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Archivio fotografico della Camera del Lavoro di Treviso a cura dello SPI Cgil Treviso.

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COMUNICATO STAMPA SPI CGIL  04_02_2015

Paolino Barbiero

Per solo 16 comuni si applicheranno le nuove regole che non vedono coinvolti nel pagamento dell’imposta coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.
Imu terreni ex-montani, esenzioni perse in 34 centri della Marca.
Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso: “Ennesimo gabello fiscale, contribuenti costretti a far le corse e a dover sostenere ulteriori costi per procedere al corretto pagamento dell’imposta. I Comuni siano flessibili nell’applicazione delle sanzioni per eventuali ritardi e stipulino accordi con i Caaf per aiutare i cittadini. Anche l’Associazione dei Comuni della Marca trovi un indirizzo comune a tali problematiche. Si rischia l’evasione”.

Solo pochi giorni per pagare l’imposta sulla proprietà dei terreni ex montani. Scade infatti il 10 febbraio l’Imu su questi terreni per il 2014 che, a causa del decreto approvato dal Governo solo sabato 24 gennaio, colpirà nella Marca più contribuenti rispetto alla vecchia ICI e Imu 2013. Dei 37 comuni trevigiani ancora totalmente esenti con la normativa in vigore fino al 2013, se ne salvano appena 3, negli altri 34 i proprietari dovranno, e in tempi strettissimi, mettere mano al portafogli.
Nello specifico il Governo dunque ha riscritto per l’ennesima volta i parametri d’applicazione dell’imposta, che come detto coinvolgerà molti più comuni, rivedendo anche la disciplina delle esenzioni. In 21 comuni l’imposta sarà versata da tutti i proprietari di terreni ex montani, in 3 comuni nessuno sarà tenuto al versamento dell’imposta, mentre nei restanti 13 comuni pagheranno l’imposta tutti tranne i coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.

Il primo appuntamento con questi nuovi criteri di applicazione e relativa esenzione è il 10 febbraio, quando i contribuenti trevigiani, non titolari delle qualifiche indicate, dovranno versare ex post l’imposta del 2014. Dopo di che la prossima scadenza è fissata a giugno per il versamento dell’acconto 2015.
I comuni trevigiani che con il cambiamento delle regole dovranno applicare l’Imu per i terreni ex montani e che fino al 2013 godevano del regime di esenzione totale sono: Asolo, Cappella Maggiore, Castelcucco, Colle Umberto, Conegliano, Cornuda, Crocetta del Montello, Farra di Soligo, Fonte, Giavera, Maser, Monfumo, Moriago, Pieve di Soligo, Refrontolo, S. Pietro di Feletto, Sernaglia, Susegana, Tarzo, Vidor e Volpago del Montello. Mentre quelli dove tutto dipenderà dalla qualifica del proprietario per l’applicazione dell’esenzione sono: Borso del Grappa, Cavaso, Cison, Cordignano, Crespano, Follina, Miane, Paderno, Pederobba, Possagno, Sarmede, Valdobbiadene e Vittorio Veneto. Infine, nei comuni di Fregona, Revine e Segusino, l’Imu non sarà dovuta poiché classificati totalmente montani e quindi esenti.

“Un ulteriore gabello, ancora un cambio delle regole e una corsa contro il tempo per i trevigiani – ha detto Paolino Barbiero, segretario generale dello SPI CGIL di Treviso – queste continue modifiche in materia fiscale producono incertezza e smarrimento nei contribuenti con il rischio di morosità volontaria o per scarsa informazione. Solo i Comuni possono aiutare i cittadini – ha sottolineato Paolino Barbiero – sia in termini di flessibilità, non applicando le sanzioni a eventuali ritardi nel versamento dell’imposta sia in termini di predisposizione dei relativi conteggi. E anche gli accordi tra Amministrazioni comunali e Caaf possono contribuire a non aggravare di costi i cittadini che altrimenti si vedono costretti a dover pagare consulenti fiscali per procedere col corretto pagamento della tassa”.

Come Sindacato – ha concluso Barbiero – segnaleremo negli incontri con gli amministratori trevigiani queste criticità e avanzeremo le nostre proposte perché le somme raccolte siano, inoltre, utilizzate per offrire servizi al territorio e a sostegno dello sviluppo, anche sotto il profilo della messa in sicurezza del territorio.
Chiediamo, infine, che l’Associazione dei Comuni della Marca si faccia da regia nel trovare un indirizzo comune a tutti”.

In allegato la tabella dei 34 Comuni della Marca interessati dalla riclassificazione.

CAMERA DEL LAVORO DI TREVISO, Via Dandolo 4 - tel. 0422 4091 fax 0422 403731 Risali la pagina