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Archivio fotografico della Camera del Lavoro di Treviso a cura dello SPI Cgil Treviso.
COMUNICATO STAMPA 14_06_2013![]() Migranti Società e Lavoro, la Cgil a convegno sabato 15 giugno dalle 09:30 in Auditorium. Se la forza lavoro immigrata è stata motore dello sviluppo e della crescita produttiva del Nord Est, si registra oggi una forte sofferenza rispetto al difficile momento congiunturale. Non sono pochi, infatti, i migranti costretti a rivedere i progetti di vita e di partenza con inedite conseguenze per il nostro territorio. “Di questo aspetto e di molti altri legati ai fenomeni migratori si parlerà nel corso del confronto sulla condizione dei migranti nel Veneto della crisi – ha spiegato il segretario generale CGIL - per analizzare i dati reali, sul fronte del lavoro e delle pensioni, raccontare le esperienze di vita, denunciare scomode verità e sfatare falsi miti, indicare un percorso condiviso verso un nuovo sviluppo fondato anche sulla solidarietà multiculturale”. “Nel nostro Paese l’offerta di lavoro immigrato si è incontrata con un tipo di domanda la cui unica variabile considerata era il costo della prestazione. Non è pertanto una sorpresa scoprire che il lavoro immigrato è oggi quello più a rischio, soprattutto a causa della maggiore precarizzazione delle forme di lavoro che coinvolge indistintamente italiani e immigrati. Ecco perché da questo duro momento dobbiamo uscire assieme – ha ribadito Vendrame – perché sebbene il nostro modello produttivo vada rivisto alla luce della crisi e della globalizzazione dei mercati economici e finanziari, il lavoro immigrato rappresenta sul nostro territorio una preziosa risorsa che non possiamo permetterci di perdere. Sarà allora indispensabile che il Governo metta mano alla pessima legge Bossi-Fini in tema di immigrazione: ci vuole una burocrazia più leggera con meno complicazioni per lavoratori e per imprenditori, e quindi un minor costo sull’azienda e un vantaggio sul fronte della competitività”.“I migranti sono parte integrante della nostra economia e anche della nostra società – ha concluso Vendrame – si pensi che in provincia il 22% degli iscritti alla Cgil è straniero, con punte del 44% nel settore edile, il 32% nella logistica, il 30% nel comparto metalmeccanico e il 40% dal mondo del precariato. A loro la Cgil parla quotidianamente nei posti di lavoro e oggi lo fa anche attraverso un opuscolo in cinque lingue (inglese, francese, rumeno, albanese, cinese) che verrà presentato in occasione del convegno di sabato e che illustra l’organizzazione territoriale del Sindacato quale punto di riferimento per i lavoratori”. PROGRAMMA: Ufficio Stampa. |
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