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Comunicati Stampa

FEBBRAIO 2009

Archivio dei comunicati stampa della Segreteria e della Categorie.

IMMIGRAZIONE: DICHIARAZIONE CONGIUNTA DI EMILIO VIAFORA E PAOLINO BARBIERO, SEGRETARI GENERALI RISPETTIVAMENTE DELLA CGIL DEL VENETO E DELLA CGIL DI TREVISO  04_02_2009

Migranti a Vittorio Veneto, 2008 - Fonte Archispi

In relazione a quanto riportato sulla stampa odierna, precisiamo quanto segue.
Non capiamo perchè si vogliano forzare le dichiarazioni del Segretario Generale della Cgil di Treviso il quale sulle questioni relative all’immigrazione è assolutamente coerente con la linea portata avanti dalla Cgil a tutti i livelli, dal nazionale, al regionale, al provinciale.

Essa sostiene:
1) moratoria per due anni della Bossi Fini che, prevedendo l’espulsione in assenza di lavoro, trasforma in clandestini tanti lavoratori immigrati, presenti da anni in Italia, i quali a fronte della crisi cui sono esposte le loro aziende perdono il lavoro.
2) regolarizzazione di tutti i lavoratori stranieri che già lavorano in Italia presso le aziende e le famiglie per evitare forme di sfruttamento per chi lavora e di disagio e rischio per chi li impiega.
Superamento delle pastoie burocratiche che rendono inaccettabili (18 mesi) i tempi per il rinnovo dei permessi e rispetto delle procedure per i ricongiungimenti familiari che vanno facilitati
3) revisione dell’attuale normativa sui flussi che deve essere più aderente alle reali dinamiche del mercato del lavoro italiano, superando lo scarto sistematico tra ingressi concessi e domande delle imprese e delle famiglie.

Tutto questo non c’entra niente con i blocchi dei flussi o le iniziative che si sono recentemente adottate per fermare gli arrivi, come dimostrano i continui sbarchi in tutta Italia.
Solo la revisione positiva del meccanismo dei flussi e una politica estera che sviluppi i rapporti con i paesi di provenienza può determinare un governo democratico e non repressivo dei fenomeni migratori.
Nessuno ha il diritto di mettere lavoratori contro lavoratori perché gli stranieri che lavorano e vivono in Italia devono avere le stesse protezioni degli altri lavoratori che, come loro, pagano tasse e contributi.

Emilio Viafora, Segretario Generale della Cgil del Veneto
Paolino Barbiero, Segretario Generale della Cgil di Treviso

COMUNICATO STAMPA  6_2_2009

Paolino Barbiero

Dura presa di posizione del segretario generale dopo le parole del senatore leghista.
"Sui romeni Stiffoni volgare e indegno".

Barbiero: "Quando la Lega parla degli stranieri lo fa a sproposito o con becero razzismo. Generalizzare le responsabilità criminali personali su base etnica è da ignoranti".
E sul ministro Zaia: "Ho i brividi a pensare che si decida se il disoccupato merita di ritrovare un lavoro guardando alla cittadinanza. Attenti a non confondere la legalità con la xenofobia".

"Quando la Lega parla di stranieri o lo fa a sproposito o lo fa in maniera volgare e con becero razzismo". Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso, secondo cui "le parole del senatore Stiffoni sui romeni sono indegne di un rappresentante del popolo italiano, offensive nei confronti della dignità umana, inutilmente volgari e intrise di razzismo".

"Le generalizzazioni di Stiffoni sono un sintomo di ignoranza - ha detto Barbiero - quel senatore conferma che lungi dal rappresentare un partito localista, la Lega oggi è il contenitore delle peggiori pulsioni xenofobe che purtroppo agitano la società italiana. Le tremende e ingiustificabili responsabilità di chi si è macchiato di reati orribili come la violenza sessuale sono personali, non riconducibili a una intera nazione. Fare della criminalità una questione etnica è cosa gravissima".

Secondo Barbiero> "Oggi esiste il rischio di una caccia alle streghe che individua nello straniero, perché straniero, il responsabile di tutti i mali della nostra società: la violenza privata, la criminalità organizzata, la crisi e la disoccupazione.
Quando sento un ministro della Repubblica dire, come ha fatto Luca Zaia, che si deve distinguere secondo il criterio della cittadinanza tra il disoccupato meritevole di essere aiutato a ritrovare il lavoro e chi no mi vengono i brividi. E mi chiedo se abbia idea di come è fatta la società italiana e da chi è composto oggi il nostro mercato del lavoro".

"Noi - ha concluso Barbiero - crediamo al principio "stesso sangue, stessi diritti", che è il titolo della campagna della Cgil contro il razzismo. Chiediamo una presa di posizione trasversale alla politica, alle forze sociali ed economiche e alla società civile trevigiana, perché legalità, ordine e diritto non vengano confusi con becera xenofobia e sconce teorie socio-politiche da Ku Klux Klan in versione padana".

Ufficio Stampa

COMUNICATO NIDIL e INCA    04_02_2009

Logo Nidil

Entro il 31 marzo 2009 puoi richiedere all'Inps l'indennità di DISOCCUPAZIONE A REQUISITI RIDOTTI per i giorni non lavorati nel 2008.

L’Inps eroga un'indennità di disoccupazione pari al 35% della retribuzione media giornaliera per i primi 120 giorni e al 40% per i giorni successivi fino ad un massimo di 180 giornate, con il riconoscimento dei contributi figurativi utili ai fini pensionistici.

Logo Inca Hai diritto all’indennità se:
1) hai versato all’Inps almeno un contributo settimanale come dipendente subordinato (non apprendista) prima del 31/12/2006;
2) nel 2008 hai svolto lavoro dipendente per almeno 78 giornate di calendario.
Per compilare la domanda puoi rivolgerti al Patronato Inca Cgil.

link Per leggere il testo completo del volantino informativo seguire questo link.

CAMERA DEL LAVORO DI TREVISO, Via Dandolo 4 - tel. 0422 4091 fax 0422 403731 Risali la pagina