiero – ma questo lo si può fare solo creando un programma di interventi condivisi e promuovendo buone pratiche alla cittadinanza. Per questo chiediamo all’Amministrazione di mantenere le promesse fatte e coinvolgere categorie economiche e sindacati proprio al fine di incidere maggiormente e responsabilmente sulla qualità della vita dei trevigiani”.
Ufficio Stampa
La FILLEA CGIL chiede di fare chiarezza sull’operazione.
Europeo, domani picchetto dei lavoratori alla Martex.
Dalla Pozza: “Non abbiamo ottenuto risposte sufficienti e minimamente rassicuranti dall’incontro
della scorsa settimana con i rappresentanti della società”.
“L’iniziativa – spiega Dalla Pozza - richiama l’attenzione sul passaggio di rami d’azienda dalla Europeo alla Martex di Pordenone senza un corrispettivo assorbimento di lavoratori tra le due ditte che, oltretutto, fanno capo alla medesima famiglia Petrovich”.
“Sono totalmente insufficienti le risposte che i rappresentanti aziendali hanno voluto fornirci nel corso dell’incontro – ha dichiarato Dalla Pozza – avemmo, invece, voluto avere chiarimenti in merito ai termini dell’operazione. L’investimento fatto da Martex, infatti, che vede l’assorbimento di clienti e fornitori conta risorse economiche prima d’ora non disponibili per il salvataggio della produzione manifatturiera di Europeo”.
Sindacati chiedono chiarimenti sulla situazione reale della Compiano Vigilanza.
Nes, Maggiore: giovedì 31 l’incontro con Casonato.
La FILCAMS CGIL pronta ad avviare un dialogo costruttivo col nuovo commissario ministeriale
al fine di salvare l’azienda e conservare il maggior numero di posti di lavoro.
“Soddisfatti della tempestività dell’incontro, in quella sede esporremo al commissario le preoccupazioni, le criticità e le necessità che vivono oggi i lavoratori della Nes – ha detto Maggiore - e ci metteremo a disposizione per intraprendere, insieme, un percorso condiviso che porti al salvataggio dell’azienda, al mantenimento dei livelli occupazionali e all’eventuale assorbimento dei lavoratori in altre realtà locali del settore”.
“Allo stesso tempo – ha concluso Maggiore – abbiamo inoltrato l’ennesima richiesta di confronto alla famiglia Compiano, ad oggi latitante da ogni forma di contatto con i dipendenti anche dell’azienda storica del gruppo, la Compiano Vigilanza”. Il Sindacato vuole chiarimenti in merito alla situazione della società, in caso contrario minaccia di richiedere l’intervento del Prefetto di Treviso”.Ufficio Stampa
Il Sindacato punta il dito contro la Regione assente nella gestione della crisi strutturale.
Electrolux, Vendrame: “Rischio che diventi un’altro caso di un suicidio di massa del nostro sistema economico e produttivo”.
Il segretario generale: “Servono strategie anticicliche che rivedano i modelli economici complessivi
a livello di area vasta. La Regione Veneto, coinvolgendo il Governo e tutti gli attori locali,
deve fare da regia a nuove politiche industriali territoriali”.
“In questi anni come sindacato non siamo ancora riusciti a far comprendere a tutto il sistema locale, in particolare alle istituzioni, che questa crisi necessità di politiche straordinarie: una diversa concezione dell'intervento pubblico, un nuovo modo di fare impresa, una maggiore programmazione di medio lungo periodo – ha dichiarato il segretario generale delle CGIL di Treviso - a questa stagnazione, infatti, non si esce con l'ordinario, con azioni spot, ma solo predisponendo da subito un percorso per ricostruire il sistema produttivo del nostro territorio”.
“Dobbiamo interrogarci a livello politico ed economico di area vasta e attuare immediatamente strategie anticicliche, che combattano il devastante svuotamento delle nostre aree produttive, artigiane e industriali.Ufficio Stampa
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