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Archivio dei comunicati stampa della Segreteria e della Categorie.
Le nostre priorità sono il lavoro e i diritti.
"Il lavoro decide il futuro" questo deve significare.
È prioritario che tutta la Cgil abbia la testa, il cuore e la sua grande forza dedicate ad affrontare la crisi
economica, sollecitando e conquistando politiche economiche capaci di
ridare al Paese competitività e sviluppo, a risolvere al meglio le tante
situazioni di crisi aziendale, a evitare i licenziamenti, a supportare
le difficolta` economiche di chi e` in cassa integrazione, in mobilita` o
esodato, e cercare in ogni modo di tutelare e, se possibile far avanzare
ed estendere, i diritti e la democrazia nei luoghi di lavoro.
"Il lavoro decide il futuro", il titolo del XVII Congresso della Cgil, questo vuol significare e a questo il Congresso deve servire: a far sì che il lavoro, i diritti, la democrazia tornino ad essere valori centrali nella vita sindacale e politica di questo nostro Paese. Stupisce quindi che dirigenti autorevoli e pienamente informati si attardino a ipotizzare, dopo le numerose smentite giunte in questi giorni, il ricorso ad azioni disciplinari nei confronti di qualsivoglia categoria o verso il gruppo dirigente che in questo memento le sta guidando.
Per la Cgil il pluralismo delle opinioni è un valore fondativo e insopprimibile e, come tutti ben sanno, il Consiglio nazionale statutario è, per la Cgil, l'equivalente di una suprema corte a cui chiedere l'interpretazione autentica delle norme statutarie, non un'organo giudicante. Per altro, in questi mesi e in questi giorni, ad essa si sono rivolti dirigenti e iscritti che l'hanno interrogata su quesiti che interessano la vita interna del sindacato, comportamenti di singoli dirigenti, senza che alcuno si sia mai sentito vittima di un complotto ordito alle sue spalle.
Il congresso della Cgil è un momento più alto di democrazia e di coinvolgimento dei lavoratori all'interno della Cgil. Tutti gli iscritti all'organizzazione hanno il diritto e la possibilità di esprimersi sulla futura linea politica del sindacato e, come deciso dal comitato direttivo della Cgil del 17 gennaio scorso, lo faranno con il loro voto anche sul regolamento attuativo, del 10 gennaio 2014, degli accordi sulla democrazia e rappresentanza sui luoghi di lavoro (28 giugno 20111 e del 31 maggio 2013).Oltre la crisi, il lavoro decide il futuro.
Gentile Direttore,
riforma delle pensioni, aumento del costo della vita, caos e inasprimento della pressione fiscale locale,
disoccupazione incontrollabile, indebolimento degli ammortizzatori sociali e diffusa precarietà.
Uno scenario drammatico che pesa giorno dopo giorno sui lavoratori.
Lavoratori ai quali vengono chiesti sempre più sacrifici anche in termine di imposizione fiscale e di compartecipazione alla spesa pubblica, e ai quali un giorno viene detto loro che per risolvere i problemi dell’azienda dove lavorano bisogna rinunciare a una parte, consistente, del salario, e senza nemmeno una chiara prospettiva sul futuro.
La questione si chiama Electrolux e la proposta nasce dagli industriali di Pordenone.
Il Sindacato, la Cgil, da canto suo il problema se l’è posto, e in modo anche molto serio, e ha elaborato il Piano del Lavoro che mira a costruire un’idea di Paese oltre la crisi, che contrariamente alle perverse proposte degli industriali friulani e all’inerzia delle Istituzioni, affronta la situazione nel merito e parte dal lavoro per risolvere l’emergenza e guardare con speranza al futuro. Rischi e soluzioni affrontati in questo primo mese dell’anno anche in ambito congressuale: il particolare, la vertenza Electrolux come tantissime altre, e il generale, il nostro territorio e il Paese, come sistema; nel tentativo di tracciare un percorso complesso che va verso la risoluzione dei tanti problemi da affrontare.
Perché i lavoratori non possono non arrivare a fine mese, perché la sopravvivenza di un’azienda, come di un territorio, non è legata a quanto meno rispetto ad oggi costerà il lavoro, ma a cosa si sarà capaci di produrre e con quale organizzazione.Ci vogliono adeguate politiche fiscali, anche di stampo federalista, l’uso coordinato di ammortizzatori sociali e di forme di solidarietà di carattere espansivo che mirino alla creazione di buona occupazione. Solo partendo da queste basi sarà possibile liberarsi da una litigiosità politica speculativa e che non ha futuro, da quella politica più attenta al mero consenso popolare che alla bene delle collettività. Questa è la partita che anima anche il dibattito interno della Cgil, tutti comunque convinti che il lavoro decida il futuro.
Giacomo Vendrame, Segretario Generale Camera del Lavoro di Treviso
Giovedì 27 febbraio 2014
9:00 - 13.30
BHR HOTEL - Quinto di Treviso
Democrazia e rappresentanza
il lavoro per una nuova politica economica
ATTIVO REGIONALE DEI QUADRI E DELEGATI
CGIL CISL UIL DEL VENETO
Scaricare da qui: Manifesto/locandina
Scaricare da qui: Lettera di convocazione
00:50 -- Bilancio e numeri della crisi economica e occupazionale nella Marca
03:00 -- Uno sguardo al 2014
03:30 -- Cosa fa la politica? Una battuta al Presidente del Consiglio
04:30 -- Cos'è un Sindacato moderno?
05:25 -- Fisionomia ed effetti della crisi
06:55 -- L'azione del Sindacato
07:35 -- Il ruolo della politica: quali interventi servono?
08:45 -- Che cos'è il precariato? Chi sono i precari?
10:30 -- La CGIL di Treviso a Congresso
12:45 -- Appello ai lavoratori
Intervista di Elena Mattiuzzo
Riprese di Nicolò Santomaso
Realizzato da Stefano Grespan e Mattia Zanatta
Docenti, personale educativo e ATA della scuola.
Sciopero delle attività aggiuntive dal 21 febbraio al 22 marzo 2014.
Ripristinare gli scatti di anzianità 2012 e 2013 con risorse aggiuntive.
NO ad un nuovo taglio del MOF.
IL NOSTRO LAVORO VALE E DEVE ESSERE RETRIBUITO.
Scaricare da qui il
volantino .
Mancata proroga della norma che permetteva di percepire fino a 3mila euro netti con voucher senza rinunciare a Cig, Aspi, MiniAspi e Mobilità.
Appello ai lavoratori interessati: “Informatevi”.
Lavoro accessorio, Vendrame: “A rischio le indennità”.
Il segretario generale CGIL: “Senza un’adeguata informazione, per pochi giorni di lavoro occasionale,
i cassaintegrati e i lavoratori in mobilità rischiano di perdere il trattamento di sostegno al reddito.
Dramma per coloro che s’avviano con copertura alla pensione”.
“L’opportunità data ai lavoratori percettori di ammortizzatori sociali di poter avviare prestazioni accessorie senza intaccare il trattamento al sostegno al reddito fino ad un massimo di 3mila euro netti all’anno sfuma grazie alla mancata proroga della Legge anche per il 2014 – ha spiegato il segretario generale della Camera del Lavoro di Treviso. - Comprendiamo la temporaneità di quanto previsto nel 2013, ma non ci sono oggi elementi sostanziali per dire che la situazione generale dei lavoratori è mutata, se non peggiorata, e quindi per procedere a una revisione della norma stessa. Insomma – ha tuonato Vendrame -un altro colpo durissimo per i tanti lavoratori trevigiani che già si trovano in una situazione di precarietà, insicurezza e di difficoltà economiche legate alla minor retribuzione derivante dalle diverse forme di integrazioni salariali rispetto allo stipendio percepito”.
“Fatta salva la compatibilità di poter percepire compensi per lavoro occasionale tramite i voucher – ha aggiunto Giacomo Vendrame - la Legge non prevede la cumulabilità dei redditi: verrà così sospesa solo per i giorni lavorati l’indennità di cassa integrazione e di mobilità, e fino ad un massimo di sei mesi per ogni giorno lavorato per Aspi e MiniAspi. Così facendo viene, inoltre, meno la contribuzione figurativa piena per maturare la pensione, e rimane solo la contribuzione in gestione separata Inps, decisamente inferiore”.“Oltre al danno la beffa – ha rincarato Vendrame – il continuo susseguirsi di cambiamenti normativi rendono difficile l’applicazione delle regole e penalizzano sempre i lavoratori. È a carico dei lavoratori, infatti, l’onere di dare immediata comunicazione all’Inps dell’avvio del lavoro accessorio, onde evitare di perdere il diritto alle indennità di sostegno al reddito”.
“Siamo, infine, allarmati per coloro che s’avviano alla pensione e che a causa della mancata proroga – sottolinea Vendrame – rischiano, per pochi giorni di lavoro accessorio svolto, di perdere proprio l’indennità che gli traghettava verso la pensione e di restare tagliati fuori dal mercato del lavoro e dalle forme di sostegno al reddito.
Un vero dramma. Per evitare problemi è bene che i lavoratori interessati contattino subito il Sindacato per un informazione completa”.
Sabato 22 febbraio 2014
CONGRESSO FILT AUDITORIUM CGIL - VIA DANDOLO 8 TREVISO dalle ore 9 alle ore 18
Lunedì 24 febbraio 2014
CONGRESSO FILCTEM HOTEL SPRESIANO - VIA G. TIEPOLO 10 SPRESIANO dalle ore 9 alle ore 18
Mercoledì 26 febbraio 2014
CONGRESSO FISAC AUDITORIUM CGIL - VIA DANDOLO 8 TREVISO dalle ore 9 alle ore 15
Giovedì 27 febbraio 2014
CONGRESSO FP AUDITORIUM CGIL - VIA DANDOLO 8 TREVISO dalle ore 9 alle ore 18
Giovedì 27 febbraio 2014
CONGRESSO FLC HOTEL LE TERRAZZE - VIA ROMA 72 VILLORBA dalle ore 9 alle ore 18
Per scaricare il calendario completo dei congressi seguire questo link.
Ufficio stampa
Per le categorie Cgil si apre sabato 22 febbraio la fase congressuale provinciale: 50mila trevigiani coinvolti in 740 assemblee di base,
dove hanno votato 15mila lavoratori e pensionati iscritti.
Dal 22 febbraio 1.060 delegati al voto per rinnovare i vertici delle categorie. Il 12 e 13 marzo il Congresso provinciale.
Congresso CGIL, Vendrame: “Guardiamo al Lavoro”.
Il segretario generale traccia la linea: “Per vincere la sfida al cambiamento e superare la crisi dobbiamo rafforzare l’azione sindacale sul territorio, abbattere le disuguaglianze e creare opportunità partendo proprio dal Lavoro.
Tocca a noi, e tutto dipende da come agiremo e da quanti saremo”.
“È innegabile che la crisi ha determinato l’ampliamento delle disuguaglianze. I giovani più di altri vivono una significativa disparità di occasioni lavorative e di conseguenza di opportunità di vita”. Ha detto Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, nel corso dell’ultima assemblea di base dei lavoratori. “L’azione sindacale che anche sul nostro territorio dobbiamo mettere in piedi nell’imminente futuro deve essere energica, efficace e protesa ad abbattere qualsiasi dualità all’interno del mondo del lavoro e della società: giovani e anziani, privato e pubblico, stabili e precari. Anche su questo aspetto il tema della legalità è centrale per ripristinare un nuovo modello, solidale e inclusivo, di sviluppo economico e sociale”.
“Affrontiamo il 2014 partendo da una profonda riflessione interna – ha aggiunto il segretario generale della CGIL – data dal grande sforzo di coinvolgimento e partecipazione messo in campo con le assemblee di base.
Nella discussione congressuale, durata quasi due mesi, abbiamo incontrato circa 50mila lavoratori trevigiani e hanno partecipato alla fase di votazione più di 15mila lavoratori e pensionati iscritti al Sindacato. Grazie a questo confronto diretto, siamo ancor più consapevoli che dovrà essere un anno di svolta per un territorio come il nostro che rischia lo sfinimento da crisi. E, forti del nostro ruolo e dell’impegno necessario, siamo pronti alla sfida al cambiamento, coinvolgendo l’intero mondo del lavoro nel rivendicare e ritrovare le soluzioni e le risposte che servono prima di tutto alla nostra provincia, quanto all’intero Paese.
E dipende prima di tutto da come agiremo e da quanti saremo costruire una nuova azione collettiva.
In altre parole – ha concluso Giacomo Vendrame - tocca a noi tutti, è la battaglia dei lavoratori e dei pensionati, che non riguarda solo la sfera economica ma soprattutto quella sociale e per i diritti”.
Sindacati esclusi da Renzi, Vendrame: “Manildo avrebbe potuto creare un momento di confronto”.
Vendrame: “Non si possono non ascoltare i lavoratori”.
Il segretario generale della CGIL di Treviso: “Atteggiamento incomprensibile.
Qui rappresentanti dei lavoratori e parti datoriali dialogano per trovare insieme le soluzioni per uscire dalla crisi”.
“Questo atteggiamento ci lascia interdetti – ha sottolineato Giacomo Vendrame – la crisi non colpisce unicamente gli imprenditori, i primi a saltare sono i lavoratori. Ragionare su cuneo fiscale, occupazione, e in generale sul futuro del Paese e del nostro territorio non può prescindere dal coinvolgere, dunque, anche i rappresentanti dei lavoratori, che proprio qui cercano di dialogare con tutti al fine di conservare più posti di lavoro possibile e di trovare le soluzioni per uscire dal tunnel”.
“Come ha già diverse volte dimostrato di poter fare, il Sindaco Manildo, che ha ospitato il presidente Renzi a Treviso, avrebbe potuto, anche in questa occasione, creare un contatto tra Sindacati e premier – ha aggiunto Vendrame – o quantomeno intercedere perché si incontrasse la delegazione Electrolux”.Ufficio stampa
CAMERA DEL LAVORO DI TREVISO, Via Dandolo 4 - tel. 0422 4091 fax 0422 403731 | Risali la pagina |