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Comunicati Stampa

OTTOBRE 2013

Archivio dei comunicati stampa della Segreteria e della Categorie.

COMUNICATO STAMPA  03_10_2013

Paolino Barbiero

Lo SPI CGIL di Treviso prende in esame i bilanci di Villorba, Povegliano e Ponzano.
Macrocomune, Barbiero: “Irripetibile opportunità di crescita”
.
Il segretario generale: “Risorse aggiuntive, migliore efficienza gestionale, riduzione dei costi della politica che porteranno ad una maggiore omogeneità e equità del prelievo fiscale: esenzione fino ai 15mila euro di imponibile annuo e progressività dell’addizionale comunale”.

Dopo la lettera del segretario generale della CGIL di Treviso indirizzata al Sindaco Granello e ai consiglieri di Ponzano, nonché l’intervento di Mario Pozza e dell’ex Sindaco di Villorba, anche lo SPI CGIL provinciale interviene in merito alla fusione di Villorba, Povegliano e Ponzano. E lo fa analizzando i bilanci del 2011 delle tre amministrazioni comunali.

Sono 574.920 euro i trasferimenti statali che complessivamente sono arrivati nelle casse di Villorba (299.135 euro), Ponzano (184.336 euro) e Povegliano (91.449 euro) nel 2011. Partita che negli anni a seguire ha indubbiamente subito una contrazione per effetto delle manovre di rigore attuate dagli ultimi Governi. Un importo che, a fusione avvenuta, potrebbe aumentare, grazie all’incentivo previsto, a 769mila euro all’anno per 10 anni, oltre alla possibilità di sforare il Patto di Stabilità per tre anni consecutivi. Un flusso di risorse per ricominciare a investire sulla spesa in conto capitale drasticamente crollata dal 2006 al 2011 del 83,34% per Villorba, dell’85,87% per Povegliano e del 63,09% per Ponzano, per una perdita complessiva di interventi infrastrutturali sul territorio pari a 2.627.743 euro, determinando negative ricadute occupazionali e il proliferare di situazioni di crisi per diverse imprese del territorio.

Oltre a cogliere questa opportunità ed intercettare i fondi messi a disposizioni per i Comuni che si uniscono, la realizzazione di una sola amministrazione per i 36mila abitanti del territorio andrebbe a risolvere ridondanze burocratiche e inefficienze organizzative. Inoltre, la semplificazione degli organi istituzionali, per i quali sono stati spesi complessivamente 395.883 euro nel 2011, con la costituzione di un solo consiglio comunale e di una sola giunta potrebbe ridurre indicativamente ad un terzo tale importo. Poi, con una buona riorganizzazione interna ci sarebbero meno dirigenti, si potrebbe far meno ricorso a consulenze, e i complessivi 5.603.014 euro per il personale sarebbero meglio spesi, potendo contare su percorsi di specializzazione e formazione mirati a realizzare maggiori e migliori servizi rivolti ai cittadini e al territorio con un riequilibrio di quella che è l’attività di back-office e front-office.

Risorse aggiuntive, miglior efficienza gestionale, riduzione dei costi della politica basterebbero da sole a motivare il percorso che le amministrazioni di Villorba e Povegliano hanno deciso di intraprendere e che vediamo favorevolmente.
La partita è importante – ha sottolineato Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso – non solo si libereranno risorse da destinare ai servizi e agli investimenti sul territorio a sostegno dell’economia locale (sistema socio sanitario, scolastico, trasporto pubblico locale, infrastrutture pubbliche e nei servizi alla persona), sarà, inoltre, possibile intervenire in aiuto delle fasce più deboli della società alleggerendo la pressione fiscale. Nello specifico, quello che auspichiamo come Sindacato dei pensionati, è l’applicazione dell’esenzione totale dell’addizionale Irpef per la fascia con reddito annuo inferiore ai 15 mila euro lordi - conclude Barbiero - e poi aliquote progressive, a partire dallo 0,20 per mille dai 15 mila euro in su, fino ad applicare l’80 (quota massima) solo ai redditi oltre i 75 mila euro: pagherebbero meno migliaia di contribuenti senza che ciò intacchi in alcun modo le casse comunali”.

“Se questi percorsi non dovessero essere compresi e non trovassero una direzione politica da parte delle forze politiche locali la Cgil e il Sindacato dei Pensionati, che rappresentano il 27% della popolazione e quasi il 40% degli elettori del territorio continuerà a lavorare nelle comunità – ha concluso Barbiero - al fine di convincere i cittadini che le riforme si possono fare partendo dal basso e riattivando una partecipazione che riesca a far proprio l’interesse generale”.

Ufficio Stampa

COMUNICATO FP - FUNZIONE PUBBLICA  04_10_2013

Funzione Pubblica

Precisazione in merito a maternità e permessi nelleIPAB trevigiane.
“L’omogeneizzazione dei trattamenti, anche alla luce dell’accorpamento di INPS e INPDAP, andrebbe fatta e non siamo assolutamente contrari, anzi, ad ipotesi di questa natura”.
Lo ha detto Ivan Bernini, segretario generale della Funzione Pubblica CGIL di Treviso, precisando le proprie posizioni in merito ai costi sostenuti dalle IPAB della Marca per maternità e permessi.

Servirebbe, infatti, una norma nazionale che omogeneizzasse i trattamenti, ma su questo aspetto proprio gli Enti Pubblici, nel passato, si erano detti contrari.
Oggi, invece, molti soggetti stanno cambiato parere. In ragione di quanto affermato dal presidente delle Opere Pie d’Onigo – sottolinea Bernini - la Regione, almeno fino alla gestione dell’Assessorato alle Politiche Sociali Valdengamberi, trasferiva una quota, oltre a quellasanitaria, alle IPAB, proprio per far fronte ai pagamenti di maternità e malattie e non determinare sofferenze di bilancio o interventi sulle rette. Quota allora riconosciuta proprio per l’alta incidenza di giovani donne nel totale del personale e non più stanziata dall’attuale Assessore”.

Nel considerare l’onere determinato sui bilanci dal pagamento diretto, i presidenti delle IPAB dovrebbero anche definire il saldo complessivo che si definirebbe nel caso in cui cominciassero a versare i contributi, elemento questo sul quale vi sono state resistenze in passato. – Ha aggiunto Bernini – da parte dei presidenti è necessaria, oggi più che mai, una riflessione in merito all’opportunità di aggregare soggetti, competenze, esperienze e professionalità, con l’obiettivo di una maggior integrazione nella rete pubblica dei servizi socio-sanitari, anche definendo specializzazioni in ragione di quanto previsto nel nuovo Piano Socio Sanitario Regionale”.

“Molti presidenti e soggetti politici regionali, invece, tendono a spingere alla trasformazione delle IPAB da soggetto pubblico a soggetto privato. Ecco – ha concluso Bernini - ci pare che la privatizzazione, anche alla luce di fatti recenti, non sia propriamente la risposta corretta ai crescenti bisogni di assistenza della popolazione”.

Il Segretario Generale FP CGIL
Ivan Bernini

COMUNICATO STAMPA  04_10_2013

Giacomo Vendrame

Il grido di allarme della CGIL di Treviso: la politica intervenga definendo strategie a livello territoriale.
Legno, la crisi ha spazzato via oltre 10mila posti di lavoro.

L’appello di Vendrame a Zaia e ai parlamentari veneti: “Intervenendo sui casi aziendali Faram ed Europeo si apra subito un tavolo di settore”.
In provincia di Treviso sono 3.528 i lavoratori della media e grande impresa del legno collocati in mobilità dall’inizio della crisi ad oggi (dato aggiornato a settembre 2013).

Una platea di lavoratori licenziati di per sé già considerevole se non fosse che le stime ci consegnano un quadro ancor più drammatico: ad ogni fuoriuscita dalla grande impresa corrispondono in media due posti di lavoro persi nella pmi. Dunque una quantità enorme di licenziamenti, oltre i 10mila, per quello che prima del 2008 era considerato un comparto trainante del tessuto produttivo della Marca e che oggi pezzo dopo pezzo rischia di scomparire lasciando non solo un incolmabile vuoto occupazionale ma anche una grave perdita di competenze, che traduciamo col termine deindustrializzazione.
Questo è il triste quadro che emerge dall’analisi degli anni di crisi 2008-2012, Comune per Comune e settore per settore, elaborata dal Centro Studi della CGIL di Treviso e che verrà consegnata lunedì prossimo 7 ottobre alla stampa.

L’inerzia della politica di fronte ai danni e agli effetti della crisi economica e occupazionale nel nostro territorio e in generale nel nord est non è più tollerabiletuona Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso – l’emergenza alla Faram di Spresiano e Giavera del Montello e alla Europeo di Cessalto rappresentano solo gli ultimi indicatori della drammatica situazione”.
“Bisogna fare presto e aiutare il settore accompagnandolo nella profonda trasformazione che sta vivendo – continua Vendrame – sostenendo le poche aziende in espansione, in modo che siano in grado di riassorbire i posti di lavoro persi, e quelle che, ancora sane, lavorano ma che vivono una forte crisi di liquidità e di accesso al credito.
Per farlo bisogna mettere a punto un chiaro indirizzo di politica industriale che ridisegni il futuro del settore, e questo è l’appello che il Sindacato che rappresento lancio al governato e al Consiglio regionale del Veneto e ai parlamentari eletto nel nostro territorio.

Dall’occorrenza di intervenire urgentemente per le crisi di Faram e di Europeo, si apra subito, fosse anche a livello interregionale, quel tavolo di confronto che le parti sociali chiedono da tempo dove si definiscano le strategie a livello generale e territoriale, un vero progetto di settore che parta dall’affrontare la fase attuale e guardi al futuro del tessuto produttivo trevigiano, veneto e del nord est.
La politica e in primis gli eletti dai cittadini – ha concluso Vendrame - hanno il dovere di non abbandonare le decine di migliaia di lavoratori che rappresentano ancora una preziosissima fetta di competenze per la nostra economia”.

Ufficio stampa

NOTA STAMPA  08_10_2013

Mobilità

Rilevazione dei lavoratori collocati in mobilità anni 2008-2012.
Analisi delle dinamiche e degli effetti della crisi occupazionale settore per settore e per territorio.

“Ci serve un’analisi sempre più specifica per capire a che punto siamo di questa crisi che sembra sempre più cronica.
Questo al fine di identificare le criticità e le aree di maggiore deindustrializzazione e formulare proposte e soluzioni”.

Lo ha detto oggi Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, ribadendo la posizione del Sindacato in merito alla necessità di adottare urgentemente nuove strategie e misura anticicliche a sostegno dell’occupazione.
L’elaborazione dal Centro Studi della CGIL di Treviso ha preso in esame gli anni di crisi 2008-2012, comune per comune e settore per settore relativamente al numero di fuoriuscite dalla media e grande impresa trevigiana. Inoltre, è stato aggiornato il dato relativo alla mobilità per l’anno in corso.

Cede il territorio per come l’abbiamo conosciuto negli ultimi trent’anni – ha commentato il segretario della CGIL di Treviso – ma questa preoccupazione non la riscontriamo nelle istituzioni.
Quelle che erano importanti zone industriale dei piccoli comuni della Marca si stanno svuotando, un impoverimento progressivo del territorio sia in termini di qualifica delle aree sia di professionalità diffusa. Con una media per azienda di 14,8 posti di lavoro persi attraverso licenziamenti collettivi nella media e grande impresa trevigiana sono stati 11.192 i lavoratori interessati dalla mobilità (Legge 223/91) dal 2008 al 2012, a questi si aggiungono altri 531 lavoratori nel 2013, con una media per azienda di 16 licenziamenti”.

Se il 2010 e il 2011 hanno rappresentato gli anni più difficili la crisi, rallentata nel 2012, riprende nelle zone dell’opitergino e di Montebelluna, soprattutto a causa delle dinamiche negative dei settori metalmeccanico e del legno, che insieme contano circa il 70% delle perdite occupazionali complessive. All’interno della provincia esistono, infatti, notevoli differenze tra un territorio e l’altro – ha aggiunto Vendrame – per questo chiediamo alle istituzioni, in primis alla Regione Veneto, politiche industriali di sostegno, rilancio e riqualificazione che nascano da una visione prospettica e invertano la tendenza alla deindustrializzazione riportando il tessuto produttivo sulla via di una crescita sostenibile”.

A questo fine – ha continuato Vendrame - servono un nuovo ciclo di investimenti mirati, rinnovare la capacità delle imprese di fare rete e superare il nanismo attuale per diventare più competitive sui mercati globali, rilanciare i consumi interni alleggerendo la fiscalità sul lavoro, recuperare risorse grazie alla lotta all’evasione fiscale, cambiare l’atteggiamento del sistema bancario per permettere l’accesso al credito dei soggetti sani e meritevoli anche in termini di progettualità e prospettiva. Affrontare tale complessità – ha concluso Vendrame - vuol dire aprire subito un tavolo di confronto a tutti i livelli necessari, tra istituzioni, parti sociali, associazioni di categoria e imprenditoriali, istituti di credito e, insieme, con la concretezza delle risposte all’attuale fase di crisi, ricreare un clima di fiducia, che è la risorsa oggi più scarsa”.

Ufficio stampa

REPORT CONSULTA IMMIGRAZIONE  15_10_2013

Consulta

Giovedì 10 ottobre 2013 si è tenuta la riunione della Consulta per l’Immigrazione con una buona partecipazione, erano presenti tutte le categorie presenti oltre a Inca, Auser e Sunia.
Sono stati trattati approfonditamente tre argomenti: la recente tragedia di Lampedusa e l’emergenza profughi; nuovi strumenti di partecipazione democratica degli immigrati nelle città a partire dal Comune di Treviso; il percorso congressuale della Cgil ed il ruolo dei lavoratori immigrati.

link Per leggere il testo completo seguire questo link.

NOTA STAMPA  15_10_2013

Filcams

Mercoledì 16 ottobre 2013 si svolgerà di fronte alla Prefettura di Venezia il presidio dei lavoratori Nes, Maggiore: bene la richiesta di Cig straordianaria.
L’obiettivo della FILCAMS CGIL è ora quello di trovare nuovi soluzioni occupazionali per i 400 dipendenti della Società, salvaguardando professionalità e reddito.

Soddisfazione da parte del Sindacato per quella che diverrà, a far data dal 1° ottobre, l’apertura della cassa integrazione straordinaria per i 400 lavoratori della Nes, del trasporto e della contazione. Non verranno invece interessate dalle procedure di cigs i lavoratori del servizio vigilanza, ramo dell’azienda ancora produttivo, e che vede ancora impiegati 150 dipendenti.

La progressiva perdita degli appalti a maggio e giugno scorsi e quelli persi solo nelle ultime settimane giustificano la richiesta di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale.
“Si configura una soluzione intelligente – ha commentato Danilo Maggiore della FILCAMS CGIL di Treviso, all’uscita dell’incontro tra rappresentanti sindacali, della proprietà e del Ministero per lo sviluppo economico – l’obiettivo di preservare la continuità retributiva dei lavoratori è stato raggiunto. Per trovare le soluzioni più opportune e scongiurare la perdita di posti di lavoro abbiamo adesso un anno di tempo, ovvero lo scadere della cigs. Ci auguriamo di trovare massima disponibilità al dialogo da parte del prefetto di Venezia, che incontreremo nella giornata di mercoledì prossimo 16 ottobre a seguito del presidio unitario organizzato dai Sindacati”.

Ora il nostro scopo è non far diventare questi lavoratori merce a basso costo – ha concluso Maggiore – bisogna tutelare la loro professionalità e il loro reddito, trovando nuovi e dignitosi impieghi, valorizzando al meglio l’esperienza acquisita negli anni di lavoro, e non perdendo un solo posto di lavoro”.

Ufficio stampa

NOTA STAMPA  16_10_2013

Filcams

Venerdì 18 ottobre dalle ore 10:00 si svolgerà di fronte alla prefettura di Treviso il presidio dei lavoratori Nes.
Maggiore: “Serve una regia regionale delle prefetture”.
Soddisfazione da parte della FILCAMS CGIL per l’incontro col prefetto di Venezia: “Dobbiamo vagliare tutte le soluzioni per garantire i livelli occupazionali, salvaguardando professionalità e reddito dei lavoratori che confluiranno in altri istituti di vigilanza. Percorrere tutte le strade possibili per garantire ai lavoratori continuità occupazionale e di reddito”.

Questa è la richiesta presentata oggi, mercoledì 16 ottobre, al prefetto di Venezia dalle OOSS CGIL CISL e UIL.
Sotto la prefettura del capoluogo lagunare oltre cento dipendenti della Nes da tutto il Veneto.

Anche la stessa licenza del servizio di vigilanza è legata al mantenimento del rapporto economico tra la società e i dipendentiha spiegato Danilo Maggiore della FILCAMS CGIL di Treviso – per questo il prefetto di Venezia farà le dovute valutazioni rispetto al piano organizzativo che sarà avanzato domani dalla proprietà. Alle Istituzioni chiediamo l’immediata apertura di un tavolo regionale, a regia della prefettura di Venezia, attraverso il quale si possano riorganizzare i livelli occupazionali facendo confluire i lavoratori negli altri istituti di vigilanza del territorio. Non possiamo permettere che questi lavoratori diventino merce a basso costo – ha ribadito Maggiore – bisogna tutelare la loro professionalità e il loro reddito, trovando nuovi e dignitosi impieghi, valorizzando al meglio l’esperienza acquisita negli anni, e non perdendo un solo posto di lavoro”.

Questo settore – ha aggiunto Maggiore – è in attivo: lavoro ce n’è per tutti.
Quello che questa inedita situazione dovrebbe far emergere è se esiste un malcostume nella gestione delle riserve monetarie e se i lavoratori della vigilanza operano in piena sicurezza e non vengono sfruttati svolgendo turni che vanno ben oltre gli orari previsti dai contratti del settore”.
Confidiamo di ritrovare la disponibilità riscontrata oggi anche venerdì prossimo” giorno in cui le sigle sindacali hanno organizzato, a partire dalle ore 10:00, un presidio unitario dei lavoratori in piazza dei Signori a Treviso e a seguire incontreranno il prefetto Adinolfi.

Ufficio stampa

CAAF CGIL RICERCA PERSONALE  16_10_2013

Caaf Cgil

IL CAAF CGIL RICERCA PERSONALE ADDETTO ALLA COMPILAZIONE DEI MODELLI REDDITUALI (730 – UNICO) PER LA PROVINCIA DI TREVISO.
Offriamo un contratto di assunzione a tempo determinato, full-time o part-time, da marzo a maggio 2014.
Garantiamo un qualificato programma di formazione professionale (160 ore) obbligatorio e gratuito con test finale.

Per avere le informazioni di contatto seguire questo link.

CGIL RISPONDE  17_10_2013

Caaf Cgil

Finalmente, voi!
SU RETE VENETA OGNI GIOVEDI' ALLE 13:15

I nostri esperti e consulenti risponderanno alle vostre domande
CHIAMATE IN DIRETTA ALLO 0422 427907
CAAF CGIL:
Giovedì 31 ottobre 2013
Giovedì 14 e 21 novembre 2013
Nel 2014 dal 27 febbraio al 19 giugno tutti i giovedì alle 13:15

Per ulteriori dettagli seguire questo link.

VERTENZA FLC  18_10_2013

Federazione lavoratori della conoscenza

LA BEFFA AI SUPPLENTI
VERTENZA SULLA MONETIZZAZIONE DELLE FERIE

La vessazione a cui sono sottoposti i docenti e Ata con contratto fino al 30 giugno è un’insensatezza. La FLC CGIL invita i lavoratori interessati ad inviare al Miur una diffida affin proceda al pagamento di quanto dovuto.
Presso le sedi territoriali della FLC si può trovare un modello di lettera e la consulenza sulle azioni legali da intraprendere.

Per ulteriori informazioni seguire questo link.

ASSEMBLEE FLC  18_10_2013

Federazione lavoratori della conoscenza

Le Organizzazioni Sindacali Flc Cgil, CISL Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal della provincia di Treviso
CONVOCANO
ai sensi dell’art. 8 del CCNL_Scuola sulle relazione sindacali, una assemblea in orario di servizio per il personale in servizio nel giorno, nell’orario, nella sede e sull’ordine del giorno di seguito indicati:
1. Apertura trattative per il rinnovo del CCNL
2. Scatti di anzianità e progressione di carriera
3. Riforma pensioni: specificità del comparto scuola
4. Organici, precariato, reclutamento.

Per informazioni su date, luoghi e orari seguire questo link.

COMUNICATO  16_10_2013

Nicola Atalmi

Cittadinanza ai bambini figli di stranieri nati qui: la Giunta vada avanti.
La proposta della Giunta Manildo di concedere la cittadinanza ai bambini nati qui al compimento dei sei anni è una conquista di civiltà, anche se si tratta di un escamotage “onorario” in attesa di una legislazione nazionale.
E vorremmo ricordare ai leghisti, che si stracciano le vesti ed annunciano barricate, che la proposta dell’assessore Cabino altro non è che la proposta che fece Zaia meno di un mese fa.

Inviterei qualche leghista a farsi un giro in questi giorni alle Fiere di San Luca al pomeriggio per vedere quante comitive di compagni di scuola trevigiani sono ormai multietniche in modo del tutto naturale e sereno, quante coppie multicolore di adolescenti si tengono per mano per le vie del centro.
Capisco che per chi ha preso sempre voti e poltrone propagandando la paura e la diffidenza tutto ciò sia una quotidiana sofferenza, ma la società sta andando lentamente ma inesorabilmente in questa direzione.

Chiediamo alla Giunta Manildo quindi di andare avanti con coraggio e tranquillità su questa strada ed, anzi, ci faremo promotori nei prossimi giorni di una iniziativa assieme alle associazioni degli immigrati per coinvolgere questi nostri nuovi cittadini anche nella amministrazione della città sperimentando formule di partecipazione democratica come già avviene in molte città.

Nicola Atalmi
Segreteria provinciale Cgil Treviso – Dipartimento Immigrazione

COMUNICATO FP  22_10_2013

Ivan Bernini

FP CGIL: In Parlamento si facciano scelte coraggiose.
Legge di stabilità, Bernini: “Politica al ribasso, servizi a rischio”.

Il segretario generale: “Dopo anni di blocco delle assunzioni e dei rinnovi contrattuali, si colpiscono ancora i dipendenti pubblici preservando l’inefficiente alta burocrazia e gli sprechi legati alla cattiva politica”.

Il dibattito politico in corso non coglie ancora le vere priorità per il Paese su temi quali il lavoro, la dilagante povertà, l’aumento della spesa pubblica, l’illegalità e la corruzione diffusa.
Per mesi si è parlato della necessità di riqualificare le Pubbliche Amministrazioni, di riformare complessivamente il sistema, di stabilizzare precari e di recuperare la perdita del potere di acquisto dei salari bloccati dal 2009.
E invece la legge di stabilità non fa altro che confermare le inadeguate politiche sul lavoro pubblico portate avanti in questi anni, agendo su tre versanti: la conferma del blocco del rinnovo contrattuale per almeno altri tre anni, che si aggiungono ai quattro già trascorsi, e che hanno visto un impoverimento medio dei lavoratori pubblici contrattualizzati che va dai 4.000 ai 7.000 euro nel corso di questi cinque anni ; conferma del blocco delle assunzioni ; nuovi interventi legislativi su materie già regolate da contratto, apportando netti peggioramenti sul fronte dei diritti dei lavoratori.

In altre parole il Governo, che dovrebbe dare priorità alle politiche occupazionali, anziché favorire l’occupazione, licenzia e impoverisce coloro che ancora un lavoro ce l’hanno.
Non è un caso che nella soglia di povertà vi siano lavoratori dipendenti, ormai più che frequentemente unici portatori di reddito per l’intero nucleo familiare.
Indirettamente con questa legge si riducono ulteriormente i servizi pubblici che in questa fase dovrebbero far fronte anche ai bisogni emergenti determinati dalla crisi, in particolare sul versante delle autonomie locali, del sociale, della sanità e dei servizi all’infanzia.

In questo momento di debolezza dei partiti queste politiche al ribasso sono, tanto a livello nazionale che locale, derivate spesso dagli alti apparati burocratici, che ostacolano la strada delle riforme e della riorganizzazione del settore pubblico sovrapponendosi nei loro veti alle scelte che dovrebbero essere politiche.
In questi decenni di assenza di significative politiche per il lavoro e per i redditi, i lavoratori pubblici hanno visto calare i loro stipendi e arretrare i loro diritti senza che questo incidesse positivamente sulla spesa pubblica, comunque aumentata. Risorse finite in sprechi e nelle buonuscite milionarie di manager che spesso hanno portato al dissesto le aziende , in corruzione e nel mantenimento di organismi e società utili spesso solo a mantenere pezzi di classe politica uscita perdente da sfide elettorali, con incarichi, appalti e consulenze.

Il Parlamento questa cattiva legge la deve modificare.
Si agisca con coraggio riprendendosi in mano ruolo e scelte politiche senza lasciarle ad altri. Diversamente non ci potrà che essere una forte reazione democratica delle parti sociali proporzionale all’iniquità in atto.

Ivan Bernini
Segretario provinciale FP CGIL

NOTA STAMPA FILCAMS  22_10_2013

Filcams

Sindacati in attesa delle decisioni della Società, probabile amministrazione straordinaria.
Nes, Maggiore: firmata l’apertura della Cig straordinaria.

L’obiettivo della FILCAMS CGIL è ora quello di trovare nuovi soluzioni occupazionali per i dipendenti, salvaguardando professionalità e reddito.

L’intero organico della società entrerà in modo retroattivo, a far data dal 1° ottobre, in cassa integrazione straordinaria.
Abbiamo raggiunto un primo importante risultato che assicura reddito e posto di lavoro a 613 lavoratori”
.
Queste le parole di soddisfazione di Danilo Maggiore della FILCAMS CGIL, all’uscita dell’incontro tra le sigle sindacali, i legali e i rappresentanti della proprietà, rappresentanti di Unindustria Treviso e del Ministero per lo sviluppo economico.

Ha spiegato Maggiore: “All’apertura della cassa integrazione straordinaria sono interessati 566 lavoratori della Nes, tra personale del trasporto, della vigilanza e della contazione. Per altri 101 dipendenti delle sedi di Padova e Vicenza era già stata avviata lo scorso luglio la procedura di cassa integrazione. I primi ad usufruire dell’ammortizzatore sociale saranno gli addetti del trasporto e della contazione”.

Raggiunto l’obiettivo di preservare la continuità retributiva dei lavoratori abbiamo adesso un anno, ovvero lo scadere della Cigs.
Infatti – ha aggiunto Maggiore - insieme alle istituzioni locali e alla luce delle scelte che deciderà di operare l’azienda, probabilmente l’avvio dell’amministrazione straordinaria, ci impegneremo in questo tempo per trovare le soluzioni più opportune a scongiurare la perdita di posti di lavoro e non far diventare questi lavoratori merce a basso costo. Ci auguriamo, infine, di trovare massima disponibilità al dialogo da parte della società, per consentire il passaggio dei dipendenti ad altri impieghi e ad altre realtà del settore”.

Ufficio Stampa

LE POLITICHE DI SALUTE NEL VENETO  23_10_2013

Seminario

Le politiche di SALUTE nel Veneto
La programmazione regionale 2012/2016
Giovedì 24 ottobre 2013 ore 9.00/13.00
TREVISO - Auditorium CGIL Via Dandolo 8

link Per leggere il programma del seminario seguire questo link.

COMUNICATO STAMPA  23_10_2013

Cgil risponde

Finalmente, voi! CGIL risponde.
Dal 24 ottobre 2013 a giugno 2014, ogni giovedì alle 13:15 su Rete Veneta

Questo giovedì, 24 ottobre, alle ore 13:15, e per altri tre giovedì, 31 ottobre, 14 e 21 novembre, esperti della CGIL risponderanno in diretta su Rete Veneta alle domande che i trevigiani vorranno avanzare sui temi del mondo del lavoro, della fiscalità, delle pensioni e molto altro.

Nel corso della trasmissione agli interrogativi avanzati dei telespettatori daremo risposte puntuali, anche allo scopo di offrire informazione e conoscenza e creare delle casistiche più generali entro le quali molti lavoratori, pensionati e cittadini possono ritrovarsi”.
Ha spiegato Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso.
Grazie a questa trasmissione e al suo scopo, ovvero essere utile, vogliamo anche far conoscere la struttura stessa del Sindacato.
Le risposte ai telespettatori saranno date, infatti, da esperti del mondo del lavoro, delle pensioni, del welfare, e da operatori del Sistema Servizi della CGIL”. Ha spiegato Vendrame “vogliamo far parlare la gente dei problemi reali e dare loro informazioni pratiche su come poterli risolvere. Tracciare, puntata dopo puntata, una casistica delle difficoltà e un quadro delle opportunità troppo spesso sprecate a causa della scarsa conoscenza di alcune materie (occupazione, fiscalità, ammortizzatori sociali, disoccupazione, contratti, sicurezza nel lavoro, diritti, pensioni, assistenza, etc)”.

Il numero per chiamare in diretta è 0422.427907.
link In allegato la locandina promozionale della CGIL.
Dato lo scopo, chiediamo alla Vostra Testata di dare gentile comunicazione

Ufficio Stampa

NOTA STAMPA FILCAMS  24_10_2013

Filcams

Sindacati in attesa che la prefettura convochi un tavolo con le altre società di vigilanza del territorio.
Casonato commissario Nes, Maggiore: subito un incontro.

L’obiettivo della FILCAMS CGIL è ora quello di vagliare insieme al commissario tutte le soluzioni possibili a tutela dei dipendenti, salvaguardando professionalità e reddito.

Attendavamo che in tempi brevi si potesse individuare alla guida della società un nome al di sopra delle parti, ora dal ministero questo nome è arrivato e siamo pronti a incontrarlo quanto prima al fine di vagliare tutte le soluzioni possibili per garantire continuità di reddito ai lavoratori e il mantenimento dei livelli occupazionali”.

Lo ha detto Danilo Maggiore della FILCAMS CGIL esprimendo la soddisfazione del sindacato relativamente all’incarico di commissario affidato a Sante Casonato.
“Confidiamo nella ratifica dell’incarico da parte del tribunale di Treviso e nella tempestività di fissare un incontro col nuovo commissario – ha continuato Maggiore – i tempi stringono ed è indispensabile elaborare quanto prima un piano di rilancio dell’azienda o, in alternativa, i termini per l’acquisizione dell’attività da parte di altri soggetti del settore. E proprio alle altre società di vigilanza del territorio, in capo alle quali in questi giorni sono stati trasferiti gli appalti un tempo in mano alla Nes, la prefettura di Treviso dovrebbe a breve convocare un tavolo per definire eventuali trasferimenti ed assorbimenti del personale”.

Apportate le dovute verifiche e controllo – ha concluso Maggiore – ci auguriamo che Casonato, nel nuovo ruolo di commissario, sia determinante per il futuro dell’azienda e abbia a cuore il destino di centinaia di onesti lavoratori travolti dalle vicende del caso Compiano”.

Ufficio Stampa

INTERVISTA RADIOFONICA  24_10_2013

Giacomo Vendrame

Intervista rilasciata ai microfoni di Radio Veneto Uno il 22 ottobre 2013
"PER USCIRE DALLA CRISI, SERVONO PROGRAMMI DI LUNGO PERIODO"
Il bilancio di Vendrame ad un anno dall'elezione a segretario Cgil.
A 32 anni, senza il classico curriculum sindacale in fabbrica o nel pubblico impiego alle spalle, l'elezione di Giacomo Vendrame alla guida della Cgil provinciale è stata una piccola rivoluzione.
Ora ad un anno giusto da quella nomina, per il segretario generale è tempo di un primo bilancio.

link Per ascoltare l’intervista seguire questo link.

COMUNICATO STAMPA  26_10_2013

FIOM

SIPA, Precisazioni della FIOM trevigiana.
“La Segreteria Provinciale FIOM CGIL di Treviso, in relazione alla situazione determinatasi presso la SIPA di Vittorio Veneto, precisa che il Comitato direttivo Provinciale della FIOM CGIL Trevigiana non si è occupato di questioni che riguardano singole Aziende o Singoli lavoratori, ma si è bensì pronunciato con un ordine del giorno sui delicatissimi temi che riguardano la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro ed in particolar modo nei casi in cui siano convolti lavoratori con ridotte abilità lavorative”.

Lo ha detto oggi Franco Baggioli della FIOM CGIL di Treviso critico in merito alle notizie apparse sulla stampa e riprese da altri mezzi di informazione in questi giorni.
“Fermo restando il pieno rispetto delle competenze in materia da parte dei Medici del Lavoro e degli organismi preposti ad agire su questi delicatissimi temi – ha continuato Baggioli - la FIOM CGIL ribadisce la necessità che tutti i soggetti preposti chiamati ad intervenire sulle singole situazioni, siano essi Imprese, Sindacato, Organismi di Vigilanza e Operatori Specializzati, debbano sempre e comunque agire e collaborare nel pieno rispetto delle leggi, delle norme e delle procedure previste in materia, ma soprattutto nella piena consapevolezza delle proprie responsabilità etiche, professionali e sociali, con l’unico vero scopo di tutelare i soggetti che a pieno diritto necessitano di rispetto ed aiuto concreto per superare e trovare risposte alle loro già difficili situazioni”.

La FIOM di Treviso – ha concluso Baggioli - è e rimane impegnata insieme a tutta la CGIL e alle altre organizzazioni sindacali, a battersi per la tutela della salute e dei diritti dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro, SIPA di Vittorio Veneto compresa”.

Ufficio Stampa

COMUNICATO STAMPA  29_10_2013

Paolino Barbiero

Lo Spi Cgil di Treviso rileva il forte disagio e disorientamento della popolazione anziana.
Ordinanza antismog, Barbiero: “Meglio le targhe alterne”.

Il segretario generale: “La repentinità dell’intervento e la scarsa informazione stanno bloccando a casa i pensionati, che spesso sono soli, o in coppia, con veicoli datati e senza la possibilità economica di acquistare su due piedi una nuova vettura. Per affrontare il problema dell’inquinamento ci vuole maggiore programmazione e il coinvolgimento degli attori del territorio. Chiederemo all’Amministrazione un incontro".

Grande preoccupazione e disagio sta suscitando tra i pensionati trevigiani l’ordinanza antismog che limita la circolazione dei veicoli fino all’Euro 2. Chiediamo al Comune di Treviso una maggiore e più chiara comunicazione in merito al provvedimento assunto e la possibilità di valutare, insieme, grazie ad un percorso condiviso con le categorie economiche e i sindacati, altre e più eque soluzioni per affrontare il problema dell’inquinamento in città”. Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale dello SPI CGIL di Treviso, relativamente alle disposizioni del Comune di Treviso in vigore da ieri su tutto il territorio comunale.

Trevigiani bloccati in casa, questo è l’effetto che l’ordinanza del Comune ha sortito su buona parte della popolazione anziana – ha spiegato il segretario del sindacato dei pensionati della CGIL di Treviso che punta il dito contro l’insufficiente informazione – i nostri centralini squillano in continuazione per avere qualche delucidazione in merito al blocco del traffico, ma anche noi manchiamo degli strumenti per fornire tutte le indicazioni necessarie ad attenuare i disagi emersi solo nelle prime 24 ore d’attuazione del piano antismog”.

Non possiamo trascurare nè l’impatto pratico ne quello psicologico di tale provvedimento sugli anziani – ha aggiunto Barbiero – spesso singoli o coppie, con veicoli datati e con redditi non sufficienti per cambiare la propria auto. A mio giudizio anche l’introduzione di elementi di flessibilità, quali le deroghe, rischiano di complicare ancor più la già difficile situazione generando confusione e disorientamento, non solo tra i residenti di Treviso ma anche tra chi viene da fuori città. Considerati gli intenti positivi dell’Amministrazione sul fronte ambientale, non chiediamo di fare marcia indietro ma di applicare misure più eque, come le targhe alterne, che non colpiscano solo la fascia più debole della società. Serve una pianificazione complessiva dell’azione e delle infrastrutture necessarie, partendo dalla qualificazione e ampliamento dei parcheggi scambiatori lungo la cinta urbana che colleghino la prima periferia e il centro storico con bus navetta”.

Treviso deve sicuramente scoprirsi più ambientalista e capace di affrontare il problema inquinamento in tutti i suoi aspetti – ha concluso Barbiero – ma questo lo si può fare solo creando un programma di interventi condivisi e promuovendo buone pratiche alla cittadinanza. Per questo chiediamo all’Amministrazione di mantenere le promesse fatte e coinvolgere categorie economiche e sindacati proprio al fine di incidere maggiormente e responsabilmente sulla qualità della vita dei trevigiani”.

Ufficio Stampa

COMUNICATO STAMPA  29_10_2013

Fillea

La FILLEA CGIL chiede di fare chiarezza sull’operazione.
Europeo, domani picchetto dei lavoratori alla Martex.

Dalla Pozza: “Non abbiamo ottenuto risposte sufficienti e minimamente rassicuranti dall’incontro della scorsa settimana con i rappresentanti della società”.

Successivamente all’incontro della scorsa settimana tra il consulente dell’azienda, i rappresentanti di Unindustria Treviso e le sigle sindacali, i lavoratori della Europeo di Oderzo hanno deciso di tenere un presidio di fronte alla Martex SpA di Prata di Pordenone, sita in via Sagree 19, dalle ore 9:00 alle ore 12:00 di domani 29 ottobre”.
Lo ha comunicato oggi Cristian Dalla Pozza della Fillea Cgil fortemente preoccupato per questa nuova fase della vertenza Europeo che vede sempre più a rischio il mantenimento dei livelli occupazionali della ditta opitergina.

L’iniziativa – spiega Dalla Pozza - richiama l’attenzione sul passaggio di rami d’azienda dalla Europeo alla Martex di Pordenone senza un corrispettivo assorbimento di lavoratori tra le due ditte che, oltretutto, fanno capo alla medesima famiglia Petrovich”.
“Sono totalmente insufficienti le risposte che i rappresentanti aziendali hanno voluto fornirci nel corso dell’incontro – ha dichiarato Dalla Pozza – avemmo, invece, voluto avere chiarimenti in merito ai termini dell’operazione. L’investimento fatto da Martex, infatti, che vede l’assorbimento di clienti e fornitori conta risorse economiche prima d’ora non disponibili per il salvataggio della produzione manifatturiera di Europeo”.

“Ricordiamo che sono 200 i posti di lavoro a rischio e il relativo reddito di altrettante famiglie trevigiane”, ha concluso Dalla Pozza.

NOTA STAMPA FILCAMS  31_10_2013

Filcams

Sindacati chiedono chiarimenti sulla situazione reale della Compiano Vigilanza.
Nes, Maggiore: giovedì 31 l’incontro con Casonato.

La FILCAMS CGIL pronta ad avviare un dialogo costruttivo col nuovo commissario ministeriale al fine di salvare l’azienda e conservare il maggior numero di posti di lavoro.

Fiduciosi nella disponibilità del commissario ministeriale, attendiamo di venire realmente a conoscenza del quadro aziendale e di come affrontare, insieme, la difficile situazione, in particolare relativamente ai posti di lavoro”.
Lo ha detto oggi Danilo Maggiore della FILCAMS CGIL confermando l’incontro di carattere nazionale fissato per giovedì prossimo 31 ottobre. Primo step della nuova amministrazione straordinaria della Nes, in quella data Sante Casonato incontrerà i rappresentanti di Unindustria e le parti sociali per relazionare sulla situazione trovata alla società del gruppo Compiano.

Soddisfatti della tempestività dell’incontro, in quella sede esporremo al commissario le preoccupazioni, le criticità e le necessità che vivono oggi i lavoratori della Nes – ha detto Maggiore - e ci metteremo a disposizione per intraprendere, insieme, un percorso condiviso che porti al salvataggio dell’azienda, al mantenimento dei livelli occupazionali e all’eventuale assorbimento dei lavoratori in altre realtà locali del settore”.

Allo stesso tempo – ha concluso Maggiore – abbiamo inoltrato l’ennesima richiesta di confronto alla famiglia Compiano, ad oggi latitante da ogni forma di contatto con i dipendenti anche dell’azienda storica del gruppo, la Compiano Vigilanza”. Il Sindacato vuole chiarimenti in merito alla situazione della società, in caso contrario minaccia di richiedere l’intervento del Prefetto di Treviso”.

Ufficio Stampa

COMUNICATO STAMPA  31_10_2013

Giacomo Vendrame

Il Sindacato punta il dito contro la Regione assente nella gestione della crisi strutturale.
Electrolux, Vendrame: “Rischio che diventi un’altro caso di un suicidio di massa del nostro sistema economico e produttivo”
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Il segretario generale: “Servono strategie anticicliche che rivedano i modelli economici complessivi a livello di area vasta. La Regione Veneto, coinvolgendo il Governo e tutti gli attori locali, deve fare da regia a nuove politiche industriali territoriali”.

Se i drammatici numeri si concretizzeranno saremo di fronte oltre ad una nuova emergenza occupazionale e all’ennesima perdita di una importante azienda del territorio, ma anche a quello che possiamo definire un suicidio di massa del nostro sistema economico, inerme di fronte alla crisi strutturale che sta spazzando via decine di migliaia di posti di lavoro, modelli produttivi, competenze, ricchezza”.
Lo ha detto oggi Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, intervenendo relativamente ai nuovi esuberi annunciati da Electrolux e accusando l’inerzia del sistema territoriale e in particolare delle istituzioni.

In questi anni come sindacato non siamo ancora riusciti a far comprendere a tutto il sistema locale, in particolare alle istituzioni, che questa crisi necessità di politiche straordinarie: una diversa concezione dell'intervento pubblico, un nuovo modo di fare impresa, una maggiore programmazione di medio lungo periodo – ha dichiarato il segretario generale delle CGIL di Treviso - a questa stagnazione, infatti, non si esce con l'ordinario, con azioni spot, ma solo predisponendo da subito un percorso per ricostruire il sistema produttivo del nostro territorio”.

Dobbiamo interrogarci a livello politico ed economico di area vasta e attuare immediatamente strategie anticicliche, che combattano il devastante svuotamento delle nostre aree produttive, artigiane e industriali.
In questa drammatica situazione non è indispensabile solo l’intervento del Governo, richiamato anche dal presidente Zaia. È proprio la Regione Veneto, in sinergia con il Friuli, che deve immediatamente assumersi responsabilmente il ruolo di regia e di indirizzo di politica industriale territoriale. Una latitanza che oggi ha provocato già troppe vittime – ha tuonato Vendrame – la Regione deve essere in testa alla programmazione, insieme alle altre istituzioni locali, e con il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio, parti sociali, rappresentanti del mondo produttivo e del credito”.

Ufficio Stampa
Per ulteriori informazioni: Hobocommunication Tel 0422 582791

CAMERA DEL LAVORO DI TREVISO, Via Dandolo 4 - tel. 0422 4091 fax 0422 403731 Risali la pagina