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Archivio dei comunicati stampa della Segreteria e della Categorie.
Analisi del Centro Studi della Cgil di Treviso sullo scenario occupazionale trevigiano.
Occupazione, Vendrame: “Debolissimi segnali di ripresa”.
Il segretario generale: “Sebbene nel primo quadrimestre 2014 qualche settore risenta meno dell’emorragia di posti di lavoro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno,
registriamo complessivamente un incremento di ben 336 licenziamenti oltre ai 919 del 2013”.
Per quanto riguarda il paesaggio del lavoro i numeri mostrano che è proprio questa l’area della provincia più colpita nel primo quadrimestre dell’anno: sono 272 i posti di lavoro persi, il 431% rispetto al periodo preso in esame nel 2013. Sempre nel medesimo periodo, sono stati registrati alcuni segnali d'inversione di tendenza nell’area del vittoriese che vede meno lavoratori coinvolti nella mobilità: 67 contro gli 82 del 2013.
Le variazioni del primo quadrimestre vedono la Marca con un saldo di natalità/mortalità negativo per oltre 1.500 aziende, soprattutto nel settore del manifatturiero e nel comparto edile.
Il metalmeccanico, legato alla grande industria, è il settore che tendenzialmente, rispetto al 2013, ha perso lo stesso numero di posti di lavoro da gennaio a fine aprile (223 lo scorso anno e 216 nel 2014). La differenza si fa sentire analizzando la distribuzione dei posti persi sul territorio. Se l’emorragia nel quadrimestre considerato per entrambi gli anni tocca in particolare il capoluogo e il coneglianese, nel 2014 anche l’area di Montebelluna ha risentito di una drastica crescita delle fuoriuscite dal mercato del lavoro, passando da 5 a 54 licenziamenti per fallimenti o cessata attività.
Va meglio per il settore dell'agroalimentare che, invece, riduce le perdite dalle 31 del primo quadrimestre 2013 alle 10 dell’anno in corso.
“Sebbene lo studio evidenzi in termini di uscite una preoccupante quanto prevedibile crescita del numero dei licenziamenti dalla grande impresa – commenta Giacomo Vendrame,
segretario generale della Cgil di Treviso – relativamente al mercato del lavoro, rileviamo un certo dinamismo in entrata.
Di fronte ai dati di uscita, infatti, registriamo,
ma solo a conclusione del primo semestre riusciremo ad avere un quadro reale del fenomeno, qualche debole segnale di controtendenza, soprattutto dovuto ad un incremento
delle assunzioni, in particolare a tempo determinato, e, solo per alcuni settori, un rallentamento delle cessazioni”.
“Per questo – conclude Vendrame – è fondamentale oggi definire politiche industriali ed economiche di vasta area, il Triveneto, e di concentrarsi sui settori trainanti, quali propulsori di un cambiamento non solo di trend ma di sistema produttivo.
Torniamo allora ad investire nel nostro sistema produttivo territoriale ed arriverà la vera e positiva svolta sul mercato del lavoro”.
Ufficio Stampa
La Terza Repubblica Italiana fondata sul Lavoro.
Gentile direttore,
nella data che celebra la scelta civile e democratica della forma repubblicana del nostro governo e ordinamento vorrei fare alcune riflessioni in merito al coraggio e al valore del cambiamento.
In questa fase storica il cambiamento lo stiamo vivendo, che lo vogliamo o no, nell’economia, nella politica,
la nostra società italiana e veneta sta mutando pelle con una tal velocità che difficilmente riusciamo a comprendere pienamente e in profondità quel che ci accadde.
Non possiamo aspettare che le risposte piovano dall’alto, il nostro territorio, da sempre foriero e portatore di innovazione, di sperimentazione, sia ancora capace di risollevarsi e di farsi avanguardia. Non abbiamo paura di sperimentare, né sul fronte economico-finanziario né su quello istituzionale politico, stanno dentro la legge cogliamo le possibilità che ci vengono offerte e allarghiamo quanto più possibile i confini d’azione e gli ambiti normativi. Il piccolo è una visione morta, proprio per edificare la terza Repubblica, dobbiamo partire costruendo insieme il grande Veneto, fuori dalle logiche separatiste, andando oltre all’immobilismo campanilista che attanaglia i nostri Comuni. Dobbiamo smetterla di guardare al nostro ombelico e alzare lo sguardo. Ai nostri imprenditori, ai nostri politici, ai nostri uomini delle Istituzioni chiedo di alzare lo sguardo e di fare la storia come l’hanno fatta nel ‘46 gli italiani che hanno optato per la forma repubblicana, come l’hanno fatta nel ’48 coloro che hanno scritto la nostra Carta Costituzionale.
Questo è il verso, questa ancora una volta la strada maestra, quella del progresso sociale e dello sviluppo, quella stessa strada, che come allora, conduce all’Europa dei popoli. In particolare, dopo questa tornata elettorale è mio auspicio che nella Marca trevigiana si affrontino tali questioni e che si riprenda a parlare la stessa lingua per quanto riguarda fisco, politiche sociali ed economiche, governance locale e accorpamento amministrativo, soprattutto alla luce delle crescenti difficoltà dei nostri Comuni e dell’imminente venir meno dell’ente provinciale.Giacomo Vendrame
FP CGIL: per alcuni settori del pubblico impiego sono interessati al bonus fiscale anche oltre il 90% dei lavoratori della Marca.
Bonus 80euro, Bernini: “Stipendi pubblici sotto i 26mila euro lordi annui”.
Il segretario generale: “Progressivo slittamento verso la soglia di povertà, specialmente quando per questi lavoratori è l’unico reddito del nucleo familiare. Si avvii al più presto una seria riforma della PA e si proceda col rinnovo
e l’unificazione dei contratti della filiera pubblica, oggi divergenti sia sul versante economico che normativo”.
“Il bonus si rivolge, così come indicato nel decreto, ad una platea considerata di reddito medio–basso – ha spiegato il segretario generale FP CGIL di Treviso – e gli effetti della manovra sono già misurabili nelle buste paga che i lavoratori pubblici hanno ricevuto a maggio. Nel sistema delle autonomie locali è interessata al provvedimento, ai vari livelli della modulazione prevista, una percentuale di lavoratori compresa tra il 70% e l’85% del totale occupati. Nelle case di riposo sono coinvolti mediamente tra il 93 e 98% dei lavoratori. Anche negli Enti dello Stato abbiamo percentuali molto alte ma, ad oggi, difficilmente riscontrabili per i meccanismi centralizzati delle paghe. Mentre nella Sanità pubblica la media s’abbassa tra il 45 e il 60%. Spesso poi – continua Ivan Bernini - abbiamo riscontrato che il discrimine tra chi percepisce il bonus e chi non ne ha diritto è dato dal superamento della soglia di reddito per effetto di orario straordinario o, come nella sanità, per effetto della pronta disponibilità (che altro non è che orario straordinario altrimenti detto). Inoltre, è realisticamente ipotizzabile un coinvolgimento di ampi settori del resto della filiera pubblica (cooperazione sociale, terzo settore), addirittura oltre il 95%”.
“I dati – aggiunge Bernini - ci dimostrano chiaramente che le retribuzioni della gran parte dei lavoratori pubblici stanno dentro ad una soglia definita medio–bassa e pertanto considerata nel riconoscimento del bonus fiscale. Lavoratori questi che progressivamente, senza interventi di adeguamento economico, stanno scivolando verso livelli di povertà relativa che rischia, se considerato l’innegabile restringimento di servizi pubblici alla persona (nell’ambito socio, sanitario e assistenziale), di diventare assoluta, specie quando, se a far fronte esclusivamente con mezzi propri ai bisogni fondamentali, sono gli unici percettori di reddito del nucleo familiare”.“Queste prime stime ci portano inevitabilmente a fare alcune considerazioni che provino, se non altro, a sfatare alcuni luoghi comuni relativamente al fatto che il livello della spesa pubblica si sarebbe ridotto con una riduzione dell’occupazione e con il blocco dei salari. Sebbene dal 2010 con il blocco dei rinnovi contrattuali si siano arrestate le assunzioni – spiega secco Bernini - il livello della spesa pubblica è comunque aumentato. Per queste ragioni – conclude Bernini – oltre all’avvio di una seria riforma delle Pubbliche Amministrazioni, riteniamo fondamentale che si riaprano quanto prima percorsi non più evitabili, che considerino con attenzione non solo la partita del rinnovo del CCNL, ma anche la necessaria unificazione dei contratti che fanno capo alla filiera pubblica, oggi dei più differenziati e con evidenti difformità di trattamento economico e normativo rispetto a lavoratori che ricoprono le stesse mansioni”.
Ufficio Stampa
Appello del Sindacato perché si mettano i contribuenti nella situazione di far fronte al proprio dovere.
Tasi, Vendrame: “Il Governo riveda la norma”.
Il segretario generale: “Comuni e contribuenti in fermento. Si rivedano i termini di scadenza o si preveda a
livello nazionale un regime transitorio senza sanzioni per eventuali ritardi di pagamento. Il Governo dia un segno di concretezza e snodando la matassa Tasi avvii la semplificazione fiscale”.
In ogni caso, le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore o dell'adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti. Legge 27.07.2000 n°212, G.U. 31.07.2000, art.3 comma2
“La Tasi, così com’è stata concepita, ha generato una serie infinita di difficoltà, per le Amministrazioni Locali, per l’apparato comunale e per i cittadini – ha continuato Vendrame –. Serve allungare i tempi perché si operino scelte ponderate, perché i Comuni si attrezzino e perché i contribuenti abbiano tutte le informazioni necessarie. Basta caos, dobbiamo iniziare a gestire la questione fiscale nella sua totalità e complessità. Per questo – aggiunge Vendrame – il Governo dia un segnale di concretezza nei confronti di cittadini e inizia snodando la matassa Tasi a guardare ad una seria riforma della fiscalità”.
Ufficio Stampa
FP CGIL sul piede di guerra, manifesteremo contro i patti non rispettati di Codess.
Retribuzioni al ribasso per i lavoratori della Cooperativa Codess Mogliano Veneto.
Ivan Bernini: “Appena insediata la nuova Amministrazione comunale la interpelleremo
per risolvere questa grave situazione di sopruso nei riguardi degli operatori all’infanzia”.
Lo ha detto oggi Ivan Bernini, segretario generale della FP
CGIL di Treviso.
“Con il passaggio d’appalto dei servizi all’infanzia dalla Mogliano Servizi Srl
(concessionario il Comune di Mogliano) alla Cooperativa Codess Sociale si definivano
anche le modalità di trasferimento del personale, le condizioni occupazionali, quelle
retributive ed applicative del contratto di riferimento – ha spiegato il segretario
generale della categoria dei lavoratori della funzione pubblica della Cgil provinciale –
termini non rispettati nelle successive buste paga delle lavoratrici assunte dalla
Cooperativa. Responsabilmente come FP CGIL abbiamo provato a trovare una
soluzione consensuale per ovviare ad eventuali azioni legali – ha ribadito Ivan Bernini -
soluzione, insistiamo, che Codess, che pure aveva riconosciuto oggetto di corretta
interpretazione sindacale e convenendo sulle ragioni da noi poste, si era resa
disponibile a ricercare”.
“La critica che rivolgiamo ai concessionari pubblici, in questo caso il Comune di Mogliano, è che troppo spesso appaltano servizi disimpegnandosi successivamente a controlli e verifiche. La rilevanza assunta dal prezzo, anziché dalla qualità e dal progetto tecnico, sta determinando situazioni di preoccupazione relativamente all’erogazione stessa del servizio e alle condizioni lavorative e retributive di coloro che operativamente lo offre. A pagare per queste scelteal ribasso – ha concluso Bernini - e, direi foriere di cinismo e miopia amministrativa, sono i lavoratori sui quali si scaricano tali contraddizioni”.
Ufficio Stampa
Tasi - inquilini Ater in allarme, coinvolte oltre 4mila famiglie in provincia.
SPI-SUNIA: “Il Comune di Treviso fissi subito un incontro”.
I segretari generali, Barbiero-Gava: “La Tasi, similmente all’Imu, sugli alloggi popolari non è dovuta”.
Anche tra le famiglie residenti nelle case popolari, oltre 4mila in tutti la provincia, e di questi immobili ben 1.200 dell’Ater del capoluogo e altre 800 di proprietà del Comune di Treviso,
le preoccupazione per il pagamento della Tasi sono prepotentemente emerse e hanno coinvolto gli sportelli Sunia e Spi Cgil della Marca.
“Gli immobili Ater sono assimilabili alle prime case – spiega Alessandra Gava – e questo è suffragato dal fatto che l’Ente stesso ha vinto il ricorso relativamente al pagamento dell’Imu e che la Legge 80/2014 ha recentemente esonerato questa tipologia di residenze proprio dall’imposta municipale sulla proprietà. Nello specifico del caso di Treviso in seguito all’applicazione dell’aliquota all’1,6 per mille e della detrazione, pari a 200 euro, quasi la totalità degli alloggi, che per il 95% hanno una rendita catastale inferiore ai 790 euro, nulla è dovuto né da Ater né dagli inquilini”.
“Dobbiamo rassicurare le famiglie trevigiane – aggiunge Paolino Barbiero – per questo il Comune di Treviso fissi urgentemente, entro le prossime 48 ore, un incontro con i vertici Ater e le Organizzazioni Sindacali per affrontare la questione e dipanare la matasse, ed evitare, inoltre, contenziosi che coinvolgerebbero Enti e cittadini in una inutile guerra fra poveri e spreco di risorse pubbliche”.
Ufficio Stampa
Edifichiamo con mattoni di cristallo la Sanità Veneta.
Gentile Direttore,Le inchieste sull’EXPO di Milano, sul MOSE di
Venezia, rappresentano forse la punta di un iceberg di un sistema
perverso di realizzare le opere pubbliche o a rilevanza pubblica in
Veneto e più in generale nel Nord.
Dalla pedemontana Veneta, al passante di Mestre, alle bonifiche
dell’area di Marghera o al giro di affari che ruota attorno al campo
della sanità, sia per quanto attiene all’edilizia ospedaliera che per
quanto riguarda acquisti di servizi e forniture, nulla potenzialmente
è immune dall’avidità e dalla delinquenza, anche da quella
organizzata.
La corruzione ha un impatto importante sulla spesa pubblica, un
fenomeno che altera la percezione dell’utilità della spesa pubblica
stessa, dissuade gli investimenti nel nostro Paese, demolisce la
fiducia dei cittadini nelle Istituzioni, indebolendo ulteriormente
democrazia e coesione sociale, mette a rischio il lavoro già
fortemente compromesso, esclude il mondo sano delle imprese e della
cooperazione.
La cultura della legalità, la responsabilità che sta in
capo a ogni singolo cittadino, deve maturare nell’insieme della
società. Diversamente non sarà possibile trasformare un sistema che si
regge su una tolleranza diffusa o su un generico sentimento di
indignazione che dura lo spazio di un momento.
Giacomo Vendrame
CONVEGNO
Dove si nasconde la Salute?
La dimensione territoriale della Sanità.
Mercoledì 11 giugno 2014
alle ore 14:30
Cinema Turroni – Via Garibaldi, 43 Oderzo
Il diritto alla salute, base di eguaglianza tra i cittadini, è uno dei cardini del patto sociale e democratico di un Paese.
Programma:
Saluto
Ugo Costantini segretario Cgil zona Motta-Oderzo
Introduce
Ivan Bernini segretario Funzione Pubblica Treviso
Intervengono
Annalisa Visentin, Giorgio Bazzerla ULSS 9
Paolo Speranzon, Romano Astolfo Conferenza dei Sindaci
Brunello Gorini rappresentante Medici di base
dirigente Casa di riposo/RAOderzo
Comunicazione
Camilla Costa IRES Veneto
Conclude
Giacomo Vendrame segretario generale Cgil Treviso.
Diritto sospeso d’ufficio per oltre 4mila trevigiani, per ripristinarlo serve l’autocertificazione.
Esenzione sanitaria, SPI: “Colpite anche quelle permanenti”.
Paolino Barbiero: “I titolari dei certificato di esenzione che hanno ricevuto le lettere delle ULSS, per non perdere il diritto, si rechino quanto prima presso gli uffici competenti”.
L’ULSS tira dritto, anche coloro che erano in possesso dell’esenzione permanente al ticket sanitario devono certificare che il loro reddito familiare sia inferiore ai 36.151,98 euro annui.
“Le tre ULSS della provincia hanno revocato, a far data dal 1° giugno, il certificato di esenzione per condizione economica – ha spiegato il segretario generale SPI CGIL di Treviso – come già denunciato sono oltre 4mila i trevigiani che a causa di questa strumentale operazione, al solo scopo di contenere la spesa sanitaria, rischiano di vedersi revocare d’ufficio un diritto acquisito permanentemente. Per la stralarga maggioranza sono anziani ultrasessantacinquenni il cui reddito lordo del nucleo familiare, inferiore alla soglia stabilita per l’esenzione, non è minimamente cambiato da un anno a questa parte, in quanto il pensionato è titolare unicamente del reddito da pensione. Le lettere delle ULSS stanno arrivando – ha continuato Paolino Barbiero - e per ripristinare il diritto sospeso i titolari dei certificati 7R2 per reddito, 7R4 beneficiario di assegno sociale, 7R5 con pensione al minimo e 7RQ esente dal super ticket, devono dunque accertare nuovamente la ragione economica alla base dell’esenzione”.
“Questa è una forma di burocrazia nemica – tuona Barbiero – cancellare un diritto d’ufficio non è sicuramente il modo giusto per portare avanti una seria battaglia contro gli evasori. I soggetti deputati a controllare non dovrebbero utilizzare tali stratagemmi, che pesano e s’abbattono sulla fascia debole della nostra società, ma piuttosto condurre verifiche puntuali allo scopo di scovare i furbetti della sanità. Il diritto all’esenzione sanitaria per gli anziani, per i disoccupati va garantito e tutelato – ha concluso Barbiero - non è tollerabile che per pochi debbano pagare tutti. Invitiamo tutti coloro che ritengono di dover mantenere e preservare il diritto all’esenzione di recarsi pressi gli uffici dell’ULSS competente o di inviare alla propria ULSS l’autocertificazione dei redditi, così come indicato nella lettera stessa”.Ufficio Stampa
Appello della Cgil all’Amministrazione di Castelfranco: è una fascia di cittadini da tutelare, il Comune si faccia carico di una parte dei debiti.
Arretrati, gli inquilini AEEP danno mandato al Sindacato.
SPI e SUNIA di Treviso scrivono all’Ente e al Comune per sospendere le procedure di recupero fin quando non si trovi una soluzione condivisa.
Barbiero- Gava: “Non si pretendano più di cinque anni”.
“Dopo un primo incontro con la direzione AEEP, l’azienda di edilizia e popolare di Castelfranco, che ad oggi si è dimostrata disponibile, almeno a parole, nel trovare la migliore soluzione possibile, ieri il Sindacato Pensionati e il SUNIA hanno condotto un’assemblea alla quale erano presenti oltre 200 inquilini”.
Hanno riferito Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL, e Alessandra Gava, segretaria generale SUNIA CGIL, impegnati sulla vicenda. “Gli affittuari coinvolti nelle procedure di recupero avviate da AEEP hanno dato pieno mandato alla CGIL per avviare un dialogo con l’azienda e con il Comune di Castelfranco al fine di trovare una soluzione equa e risolvere la difficile, per alcuni drammatica, questione generata da un errore di elaborazione nel calcolo del canone mensile”.
“I costi burocratici, le pratiche di recupero, tenuto presente che diversi inquilini sono deceduti e ci si rivarrebbe nei confronti degli eredi, e le azioni legali che potrebbero sorgere a carico di AEEP – evidenziano i rappresentanti sindacali – produrrebbero un danno forse maggiore rispetto al debito accumulato. Dobbiamo cercare una soluzione condivisa che contempli tutti questi aspetti. Per questo, rappresentando gli inquilini, invieremo subito all’Ente e al Comune una lettera perché vengano sospesi i termini fin quando non si trovi la quadra”.
“Questi inquilini – ricordano Gava e Barbiero – sono per la maggior parte anziani pensionati e persone con problemi fisici, titolari di redditi bassi che si aggirano intorno ai 10mila euro l’anno. Dobbiamo fare di tutto, e questo è l’appello che lanciamo anche all’Amministrazione comunale, perché quello che ora è un incubo per questi cittadini, già da proteggere a causa di altri fattori, si risolva positivamente e senza drammi”.Ufficio Stampa
Per il personale precario inserito nelle graduatorie ad esaurimento ( provinciali).
E' stato emanato il decreto che consente le operazioni annuali di scioglimento delle riserve, inserimento nelle graduatorie provinciali del titolo di sostegno e inserimento dei titoli alla riserva dei posti per i soggetti ex lege 68/99.
Tutti i titoli devono essere posseduti entro e non oltre il termine di scadenza delle domande che è stato fissato per il 18 luglio.
Allarme CGIL: dal 1° luglio 2014 scade la copertura della Cassa integrazione in deroga.
Il segretario generale: “Anche nella Marca i nodi della crisi vengono al pettine. Rischiamo una fuoriuscita di massa dal mondo del lavoro e fra qualche mese ci potremmo trovare a dover
dare risposte ai lavoratori licenziati e alle loro famiglie senza più reddito”.
Cigd, Vendrame: “Mina occupazionale da 5mila lavoratori”.
Giacomo Vendrame: “In particolare per il mondo dell’artigianato servono nuove e imminenti soluzioni: mini cassa integrazione ordinaria per le piccole imprese e utilizzo dei contratti di solidarietà”.
“La drammaticità della situazione occupazionale in Veneto e nella Marca non consente in questa fase una riduzione delle risorse per la Cigd: sono oltre 5mila i lavoratori trevigiani in cassa integrazione in deroga che da ottobre 2014 potrebbero restare senza lavoro e senza reddito”. Lo ha denunciato oggi Giacomo Vendrame, segretario generale della Cgil di Treviso, allarmato per la situazione che si sta configurando in provincia relativamente allo scadere della copertura sociale.
“Le mine seminate dalla crisi del nostro sistema produttivo s’innescheranno presto – afferma il segretario generale CGIL - prima fra tutte è pronta ad esplodere, dal 1°luglio, la bomba occupazionale che coinvolge i circa 5mila lavoratori in cassa integrazione in deroga, che da lì a pochi mesi si potrebbero ritrovare senza ammortizzatore sociale e con il forte rischio di rimanere per lungo tempo senza impiego.
Una fuoriuscita di massa dal mondo del lavoro devastante per la nostra economia territoriale – sottolinea Giacomo Vendrame - le migliaia di famiglie che oggi si ritrovano a dover affrontare i ritardi dell’erogazione della Cigd, ultimo percepito quello di gennaio, e per alcuni addirittura novembre-dicembre 2013, domani non avranno più un reddito sul quale contare per vivere”.
“Due le proposte possibili – ha concluso Vendrame - trasformiamo la Cig in deroga in una “mini” cassa integrazione ordinaria per le piccole imprese finanziata dalle stesse aziende, come già funziona per la altre casse integrazioni.
E, soprattutto rispetto al mondo dell’artigianato, si apra una riflessione ponderata e responsabile relativamente al possibile utilizzo dei contratti di solidarietà per gestire le fase di difficoltà a garantendo l’occupazione”.
Ufficio Stampa
Allarme CGIL: dal 1° luglio 2014 scade la copertura della Cassa integrazione in deroga.
Il segretario generale: “Anche nella Marca i nodi della crisi vengono al pettine. Rischiamo una fuoriuscita di massa dal mondo del lavoro e fra qualche mese ci potremmo trovare a dover
dare risposte ai lavoratori licenziati e alle loro famiglie senza più reddito”.
Cigd, Vendrame: “Mina occupazionale da 5mila lavoratori”.
Giacomo Vendrame: “In particolare per il mondo dell’artigianato servono nuove e imminenti soluzioni: mini cassa integrazione ordinaria per le piccole imprese e utilizzo dei contratti di solidarietà”.
“La drammaticità della situazione occupazionale in Veneto e nella Marca non consente in questa fase una riduzione delle risorse per la Cigd: sono oltre 5mila i lavoratori trevigiani in cassa integrazione in deroga che da ottobre 2014 potrebbero restare senza lavoro e senza reddito”. Lo ha denunciato oggi Giacomo Vendrame, segretario generale della Cgil di Treviso, allarmato per la situazione che si sta configurando in provincia relativamente allo scadere della copertura sociale.
“Le mine seminate dalla crisi del nostro sistema produttivo s’innescheranno presto – afferma il segretario generale CGIL - prima fra tutte è pronta ad esplodere, dal 1°luglio, la bomba occupazionale che coinvolge i circa 5mila lavoratori in cassa integrazione in deroga, che da lì a pochi mesi si potrebbero ritrovare senza ammortizzatore sociale e con il forte rischio di rimanere per lungo tempo senza impiego.
Una fuoriuscita di massa dal mondo del lavoro devastante per la nostra economia territoriale – sottolinea Giacomo Vendrame - le migliaia di famiglie che oggi si ritrovano a dover affrontare i ritardi dell’erogazione della Cigd, ultimo percepito quello di gennaio, e per alcuni addirittura novembre-dicembre 2013, domani non avranno più un reddito sul quale contare per vivere”.
“Due le proposte possibili – ha concluso Vendrame - trasformiamo la Cig in deroga in una “mini” cassa integrazione ordinaria per le piccole imprese finanziata dalle stesse aziende, come già funziona per la altre casse integrazioni.
E, soprattutto rispetto al mondo dell’artigianato, si apra una riflessione ponderata e responsabile relativamente al possibile utilizzo dei contratti di solidarietà per gestire le fase di difficoltà a garantendo l’occupazione”.
Ufficio Stampa
A sostegno della realizzazione dell’area metropolitana:
PaTreVe, un progetto politico per tutto il Veneto.
Dobbiamo avere la capacità e il coraggio di affrontare la sfida al cambiamento che il momento storico ci impone. Non possiamo più stare inermi a guardare i devastanti effetti della crisi, sia a livello produttivo e occupazionale, sia di carattere più generale, come il blocco dell’azione amministrativa territoriale, la progressiva carenza di servizi di qualità e l’inasprirsi della fiscalità locale. Se non ci trasformiamo rischiamo fortemente di non riprenderci più. Questa che abbiamo il dovere di giocare è una partita che non ha colore politico e non può più risolversi in vecchie logiche di potere o di partito. Il progetto PaTreVe non è monopolio di nessuno. Al dibattito tutte le forze, istituzionali, politiche, economiche, produttive e aggiungo sociali, devono partecipare. I contributi, anche diversi tra loro, portino a una sentesi ragionata e a un intervento condiviso nel gettare le basi di una nuova visione territoriale.
Amministratori comunali e regionali, i politici tutti, non possono abdicare a questa responsabilità e non possono farsi imprigionare nel campanilismo o nel timore di perdere centralità o autonomia.Giacomo vendrame
E' stata pubblicata la nota ministeriale di avvio delle procedure di scelta delle scuole da parte del personale docente inserito nelle graduatorie sia provinciali che d'istituto per il triennio 2014/2017.
Si potrà compilare il modello B solo ed esclusivamente su Istanze online a partire dalle ore 9 del 4 luglio fino alle ore 14.00 del 4 agosto.
Si ricorda inoltre che, per il personale che ha consegnato i modelli cartacei A1, A2 e A2bis di inserimento/ permanenza nelle graduatorie d'istituto, la prima delle scuole scelte nel modello B deve corrispondere
alla scuola alla quale è stato inviato il modello cartaceo.
Questo è il link per le procedure di iscrizione ad istanze online: http://www.flcgil.it/files/pdf/20110328/guida-flc-cgil-alla-registrazione-alle-istanze-on-line.pdf
CAMERA DEL LAVORO DI TREVISO, Via Dandolo 4 - tel. 0422 4091 fax 0422 403731 | Risali la pagina |